Non una bella storia quella di TayaranJet a Birgi. La compagnia bulgara, ma in mano ad una famiglia ragusana, è scappata con un debito di 180 mila euro nei confronti di Airgest, la società che gestisce l'aeroporto “Vincenzo Florio”.
La compagnia si era aggiudicata alcune rotte della continuità territoriale, sovvenzionate dallo Stato. Ma, come nelle previsioni, non sono state un successo. Spesso gli aerei erano praticamente vuoti, con una manciata di passeggeri. Ma oltre a questo anche tanti ritardi, voli cancellati, e molti disagi. Qualche mese fa l'abbandono.
Ma il debito con Airgest e l'aeroporto di Trapani Birgi nasce dal caso dell'aereo utilizzato dalla Lazio. Proprio qualche giorno fa ne ha parlato la trasmissione Report, su Rai Tre, intervistando il presidente della squadra biancoceleste, Claudio Lotito, e il presidente di Airgest Salvatore Ombra.
L'aereo della compagnia bulgara con livrea laziale era stato “noleggiato” dalla squadra capitolina nella stagione 2020-21. Faceva base al Vincenzo Florio, portava la squadra dove serviva e tornava a Trapani, con la compagnia che aveva pattuito con Lotito un prezzo fisso per ogni trasferta nazionale o internazionale. Poi la Lazio molla l'accordo. Le cose vanno sempre più male per la TayaranJet anche per via della pandemia e viene rescissa la convenzione con l'Enac. Ma il vettore, come spiega Salvatore Ombra, deve ancora 180 mila euro ad Airgest per la gestione dell'aereo che ha fatto base a Birgi. “Abbiamo dato mandato ai nostri legali per recuperare il credito. L'aereo era sparito da un giorno all'altro. Non lo vediamo più a Trapani, cominciamo a preoccuparci. Veniamo a sapere che è stato ritirato in Bulgaria”. Per ottenere il credito vantato l'Airgest aveva cercato di sequestrare l'aereo usato dalla Lazio, ma senza riuscirci visto che era, in tutti i sensi, volato via.
Aggiornamento del 20 Gennaio 2022: Cliccando qui potete leggere una replica della compagnia.