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04/02/2022 06:00:00

Covid e Pnrr. In Sicilia 1200 interventi a rischio per colpa della Regione

I fondi per uscire dal baratro creato dal Covid in Sicilia rischiano di diventare l’ennesima occasione persa. E sono già oggetto di duro scontro.


Il Pnrr rischia di restare al palo in Sicilia. Come evidenzia il Sole 24 Ore nel rapporto Sud pubblicato oggi, i ritardi in Sicilia rischiano di bloccare 1200 investimenti legati al Pnrr.
"In Sicilia - si legge nelle anticipazioni - il 'Piano territoriale per il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi di attuazione del Pnrr' si è rivelato un vero e proprio libro bianco sui ritardi nel rilasciare autorizzazioni degli uffici della Regione siciliana".

Secondo il Sole quel documento "conferma i timori provenienti dal mondo produttivo". L'allarme è arrivato a più riprese da Confindustria: "Quasi 1.200 pratiche in arretrato in settori chiave come i rifiuti, le autorizzazioni ambientali, le bonifiche, l'energia rinnovabile. Il numero di pareri che deve essere ancora esitato dalla Commissione tecnico specialistica è di circa 450 e alcune istanze sono relative al 2020 - sostiene il quotidiano - Tra le principali criticità, il personale insufficiente ma spesso anche inadeguato a gestire le procedure sempre più complesse e i collegamenti con i portali ambientali".
I fondi del Pnrr utilizzati nella sanità, 800 milioni di euro, hanno creato molte polemiche nella maggioranza e nei confronti dell’assessore Ruggero Razza. Il piano di interventi ha scontentato tutti, anche i sindacati che sottolineano l’assenza di una strategia per far fronte alla carenza di personale, altrimenti le nuove strutture come girano?
"Le nuove strutture attualmente sono scatole vuote. C'è dunque la necessità di ridefinire gli organici con nuove assunzioni affinché possano funzionare" hanno detto Francesco Lucchesi, segretario regionale Cgil e Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia, che hanno chiesto la stabilizzazione del personale precario assunto in questi anni. E se davvero si punta a sviluppare la medicina territoriale, sottolineano, è "necessaria norma che preveda l'incremento dei tetti sul personale".

Intanto ecco il punto su contagi e ricoveri in Sicilia, nel trapanese e in Italia.

I dati in Sicilia
Sono 6.452 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 39.283 tamponi processati in Sicilia.
Il tasso di positività sale al 16,4% al ieri era al 15,5%.

L'isola è al nono posto per contagi. Gli attuali positivi sono 258.176 con un aumento di 3.519 casi. I guariti sono 3.189 mentre le vittime sono 36 e portano il totale dei decessi a 8.658.
Sul fronte ospedaliero sono 1.607 ricoverati, con 7 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 140, con 8 casi in meno rispetto a ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo con 1.414 casi, Catania 1.595, Messina 801 Siracusa 834, Trapani 312, Ragusa 671, Caltanissetta 438, Agrigento 544, Enna, 135.

 

 

La situazione in provincia di Trapani
Vediamo i dati aggiornati al 3 Febbraio 2022 del coronavirus in provincia di Trapani. La tendenza è sempre quella: tanti nuovi casi, ma con pochi ricoveri, grazie allo scudo dei vaccini, che permettono anche un prossimo allentamento delle restrizioni. Circa il totale, Marsala torna in vetta, supera i 2000 contagi e scalza Mazara e Trapani. C'è una nuova vittima. E ci sono 219 guariti certificati. Stabili i ricoveri.
Questi i positivi divisi nei 25 Comuni del territorio, in ordine alfabetico. Alcamo 1.190, Buseto Palizzolo 33, Calatafimi Segesta 254, Campobello di Mazara 340, Castellammare del Golfo 613, Castelvetrano 737, Custonaci 246, Erice 772, Favignana 64, Gibellina 148, Marsala 2.003, Mazara del Vallo 1.915, Misiliscemi 71, Paceco 266, Pantelleria 178, Partanna 185, Petrosino 167, Poggioreale 18, Salaparuta 52, Salemi 356, San Vito Lo Capo 185, Santa Ninfa 158, Trapani 1.963, Valderice 472, Vita 28.
Sono 12.414 gli attuali contagiati (+504); sono 524 i deceduti (+1) e 34.968 i guariti.
Sono 5 i ricoverati in terapia intensiva, 16 quelli ricoverati in semi-intensiva (+1), 97 le persone ricoverate in degenza ordinaria al Covid Hospital (+1) e 20 coloro che si trovano sintomatici in RSA o Covid Hotel (+1).
I tamponi effettuati sono: 259 molecolari, 1.301 per la ricerca dell’antigene.


Il virus in Italia
Sono 112.691 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 118.994.
Le vittime sono invece 414, mentre ieri erano state 395.
Sono 915.337 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 964.521.
Il tasso di positività è al 12,3%, lo stesso di ieri. Sono invece 1.457 nelle terapie intensive, 67 meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 95. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.324, ovvero 226 in meno rispetto a ieri.

 

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Oms: “Tregua può essere fine pandemia in Europa”
La situazione del Covid in Europa è in una sorta di "tregua" alla quale potrebbe seguire la fine della pandemia.
Lo dice l'Oms Europa.
A due anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, l'Europa potrebbe presto entrare in un "lungo periodo di tranquillità" grazie agli alti tassi di vaccinazione, alla variante Omicron più mite e alla fine dell'inverno.
"Questo contesto, che non abbiamo mai sperimentato finora in questa pandemia, ci dà la possibilità di un lungo periodo di tranquillità", ha affermato il direttore dell'Oms Europa Hans Kluge, aggiungendo: "Questo periodo di maggiore protezione può essere considerato come una sorta di tregua che potrebbe portare ad una pace duratura".

Quarta dose, al momento non serve
"Al momento ci sono prove insufficienti da parte dei trial clinici o dal mondo reale a supporto di una raccomandazione sulla popolazione generale" del secondo booster al vaccino contro il covid. Lo ha detto in un punto stampa il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri, rinnovando comunque l'invito a proseguire le campagne di vaccinazione, primo booster incluso, contro il virus.

"Abbiamo visto emergere altre sub varianti di omicron come la cosiddetta variante BA2 che si sta diffondendo in molti Paesi. E' troppo presto per dire quanto questa variante differisca da omicron in termini di trasmissibilità e in termini di evasione immunitaria" ma "resta una forma strettamente collegata a omicron". Lo ha detto il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri, in un punto stampa periodico dell'agenzia europea dei medicinali



Native | 2024-07-16 09:00:00
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