Era stato spesso ospite di diverse trasmissioni televisive, come punto di riferimento delle cure domiciliari contro il Covid. Ma ieri è morto all'ospedale di Città di Castello, in Umbria.
Il biologo Franco Trinca era tra i coordinatori del Movimento «Uniti per la libera scelta» composto da varie associazioni No vax. Ricoverato in ospedale da diverso tempo, era affetto da una polmonite bilaterale che è stata fatale.
Era noto per le sue idee critiche sulla campagna vaccinale anti-Covid e strenuo sostenitore delle dell’idrossiclorochina e dei farmaci con vitamina C per curare i malati Covid. Una posizione che lo aveva portato ad avere un’animata discussione in tv con Selvaggia Lucarelli che nei giorni scorsi ha comunque postato un messaggio nel quale augurava al medico di guarire al più presto. Trinca è morto a 70 anni all’ospedale di Perugia dov’era ricoverato da circa due settimane a causa di una polmonite bilaterale causata dal SarsCov2.
Ricorda Open che durante una puntata della trasmissione televisiva Dritto e Rovescio (Mediaset), andata in onda nel mese di settembre 2021, dichiarava apertamente di non essersi vaccinato in quanto “sentiva” di avere un buon sistema immunitario. Nel corso del 2020 sosteneva di poter curare la Covid attraverso l’uso degli integratori e farmaci che da due anni ad oggi non hanno dimostrato alcuna efficacia contro la malattia. «Così ho curato una famiglia dal Covid, adesso stanno tutti bene – Franco Trinca» titolava Byoblu in un articolo dove si promuoveva una cosiddetta «medicina biologica integrata» basata su «minerali (zinco e magnesio), vitamine (tutto il complesso della B, C, D e della A) e flavonoidi come la quercetina» e «l’idrossiclorochina o il cortisone». Questa sarebbe stata la ricetta, secondo quanto riportato da Byoblu (che oggi promuove e vende i propri integratori), che avrebbe «evitato per un soffio il ricovero in ospedale» di una famiglia di Mestre che Trinca avrebbe “salvato”.