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26/01/2022 08:04:00

Scrive l'Asp: "Al pronto soccorso di Trapani caso gestito con competenza e professionalità". 

L' Asp Trapani, chiede una rettifica dell'articolo "Perchè è qui? Prenda un'Oki". Ma poi finisce in rianimazione. Il caso a Trapani", pubblicato su TP24.

In riferimento all'articolo "Perchè è qui? Prenda un'Oki". Ma poi finisce in rianimazione. Il caso a Trapani” pubblicato senza alcuna firma sulla testata online Tp24, il 24/1/2022, relativo all’asserito disservizio del Pronto Soccorso dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani, a danno di un anziano al quale sarebbero state rivolte le parole "bastava prendere un Oki piuttosto che venire al pronto soccorso", l'Asp di Trapani nello stigmatizzare con una nota questo tipo di informazione giornalistica demagogica, non contestualizzata, né tanto meno verificata da parte degli stessi giornalisti smentisce categoricamente l’esistenza del caso riportato e contesta l’inesattezza della notizia e i toni allusivi dell'articolo.

“Il paziente – si legge nella nota - è arrivato al Pronto Soccorso domenica 24 gennaio 2022 alle h. 12 circa, riferendo al triage dolore toracico, insorto da circa 4h. L’infermiere del triage ha correttamente raccolto le notizie anamnestiche, anche attraverso domande sulla eventuale assunzione di farmaci a scopo antalgico: la cosiddetta “anamnesi farmacologica” è un momento importante nel processo di assegnazione di un codice di priorità al triage. Dopo una breve attesa di circa 20 minuti, in sala visita sono stati effettuati Ecg, emogasanalisi e prelievo per esami. I primi risultati non deponevano per patologia cardiologica acuta, tuttavia si continuava l’iter diagnostico, secondo le attuali e aggiornate procedure gestionali inerenti al dolore toracico, con una TC Torace e il secondo dosaggio degli enzimi cardiaci. Alla luce di questi ultimi esami, che dimostravano un infarto NSTEMI (e non trombosi polmonare), il medico di PS inviava il paziente in Cardiologia e qui lo specialista disponeva il ricovero in UTIC (non in Rianimazione come riportato nell'articolo).

Questi i fatti realmente accaduti. Fatti che testimoniano di un caso clinico gestito con competenza, professionalità e tempestività, nel rispetto delle più attuali linee guida assistenziali in emergenza-urgenza.

Quanto riportato nell'articolo, sia nel titolo che nel testo, che si discosta da tali fatti, non corrisponde al vero o, semplicemente, non è avvenuto.

E questo tipo di giornalismo non è mai servito e non è utile alla collettività, in particolar modo, adesso, in un momento in cui tutti gli operatori sanitari sono sotto stress, sottoposti a turni massacranti e in costante carenza di organico.

L’Asp dunque, si dissocia da tale rappresentazione distorta, allusiva e al limite della diffamazione dell'attività del pronto soccorso del Sant'Antonio Abate, fondata su dichiarazioni non riscontrate e non riscontrabili, che non configurano alcun caso di cattiva gestione assistenziale, semmai solamente un caso di pessima informazione civica; sul punto chiede una pronta e chiara rettifica della notizia”.

***

Siamo sotto stress, è vero. E dobbiamo dire che sorprende che l'Asp di Trapani, ancora una volta, dia lezioni di giornalismo, quando ha eretto da tempo un muro con la stampa. Abbiamo, in redazione, una lista lunga così di domande ancora senza risposta, richieste inevase da tempo. Ogni volta che lo racconto ai miei amici e colleghi del resto d'Italia rimangono basiti: loro sono abituati ad un confronto aperto e diretto, ad avere dati aggiornati, ad esempio, su contagi e altro. Noi, a Trapani, riceviamo dall'Asp - che dà lezione di giornalismo ... - una nota vocale (avete letto bene: una nota vocale), con un bollettino letto a voce tipo "Avviso ai naviganti". Nulla di più. Così come l'Asp è stata assente, se non addirittura fuorviante, circa i lavori del padiglione Covid di Marsala. E potrei continuare. Nel caso in questione noi abbiamo avuto una segnalazione da parte di un utente, che abbiamo verificato, parlando più volte con il diretto interessato. Avremmo dovuto chiamare l'Asp? Magari. Ma, o non ci avrebbe risposto nessuno, o ci avrebbero fatto aspettare secoli, o ci avrebbero ignorato. Così, almeno, abbiamo fatto chiarezza. Ecco, anche in questo modo credo che Tp24 abbia fatto un ottimo servizio pubblico. (gdg)