Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, incontrerà oggi il governatore Nello Musumeci.
Nella sua pagina Facebook si legge che si tratta di un incontro riservato tra la sua amministrazione, il presidente del consiglio, Enzo Sturiano, e i capigruppo di Sala delle Lapidi, non ci saranno altre persone, quindi significa nemmeno altre autorità, né la stampa (oppure qualcuno ci sarà invitato ad personam come è già accaduto in passato). Il sindaco teme le interviste, si sottopone a lunghi monologhi solo se sa di poter parlare senza domande sconvenienti. Eppure amministra la quinta città della Sicilia, fa il sindaco e deve rispondere alla città delle cose fatte o meno, comprese le opportunità sprecate.
Con Musumeci faranno il punto sul porto, dopo non si sa quante riunioni ancora il sindaco deve fare un ulteriore punto su una infrastruttura che ha già i soldi stanziati ma è il Comune che non fa il bando. E questo non lo dice la città ma i consiglieri comunali di maggioranza, quella stessa maggioranza che traballa, a cui il sindaco si è affidato per essere eletto e che oggi quasi rinnega la scelta per avere portare Grillo al quartiere spagnolo.
Ancora si parla di rimpasto di giunta, in verità il sindaco vorrebbe sostituire alcuni assessori, a cui però chiede di lasciare le deleghe e non di rimuovere ( perché il coraggio è sempre quello che manca) per dare spazio ad altre persone, i bene informati dicono che si tratti di manovre in vista delle regionali e di impegni presi durante l’elezione a sindaco. I partiti però fanno quello che devono fare: marcano lo spazio che avevano perimetrato durante la coalizione che ha portato Grillo a vincere.
E chi sono questi assessori a cui Grillo chiederebbe un passo indietro?
Primo della lista Michele Gandolfo, che non è proprio un portatore di pace, e sicuramente più di qualche sassolino dalle scarpe lo lancerebbe, in bilico anche Antonella Coppola ma alla sua persona non viene chiesto al momento la remissione delle deleghe, potrebbe lasciarla in giunta come tecnico, e non più come espressione politica di un gruppo, purché la stessa pubblicamente prenda le distanze dai consiglieri Flavio Coppola e Walter Alagna.
L’incontro poi con Musumeci dovrebbe essere utile a fare il punto sulla sanità marsalese, ma qui non c’è bisogno di alcun punto perché la domanda è una sola: il padiglione di malattie infettive si farà o no?e quando verrà consegnato? E’ imbarazzante pure la richiesta di incontro e il fatto che qualche mese addietro è stato il consiglio comunale a chiedere ufficialmente un incontro con Musumeci e con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, i cui rapporti con Paolo Ruggieri sono diventati pessimi.
Il vice sindaco ha visto, intanto, il suo gruppo consiliare “ProgettiAmo Marsala” perdere due consiglieri, si tratta di Leo Orlando e di Gabriele Di Pietra ma le uscite non si fermeranno a due, così come nel prossimo consiglio comunale ci dovrebbe essere l’uscita di un consigliere dal gruppo di Liberi, la lista del sindaco Grillo.
Come dice Enzo Sturiano, presidente di Palazzo VII Aprile, il sindaco non ha più una maggioranza in consiglio, non è quella che lo ha eletto, dovrebbe prenderne atto, ha sottolineato il presidente, e dovrebbe anche fare una riunione di maggioranza per capire cosa sia successo.
Nel frattempo le critiche piovono sul sindaco da ogni parte e a non avere timore di scrivere ciò che pensa è Massimo Bellina, una riflessione amara, che porta in dote una certa delusione: “Certo che noi marsalesi di soddisfazioni ce ne prendiamo veramente poche e di queste alcune, quando arrivano, si rivelano alla fine sconfortanti vittorie di Pirro. Volgendo lo sguardo al recente passato, un po' più di un anno, la soddisfazione più grande per molti è stata quella di eleggere un sindaco che è l'antitesi del sindaco che tutti vorremmo o forse per alcuni quella di godersi la sconfitta di un ex sindaco in alcuni casi criticato solo per sport senza acclarate e dirimenti ragioni.
