21,10 - Comuni in ordine sparso e gran caos sull'apertura delle scuole. A Trapani scuole chiuse addirittura fino al 21 gennaio. Il sindaco Giacomo Tranchida ha firmato l'ordinanza che prevede la chiusura delle scuole in presenza, dagli asili nido alle superiori fino al 21 gennaio.
Fino al 21 gennaio le scuole, si legge nell'ordinanza, “potranno assumere ogni misura utile a garantire il diritto all'istruzione e all'inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.
Le scuole molto probabilmente si adopereranno con la didattica a distanza, è impensabile infatti un'altra settimana di “vacanza” per gli studenti trapanesi.
La decisione del sindaco Tranchida era stata annunciata giorni fa. Il sindaco di Trapani aveva detto di avere pronta l'ordinanza e che se ne sarebbe assunto ogni responsabilità.
Qui l'ordinanza.
21,00 - Aggiornamento sulle scuole in provincia di Trapani. Erice riapre, Paceco no.
Le scuole di Erice domani saranno regolarmente aperte, gli studenti ericini torneranno in classe con lezioni in presenza come stabilito stamattina dal governo regionale su indicazione della task-force, che si è riunita questa mattina in video-conferenza con l’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale.
Nessun ulteriore provvedimento sarà adottato nel Comune di Erice, come comunicato pochi minuti fa dalla Sindaca di Erice Daniela Toscano ai dirigenti delle Istituzioni Scolastiche ericine: “Ho ritenuto opportuno aggiornarvi sui vari incontri in video conferenza con Anci Sicilia che si sono protratti fino a pochi minuti fa – si legge nel messaggio inviato dalla Sindaca –, non posso certo ignorare che le posizioni dei sindaci non sono unanimi, per cui è possibile che nelle prossime ore alcuni procederanno in ordine sparso con provvedimenti che a mio parere e di altri miei colleghi potrebbero anche essere impugnati, motivo per il quale, salvo comunicazioni diverse da parte del governo regionale, domani le scuole di Erice riapriranno regolarmente. Sono consapevole delle vostre preoccupazioni che sono anche le mie – continua la sindaca - ma abbiamo il dovere, ciascuno per le nostre rispettive competenze, di governare nel miglior modo possibile questa fase complicata della nostra vita. Ci chiedono, e non ci tireremo certo indietro, uno sforzo complessivo ed ulteriore sperando che il picco dei contagi possa diminuire. Naturalmente tutto è in evoluzione, saremo vigili e ci adegueremo di conseguenza a quello che succederà nelle prossime ore. Da sindaco, tuttavia, al momento non ritengo opportuno emettere provvedimenti che domattina potrebbero anche essere impugnati, preferisco aprire in sicurezza, confidando anche sul vostro eccezionale e prezioso impegno che avete messo in campo in questi anni difficili. Ho fiducia nei dirigenti e nel personale scolastico, negli alunni e nelle famiglie. Noi ci siamo se avrete bisogno – conclude la sindaca – ma intanto apriamo le scuole e rassereniamo i nostri ragazzi e le loro famiglie, ricordando sempre le misure di sicurezza da rispettare”.
Il Sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, ha emesso un avviso pubblico riguardante la chiusura, domani giovedì 13 e venerdì 14 gennaio, di tutte le scuole del territorio comunale (istituto comprensivo e asilo nido) e anche del palazzo municipale, allo scopo di consentire la sanificazione dei locali, in considerazione del preoccupante aumento dei contagi da Covid-19.
19,30 - E' caos sulle scuole in Sicilia. Musumeci, Lagalla e i Sindaci sono riusciti a non fare capire nulla a milioni di famiglie. Cerchiamo di mettere ordine: domani in Sicilia ci sarà scuola. Non ci sono, infatti, gli estremi per tenere chiuse le scuole, mentre in altre Regioni, dove i contagi sono tre volte superiori a quelli dell'Isola, le scuole sono regolarmente aperte. E' poi incivile tenere chiuse le scuole e aperto tutto il resto, come ha detto Draghi: "Le scuole devono essere le ultime a chiudere e non il contrario".
Detto questo, la Regione ha stabilito che domani ci sarà scuola, ma alcuni Sindaci hanno alzato le barricate. Al momento si sa con certezza che Palermo e Catania non apriranno. In provincia di Trapani, ha annunciato la non riapertura, ma ancora non c'è un provvedimento.
