Condanne per quasi venti anni di carcere, e multe per oltre 70 mila euro, sono state invocate dal pm per quattro presunti spacciatori di Mazara del Vallo imputati, in Tribunale, a Marsala, in un processo per fatti di droga. La pena più severa (nove anni di carcere e 40 mila euro di multa) è stata chiesta per il 31enne Luigi Mohamed Gharrad. Cinque anni e 15 mila euro di multa a
testa, invece, Antonello Sanfilippo, di 34 anni, e Leonardo Majale, di 23.
Dieci mesi e 2200 euro, infine, per Alexandru Leonard Favata, di 33 anni. I fatti contestati sono del 2015, anno in cui, secondo l’accusa, tra agosto e ottobre, Sanfilippo, Gharrad e Majale, in concorso tra loro, detenevano un quantitativo imprecisato di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) che cedevano a una ventina di tossicodipendenti. Cessioni che sarebbero state monitorate dai poliziotti del commissariato mazarese.
Per l’accusa, a “sovraintendere e dirigere le operazioni di cessione” sarebbe stato il Sanfilippo. A difendere gli imputati sono gli avvocati Chiara Bonafede, Francesca Frusteri, Ornella Cialona e Luigi Pipitone. Nello stesso procedimento, era imputato anche un altro mazarese, Antonino Quinci, di 28 anni, che ha preferito, però, essere giudicato con rito alternativo davanti al gup ed è stato condannato “in continuazione” con altra sentenza.
I fatti contestati sono del 2015, anno in cui, secondo l’accusa, tra agosto e ottobre, Sanfilippo, Gharrad e Majale, in concorso tra loro, detenevano “per fini non esclusivamente personali” un quantitativo imprecisato di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) che cedevano a una ventina di tossicodipendenti. Cessioni che sarebbero state monitorate dai poliziotti del Commissariato mazarese. Nelle carte dell’accusa figurano anche i nomi dei tossicodipendenti.