L' antisindaco per eccellenza è per definizione colui che antepone l'interesse personale a quello della comunità con azioni che si concretizzano nella distribuzione di benefit a quanti hanno contribuito alla sua elezione che in soldoni significa assegnazione di inutili cariche di sottogoverno ovviamente retribuite oppure nomina di scudieri che nello specifico si definiscono "portavoce" che fanno fatica a svolgere la propria missione spesso per carenza di materia prima cioè di notizie serie”.
Bellina critica tutte queste postazioni distribuite a destra e manca e che non portano a nulla, mancando per lo più le idee: “L' antisindaco è anche colui che ha poche idee e perlopiù confuse al riguardo di una concreta progettualità che possa generare valore aggiunto per il territorio e le persone che lo vivono e che piuttosto che concentrarsi su questioni inerenti uno sviluppo sostenibile preferisce porsi su un piedistallo e godere dell'adulazione di quanti per mero interesse lo circondano magari nominando giunte -ombra senior e Young che inevitabilmente finiscono a "coda di topo". Il nostro antisindaco è anche un personaggio ingenuo, che si presta alla strumentalizzazione e che approva con enfasi e con lauti finanziamenti eventi che non hanno alcun interesse pratico e nulla lasciano tranne un buco più o meno evidente nella casse cittadine.
Pensiamo a distanza di qualche mese, ai famosi Stati generali dell'export che veramente rappresentano un aspetto significativo di come senza una reale cultura un'amministrazione possa farsi prendere per i fondelli da personaggi che quanto a scaltrezza sono forse al di sopra della media ed in grado di sguinzagliare il meglio della politica allo scopo di individuare l'ingenuo per non dire fesso finanziatore di turno. Un evento questo che dal nostro primo cittadino è stato a suo tempo definito addirittura "storico" per la Città e come tale posto alla stessa stregua dello sbarco di Garibaldi o più recentemente del ritrovamento della nave Punica tanto per rimanere in ambito locale”.
Ci ricordiamo ancora di questo appuntamento, dei fiori e di un budget costosissimo che alla città non ha lasciato nulla se non la passerella.
Quell’evento non è stato gradito nemmeno agli imprenditori come Bellina: “ Appare così e si materializza l'esempio classico di come una intera giunta possa rendersi ridicola e possa mettere nel ridicolo anche la Città offrendo agli imprenditori che si sono succeduti sul palco dell'Impero uno scenario desolante di sedie vuote. L'evento considerato clou del 2021 e impropriamente denominato Stati generali dell'export si è dimostrato in realtà l'apoteosi dell'aria fritta, senza uno straccio di copertura mediatica, nemmeno l'ombra di un trafiletto nei quotidiani nazionali e neanche meno in quelli che scrivono di economia. Del resto cosa potevamo aspettarci al di là del locale clamore e delle superenfatizzate strette di mano, se non discorsi scontati per manifesta ovvietà e con contenuti che ogni giorno sono disponibili a tutti tramite giornali o telegiornali. E questo senza volere nulla togliere ai relatori, tutti degni del massimo rispetto che tuttavia non hanno aggiunto una virgola a quanto già ci fosse noto.
La conclusione è che per il bene di tutti dobbiamo augurarci che simili improduttive baggianate il cui effetto immediato è quello di gonfiare il portafogli di chi le mette in pista, possano definitivamente scomparire e che amministrazioni come la nostra possano rinsavire e rendersi conto che gli eventi "storici" per Marsala da ora in poi dovranno essere di ben altra natura”.
Questo sfogo social fa il paio con quello che i cittadini lamentano, rendono chiaro il fatto che il sindaco Grillo ha perso il suo consenso dopo appena un anno dall’elezione.