Siamo "alla coda della pandemia" e possiamo sognare di "riprenderci una a una le nostre libertà perdute negli ultimi due anni". Così l'immunologo della Statale di Milano, il marsalese Sergio Abrignani, componente del Cts. Sulla variante Omicron, spiega, "ci metterei la firma se il virus restasse così e non cambiasse più" perché "sia Omicron 1 sia il tipo 2 sono meno pericolose di Delta per i vaccinati con due o tre dosi. Mi auguro che sia questo il virus destinato a restare fra noi diventando endemico".
"Fra gli italiani che si sono immunizzati con il vaccino - prosegue Abrignani, intervistato dal Corriere della Sera -, con l'infezione naturale causata dalle precedenti varianti e infine da Omicron, si raggiunge un alto livello di immunità. Così si arriva all'endemia". L'immunologo ricorda infine che "il virus non sparisce ma continua a circolare dando origine a un limitato numero di casi".
Ricordiamo che dal 1° febbraio è scattata la multa di 100 euro per gli over 50 che non hanno ancora rispettato l’obbligo di vaccinazione. Mentre dal 15 entrerà in vigore l’obbligo per tutti i lavoratori di avere il Green pass rafforzato, che si ottiene solo con vaccinazione o per guarigione. Chi non avrà la certificazione verde adeguata rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro.
L’11 febbraio termina la proroga decisa dal governo per la chiusura dei locali da ballo e, se non ci saranno ulteriori decisioni, le attività potranno riaprire. Sarà obbligatorio il Super Green pass per accedere e la mascherina tranne quando si balla. La capienza sarà limitata, mentre è probabile che in zona rossa non si potrà riaprire.
Il 10 febbraio scade l’ordinanza che prorogava l’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca, come confermato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Dal prossimo venerdì sarà quindi possibile passeggiare all’aperto senza indossare i dispositivi di protezione. Si ragiona per eliminarli prima della fine di marzo nelle fasce di rischio più basse.