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05/01/2022 16:00:00

Istruzione: in Sicilia 32 milioni per il piano contro povertà educativa e dispersione scolastica

Prosegue l'impegno del governo Musumeci nella lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa in Sicilia. Ammonta a 32 milioni e mezzo la dotazione del nuovo "Piano straordinario 2021-2023", presentato stamattina in conferenza stampa a Palazzo Orlèans dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e dall'assessore all'Istruzione, Roberto Lagalla, con il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Patrizia Agata Fasulo, e il dirigente generale del dipartimento Istruzione della Regione, Antonio Valenti. Alla conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti di varie istituzioni scolastiche coinvolte.

«Abbiamo speso circa 120 milioni di euro nella lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa – ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci - e stiamo lavorando per riproporre le iniziative che hanno consentito risultati significativi, come il tempo pieno per la scuola elementare, il recupero dei ritardi nell'apprendimento, laboratori formativi, tirocini e apprendistato. Partivamo da un tasso di dispersione scolastica del 24,3% e oggi siamo al 19,4%, un risultato veramente importante frutto di un lavoro di rete che ha funzionato. Questa drastica riduzione, però, non basta. Non siamo ancora soddisfatti né appagati. Vogliamo fare molto di più ed è per questo che già oggi abbiamo presentato il programma per il 2022».

«Il progetto – ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla - rilancia e valorizza le attività svolte negli ultimi anni per la povertà educativa, investendo nuove risorse per migliorare gli spazi abitativi della scuola, intesa come luogo di costruzione delle personalità e della cittadinanza. A giorni, inoltre, uscirà un nuovo bando sull’edilizia scolastica per completare il processo di riqualificazione degli edifici, con particolare attenzione a mense, palestre, biblioteca e altri luoghi di aggregazione degli studenti».

«I risultati presentati oggi dal dossier - ha aggiunto Patrizia Agata Fasulo, dirigente dell'Ufficio scolastico regionale - sono frutto di un lavoro sinergico fra l'Usr e la Regione Siciliana, che ha messo in atto una serie di azioni incisive orientate al benessere degli alunni contro la dispersione scolastica, con azioni concrete; per esempio, sul fronte del recupero degli alunni che non hanno terminato la terza media e di coloro che non sfruttano le competenze formative dopo il diploma, dell'incremento delle sezioni Primavera, nonché della formazione dei docenti».

L’azione, a carattere sperimentale, è finanziata con fondi di provenienza regionale e comunitaria. Nel dettaglio, 2,5 milioni di fondi regionali saranno impiegati per il Piano estate 2021-22; 10 milioni, a valere sul Poc Sicilia 2014/20, saranno destinati al recupero dei ritardi dell’apprendimento e al contrasto del fenomeno degli abbandoni nel periodo dell’obbligo scolastico; 20 milioni, provenienti dai Fondi Fesr 2014-2020, andranno alla riqualificazione degli spazi scolastici adibiti alla fruizione di attività scolastiche comuni. Sono 98 le scuole siciliane del primo e secondo ciclo che hanno già aderito alla manifestazione d'interesse e che otterranno i primi contributi del Piano, frutto del lavoro congiunto tra la Regione Siciliana, il Ministero dell’Istruzione e l'Ufficio Scolastico Regionale. Le risorse per la prima annualità 2021/22 sono state assegnate rispettivamente a 66 scuole di primo ciclo e 32 istituti di secondo ciclo (nelle tabelle allegate il dettaglio dei finanziamenti alle scuole di primo e secondo ciclo per ogni provincia).

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Fondi Ue, Musumeci: «Superato l'obiettivo di spesa anche nel 2021» - Per il quarto anno consecutivo il governo della Regione Siciliana ha raggiunto gli obiettivi di spesa fissati da Bruxelles nella gestione dei Fondi comunitari per il 2021. Nei quattro programmi operativi di competenza (Fesr, Fse, Psr e Feamp) gli uffici della Regione Siciliana, infatti, hanno certificato una spesa complessiva di 969 milioni di euro.

«Il risultato che abbiamo raggiunto - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - certifica la bontà del lavoro svolto dal mio governo. Non solo abbiamo evitato di dover restituire all’Unione europea anche un solo euro, ma siamo riusciti a imprimere un'accelerazione nella spesa dei Fondi comunitari. Dall'inizio di questa legislatura, il totale delle risorse europee utilizzate nella nostra Isola raggiunge quasi tre miliardi e 500 milioni di euro con cui abbiamo finanziato interventi per infrastrutture, politiche sociali, formazione, lavoro, agricoltura, pesca, ambiente e risorse per sostenere migliaia di imprese e cittadini siciliani in difficoltà a causa della pandemia. I numeri dell’Economia ci dicono, oggi, che questo sforzo corale è stato premiato, con una crescita del Pil che nel 2021 ha superato il 5 per cento e con un’analoga previsione per il 2022. Voglio ringraziare gli assessori, gli uffici regionali e l'assistenza tecnica per l’impegno e la passione profusi. Con la stessa determinazione - conclude il governatore - affronteremo anche questo nuovo anno».

In dettaglio, per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) l'Autorità di certificazione ha registrato per il 2021 una spesa di quasi 472 milioni di euro, superando il target di oltre 104 milioni. Anche per le risorse del Fondo sociale europeo (Fse) l’obiettivo fissato è stato superato di oltre 121 milioni, attestando la spesa del 2021 a quasi 172 milioni di euro. Nell’ambito del Programma di sviluppo rurale (Psr), nell'ultimo anno sono stati spesi 308 milioni di euro, superando il target previsto di oltre 90 milioni. Oltrepassato di un milione anche l’obiettivo fissato per il Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l'acquacoltura (Feamp), con un impiego di risorse negli ultimi 12 mesi pari a circa 17 milioni.