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08/01/2022 06:00:00

 Zona arancione in quasi tutta la provincia di Trapani per non riaprire le scuole

Caos riaperture scuole in Sicilia e in provincia di Trapani. Se i Comuni, come tutta la Sicilia, restano in zona gialla, lunedì la campanella suona per tutti e non ci sarà nessuna didattica a distanza.

Questa era la direzione, ieri, dopo la circolare della regione siciliana. Ma sono forti le pressioni per trovare una soluzione e non riaprire le scuole in presenza il 10 gennaio. C’è molta preoccupazione per l’avanzata del Covid e molti sindaci chiedono di non ripartire con la didattica in presenza. In provincia di Trapani è direttamente l’Asp, sollecitata dai sindaci, a chiedere l’istituzione della zona arancione per quasi tutti i comuni per permettere ai sindaci di emanare ordinanze restrittive per chiudere le scuole.

Lo stesso presidente della Regione Nello Musumeci lancia l’allarme: “rischio caos”. «Quello che temevamo si sta puntualmente verificando. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio. Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos, va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche. Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi. Valuteremo attentamente nelle prossime ore l'evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

 

 

 

 

"La riapertura delle scuole in presenza a partire dal 10 gennaio sarebbe un atto irresponsabile. Non esistono, infatti, le condizioni minime di sicurezza e la possibilità da parte dell'Asp di fornire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche", lo hanno ribadito 200 sindaci che hanno partecipato in videoconferenza ad una riunione urgente indetta dal presidente dell'Anci Sicilia, Leoluca Orlando, per fare il punto sulla ripresa delle lezioni a scuola in un momento di aumento di contagi per il Covid. Già nei giorni scorsi l'Associazione dei comuni siciliani aveva manifestato preoccupazione per il dilagare dei contagi, sottolineando, in una nota inviata al presidente Musumeci e all'assessore Lagalla, la necessità di riprendere le lezioni in Dad. Dal confronto di ieri pomeriggio, che ha registrato gli interventi di tutti i sindaci allarmati dall'elevatissima percentuale di positivi, è emersa "l'assoluta necessità di tratteggiare una linea comune in tutta l'Isola, assumendo tutte le precauzioni necessarie per evitare ulteriori contagi con l'obiettivo di garantire la sicurezza sanitaria degli studenti e delle famiglie".

I sindaci siciliani hanno sottolineato che "ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica e al tempo stesso di incertezza che, purtroppo, non dispone di misure adeguate. Misure che il governo nazionale e la Regione siciliana devono assolutamente modificare. Tutto questo viene aggravato ulteriormente dal forte stato di stress cui sono sottoposte le strutture sanitarie. I sindaci non possono chiudere le scuole se i comuni sono in zona gialla, come tutta la Sicilia.

 

In provincia di Trapani, infatti, si sta cercando, anche se è brutto sperarlo, di istituire la zona arancione per permettere ai sindaci di emanare ordinanze restrittive come la chiusura delle scuole e la conseguente didattica a distanza. L'ASP di Trapani, dopo la riunione con i sindaci del territorio, ha chiesto la zona arancione per 23 comuni, tranne che per Salemi e Vita. La situazione Covid è ritenuta critica dai vertici dell'Asp che, con una nota firmata dai dirigenti, Gaspare Canzoneri, direttore dell'U.O.C Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica e da Francesco Di Gregorio, direttore del Dipartimento di Prevenzione, chiedono al presidente Musumeci e all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, l'adozione della zona arancione per 15 giorni. Nella nota, i due responsabili dell'azienda sanitaria, in seguito alla riunione con i 25 sindaci della provincia, con i quali è stato fatto il report della situazione contagi, comunicano che, nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio i dati epidemiologici sono decisamente peggiorati, con un tasso di incidenza settimanale provinciale pari a 650 casi positivi su 100mila abitanti, mentre per ben 23 comuni il tasso di incidenza è superiore a 250 casi su 100mila, con un tasso di positività pari al 40% e un incremento del 15% rispetto alla settimana precedente. In provincia il dato in percentuale delle persone immunizzate con la vaccinazione è pari al 77,47%. In base a questi dati, che dimostrano l'aumento esponenziale del contagio in quasi tutta la provincia, l'ASP, d'accordo con il prefetto e con i sindaci, chiede al governo regionale l'adozione della zona arancione per contrastare la diffusione del virus. Solo così, dicevamo, i sindaci possono predisporre la didattica a distanza.

Già ieri mattina, infatti, i sindaci della provincia di Trapani si sono riuniti per fare il punto della situazione. In realtà, più che decidere, hanno dovuto prendere atto della normativa, che di per se è molto chiara: fin quando la Sicilia sarà zona gialla (e il colore della zona viene deciso non dai contagi, ma dai ricoveri), nessun Sindaco e neanche il presidente della Regione può decidere di chiudere le scuole, a meno che il proprio Comune non venga dichiarato in zona arancione o rossa. Il sindaco di Marsala praticamente “spera” nella zona arancione per chiudere le scuole. “Qualora il Governo Regionale decidesse di istituire la zona arancione nel nostro comune, sappiate che un minuto dopo sarò pronto ad emanare un’ordinanza di chiusura di tutte le scuole della nostra città” ha comunicato il sindaco di Marsala” ha detto Grillo.

 

 

 

Sulla stessa linea anche altri sindaci del territorio, tra cui  la sindaca di Erice Daniela Toscano.

 

Sono in tanti i genitori che chiedono che le scuole non riaprano lunedì. Peccato che, però, sono in pochissimi quelli che hanno scelto, responsabilmente, di fare vaccinare i loro figli. Ne parliamo qui. C'è però una prima lista di comuni siciliani per i quali la scuola è rinviata, in presenza, almeno fino al 19 Gennaio. Sono Comuni che, per l'alto numero di contagi e il basso numero di vaccinati, sono finiti nella zona arancione, disposta con ordinanza del Presidente della Regione Siciliana. Nessuno è della provincia di Trapani. Qui l’elenco delle città in zona arancione.