Spettabile Editore, Egregio Direttore Responsabile,
la scrivente Soc. Coop. Agr. Cantine Europa è venuta a conoscenza della pubblicazione dell’articolo di Tp24 "Cantine Europa: acque agitate. Una visita della Finanza, dimissioni nel Cda" , redatto e pubblicato dopo una comunicazione telefonica pervenuta dal Direttore Responsabile, Di Girolamo, al Presidente, Dott. Nicolò Vinci, il quale aveva espresso nell’apertura della conversazione – come riportato nell’articolo – che non intendeva rilasciare dichiarazioni per l’intervista, circostanza che invece non è stata rispettata, essendo stati riportati passi virgolettati di successivi suoi commenti.
In disparte da ciò, la formulazione dell’articolo appare diffamatoria in quanto riportante fatti e circostanze incompleti ed esposti in forma suggestiva ed in chiave colpevolista, in ordine a inesistenti “problemi” “tensioni” e “acque agitate” per citare testualmente l’articolo.
La realtà è ben diversa.
La Guardia di Finanza, come avviene quotidianamente, ha effettuato un controllo ed una acquisizione documentale per la quale ha ricevuto massima collaborazione da parte di Cantine Europa.
Non è stato comunicato o notificato alcun provvedimento dell’Autorità Giudiziaria relativa ad un’indagine della Magistratura. Era obbligo precipuo del Vostro giornale quello di evitare di dar voce a soggetti “denuncianti” e pretesamente informati di fatti, che evidentemente hanno interesse ad anticipare conclusioni, fuori dalle normali dinamiche procedimentali e prima di qualsiasi vaglio degli Organi deputati.
In tal senso l’aver riportato “fonti”, probabilmente mosse da interessi specifici, se integranti i panni di denuncianti o fiancheggiatori, squalifica completamente l’obiettività e serietà necessaria nell'esercizio della delicata attività di informazione.
Anche recentemente il nostro Parlamento, nel recepire la Direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo del 9 marzo 2016 n. 343 con la Legge 22 aprile 2021 n. 53, ha ribadito come sia un fondamentale principio di uno Stato democratico, il divieto di presentare come colpevole la persona che è sottoposta a un'indagine, ribadendo il principio di non colpevolezza, unitamente a quello del segreto istruttorio, che deve garantire che sia l’Autorità a poter operare in segretezza e con obiettività ad accertamenti che possono portare ad esiti di archiviazione o ad esiti diversi, troppo spesso vanificati nell'immaginario della collettività da notizie di stampa formulate in forma anticipatoria e in ottica di colpevolezza, come quelle da Voi pubblicate.
Quanto ai fatti l'articolo non appare veritiero nella parte in cui ha contestualizzato le dimissioni del CdA di Cantine Europa in esito all'Assemblea dei Soci il 29 dicembre scorso.
Le uniche dimissioni di un Consigliere nel corso dell'ultima consiliatura sono pervenute in data 10 dicembre 2021 e nella lettera di dimissioni, che è conservata agli atti di Cantine Europa, la motivazione è del tutto generica e non fa alcun esplicito riferimento ai fatti da Voi pubblicati. Lo stesso Consigliere dimissionario è stato l'unico dei 240 soci presenti all'Assemblea del 29 dicembre che ha votato contro il bilancio: ne deriva che il “nervosismo di molti” e le “acque agitate” da Voi riferite sono, a fronte dei 2 mila soci della Cantina, una rappresentazione iperbolica e suggestiva del dissenso di qualcuno, che rendono inveritiera la pubblicazione.
Va evidenziato - circostanza questa che, se il Vostro giornale avesse effettuato le dovute ricerche e riscontri, avrebbe certamente rilevato – che l’ex Consigliere in questione ha partecipato all’attività amministrativa per tutto lo scorso triennio, approvando anche il Bilancio chiuso al 31 luglio 2020, e non ha mai sollevato, fino al rinnovo delle cariche a dicembre scorso, alcun rilievo in ordine ai fatti da Voi riferiti come quelli dallo stesso Consigliere “denunciati”, fatti di cui, per assurdo, anche lo stesso dovrebbe essere chiamato a rispondere.
Gentili Editore e Direttore, sapendo che la Vostra testata si ispira a valori di accuratezza, completezza, onestà, indipendenza, imparzialità e serietà delle fonti, siamo confidenti che vorrà pubblicare la presente come rettifica ai sensi della Legge sulla stampa, perché non passi il messaggio distorto secondo cui una grande realtà dell'economia agricola e produttiva del territorio, qual è Cantine Europa, sia in ambascia, quando invece ha già traguardato sotto l’attuale amministrazione importanti obiettivi e il 29 dicembre scorso ha approvato pressoché all’unanimità il bilancio 2021, rieletto all'unanimità i vertici, confermando la governance del triennio precedente.
Questa è la realtà di Cantine Europa, che certamente non potrà essere infangata da sparuti delatori nostalgici di vecchie logiche che puntano sulla cospirazione carbonara e sulla delazione anonima per ostacolare processi virtuosi di cambiamento ormai irreversibili.
Si resta in attesa di sollecito cortese riscontro.
Cantina Europa soc.coop agr.
Cordiali Saluti
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Noi abbiamo riportato quanto dichiarato da alcuni soci e dal presidente Vinci, non abbiamo parlato di indagini. Abbiamo specificato che bisognerebbe fare chiarezza proprio nell'interesse della Cantina, cominciando dalla vicenda dei bollettini con il nome del vitigno cambiato. E lo abbiamo fatto proprio perchè non siamo una Procura, e non cerchiamo colpevoli, ma raccontiamo storie e poniamo delle domande. Piccola nota: la doglianza del presidente Vinci che si lamenta del fatto che noi abbiamo riportato la sua dichiarazione ... sul fatto che non rilascia dichiarazioni, assomiglia molto, per stare in attualità, al messaggio arrivato ai parlamentari grillini lunedì, per la prima votazione del Presidente della Repubblica: «Bisogna votare scheda bianca». Segue precisazione: «Significa non mettere nessun nome».... (gdg)