Il Sindaco di Salemi, Domenico Venuti, invece interviene a favore della riapertura: "La task force regionale sulla scuola ha preso la decisione sul rientro in classe: domani, giovedì 13 gennaio, gli istituti siciliani riapriranno i battenti. La decisione è stata ufficializzata pochi minuti fa anche dal governo regionale con un comunicato. Ad oggi la Sicilia è in zona gialla e nessun intervento sulla scuola è possibile secondo le norme, come confermato anche da una sentenza del Tar che in Campania ha sospeso il provvedimento di chiusura degli istituti. L'argomento divide profondamente anche i sindaci ma, dopo un confronto che ho avuto con i dirigenti scolastici, ritengo corretto che ci si allinei alle direttive nazionali e regionali e che si rispettino le valutazioni scientifiche dell'Asp secondo la quale, al momento, il rientro a scuola non rappresenta un problema sotto il profilo del Covid-19. Insieme con altri sindaci, quindi, abbiamo deciso di non chiudere le scuole e da domani anche a Salemi si tornerà tra i banchi. La scuola, finora, non ha rappresentato un problema sotto il profilo dei contagi e chiuderla, lasciando aperte tutte le altre attività nel Paese, non avrebbe senso. Nei mesi passati abbiamo già vissuto le influenze negative della Dad sui ragazzi, specie nelle fasce più disagiate. Continueremo tuttavia a seguire l'evoluzione della curva epidemiologica e del quadro normativo, pronti a prendere in esame qualsiasi ipotesi con il solo scopo di tutelare i diritti dei nostri ragazzi in raccordo con tutte le autorità competenti."
CAMPOBELLO. Le scuole resteranno chiuse a Campobello anche nelle giornate di giovedì 13 e venerdì 14 gennaio al fine di consentire la sanificazione dei locali, in modo da rendere ancora più sicuro il rientro in classe in presenza previsto per lunedì 17 gennaio. Lo ha stabilito il sindaco Giuseppe Castiglione a seguito delle diverse riunioni che si sono tenute oggi, prima con l’Anci Sicilia e, successivamente, con il comitato provinciale dei sindaci della provincia di Trapani.
18.30 - Scuole aperte, scuole chiuse. E' caos in Sicilia a poche ore dal suono della campanella. I sindaci siciliani infatti annunciano la decisione di chiudere le scuole fino a domenica demandando agli istituti la scelta sulla Dad. Il tutto nonostante questa mattina il governo regionale ha deciso sulla riapertura in presenza già da domani.
L’Anci Sicilia interviene con una nota "in riferimento alle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla", evidenziando di "avere denunciato in una nota ufficiale, inviata stamattina, ai rappresentanti del Governo, la mancanza di dati certi e di avere apertamente chiesto il rinvio dell’apertura delle scuole".
"Con la nota - sottolinea l’Anci Sicilia - abbiamo chiesto di conoscere i dati certi relativi al numero dei contagiati comune per comune, all’incidenza degli stessi su 100.000 abitanti, al tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in aree mediche insieme al numero delle persone vaccinate". L'Anci Sicilia, prosegue la nota, "chiama tutti alle proprie responsabilità e si riserva di comunicare le ulteriori decisioni che scaturiranno dall’assemblea di tutti i sindaci ancora in corso in videoconferenza. Attribuire all’Anci Sicilia posizioni diverse da quelle di una forte preoccupazione per la crescente gravità è privo di ogni fondamento".
Ogni sindaco deciderà se chiudere le scuole oppure no. Ma quasi tutti i sindaci sono d'accordo sulla chiusura. Di certo gli istituti saranno chiusi a Palermo, Caltanissetta, Messina, Ragusa, Siracusa, Agrigento e Trapani.
Insomma, c'è sempre più confusione, le istituzioni non sanno mettersi d'accordo, e tutto ciò non fa che provocare un gran danno alle famiglie e agli studenti.
14.30 Riapriranno domani le scuole in Sicilia.
È quanto emerge a conclusione della riunione della task force regionale.
Dopo tre giorni di vacanza in più si ipotizzava uno slittamento dell'inizio delle lezioni ancora per un altro paio di giorni. Invece si è deciso di aprire le scuole già domani, come previsto dall'ordinanza regionale.
Il Governo regionale ha dovuto prendere atto della realtà, cioè che non poteva, neanche in termini di legge, tenere ancora le scuole chiuse.
L'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla, ha spiegato che "non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche". La sospensione delle lezioni in presenza e' possibile solo in zona rossa, arancione e nei casi previsti dal decreto nazionale. Condizioni necessarie ma non sufficienti per andare in Dad poichè ci vuole l'avallo dell'Asp.
Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha sottolineato che la Sicilia ha comunque dati pandemici più bassi rispetto alla media nazionale. Anche l'associazione nazionale dei presidi, fa sapere la Flc Cgil, "si è schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma". "Noi abbiamo rappresentato le condizioni drammatiche in cui vertono le scuole, le forti criticità soprattutto a livello organizzativo e il fatto inequivocabile che i dati pandemici sono destinati ad aumentare - afferma la Flc Cgil - Assurdo riaprire 2-3 giorni per mandare tutti in Dad o Ddi lunedì prossimo. Abbiamo chiesto ancora qualche giorno ma abbiamo capito che solo una norma del governo nazionale può evitarlo".