Apprendiamo con molto rammarico che l'Assemblea Territoriale Idrica di Trapani ha approvato il Piano d'Ambito e il Piano Economico Finanziario nelle segrete stanze alla scadenza del 31 dicembre, senza permettere un esame esaustivo dei contenuti neanche agli stessi Sindaci che hanno ricevuto – come a Mazara del Vallo – i documenti preliminari poco più di venti giorni prima della convocazione.
A voler pensar male, ma sperando di sbagliare, sembrerebbe che i 400 milioni di euro di investimenti previsti nel piano siano affari di pochi in un contesto dove le mani dei privati sono pronte a trarre profitto da un bene essenziale come l'acqua “bene comune”.
Auspichiamo quindi che il percorso che porterà entro giugno alla scelta del gestore unico provinciale possa essere quanto più trasparente e partecipato e che i Sindaci espressione di forze politiche contrarie alla privatizzazione dei servizi idrici possano fare la loro parte per evitare che, anche in provincia di Trapani, possano ripetersi esperienze disastrose come Girgenti Acque o Caltaqua.
Ricordiamo che il Consiglio Comunale di Mazara del Vallo, nella seduta del 22 giugno scorso ha già impegnato il Sindaco Quinci a promuovere all'interno dell'ATI Trapani la scelta di un'Azienda Speciale Consortile quale gestore pubblico dei servizi idrici provinciali, atto d'indirizzo che speriamo possa essere discusso e approvato da tutte le assemblee civiche dei 24 Comuni nel trapanese.
IL COORDINAMENTO DI PARTECIPAZIONE POLITICA