Mille casi a Trapani e Marsala. Il Covid corre, tracciamento in tilt
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E’ una crescita costante e incontrollata ormai, quella del Covid19, anche in provincia di Trapani.
Oltre 5.500 positivi nel territorio, i comuni più grandi, Trapani e Marsala, hanno sfondato il muro dei mille casi. Aumentano i ricoveri. E il tracciamento è andato in tilt. In Sicilia si sono registrati oltre 4 mila positivi nel primo giorno in zona gialla. Il nodo sulla riapertura delle scuole sarà al vaglio di una riunione tra i sindaci della provincia di Trapani, nei prossimi giorni, anche se il governo nazionale è stato categorico: le scuole tornano in presenza il 10 gennaio, nessuna didattica a distanza. Intanto c'è un importante accordo con le farmacie che potranno vendere le mascherine ffp2 a 75 centesimi.
In tilt il tracciamento - Il sistema del tracciamento dei contagi in provincia di Trapani è saltato.
Lo conferma a Tp24 il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale, Francesco Di Gregorio.
Di Gregorio annuncia anche che una serie di utenti sono stati selezionati, anche positivi e asintomatici, per andare a fare il tampone da soli, senza aspettare a casa la squadra dell'Usca: "Presto questa misura diventerà a regime, le nostre squadre, infatti, non ce la fanno più a fare i tamponi a domicilio, e non possiamo tenere le persone in casa così tanti giorni".
Ecco la sua dichiarazione.
I numeri in provincia di Trapani - Crescono in maniera esponenziale i positivi al Covid-19. Sono 5523 gli attuali positivi nel Trapanese (venerdì erano 4208), secondo il report giornaliero dell'Asp di Trapani.
Si registrano altre cinque vittime che portano il totale dall’inizio della pandemia a 454 morti. Aumentano anche i ricoveri: in terapia intensiva ci sono 6 pazienti, sono 15 in semi intensiva (-1).
Questi i numeri nelle 24 città della provincia, tra parentesi il dato di venerdì 31 dicembre – Alcamo 590 (404); Buseto Palizzolo 35(30); Calatafimi-Segesta 107 (74); Campobello di Mazara 135 (109); Castellammare del Golfo 178 (132); Castelvetrano 373 (302); Custonaci 129 (90); Erice 455 (381); Favignana 85 (79); Gibellina 29 (23); Marsala 1051 (734); Mazara del Vallo 488 (343); Paceco 184 (149); Pantelleria 55 (34); Partanna 62 (59); Petrosino 47 (27); Poggioreale 12 (/); Salaparuta 43 (44); Salemi 52 (36); San Vito Lo Capo 74 (59); Santa Ninfa 71 (66); Trapani 1060 (880); Valderice 203 (136); Vita 5 (/).
Totale casi attuali positivi 5523; Deceduti in totale 454 (+5); Guariti in totale: 21.829; Ricoverati in Terapia intensiva attuali: 6 (+2 rispetto a venerdì); Ricoverati del territorio in Terapia semi-intensiva attuali: 15 (-1 rispetto a venerdì); Ricoverati in Degenza ordinaria: 52 (+18 sempre rispetto a venerdì); Tamponi molecolari, dato parziale: 3140; Tamponi per la ricerca dell’antigene: 1307 (31 dicembre, 1 e 2 gennaio).
Scuole, si riuniscono i sindaci - All'ultimo giorno utile, venerdì, si riuniranno i sindaci della provincia di Trapani per decidere cosa fare con le scuole, se riaprirle o chiedere la didattica a distanza. I contagi aumentano a dismisura, e così anche la psicosi. Il governo è chiaro: la scuola deve riprendere in presenza, e, piuttosto, si deve spingere per vaccinare più bambini possibili. Ma, come avvenuto l'anno scorso, i bambini rischiano di pagare il prezzo di tutti i comportamenti irresponsabili delle feste, tra cenoni e giocate.
In Sicilia tasso di positività resta alto - Sono 4.384 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 25.286 tamponi processati in Sicilia.
Ieri i nuovi positivi erano 3.964.
Il tasso di positività resta al 17% come ieri .
L'isola è al ottavo posto per contagi, al primo posto c'è la Lombardia con 13.421 casi.
Gli attuali positivi sono 55.380 con un aumento di 4.084 casi. I guariti sono 284 mentre le vittime sono 16 e portano il totale dei decessi a 7.543.
Sul fronte ospedaliero sono 918 ricoverati, con 66 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 112, cinque casi in più rispetto a ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo registra 888 casi, Catania 1090, Messina 501, Siracusa 586, Trapani 462, Ragusa 312, Caltanissetta 275, Agrigento 262, Enna, 8.
I numeri settimanali in Sicilia - Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 27.814, il 136,6% in più rispetto alla settimana precedente e oltre il triplo rispetto a 14 giorni fa. E’ aumentato il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, passato dal 5,1% all’8,7%. Lo rende noto l’ufficio Statistica del Comune di Palermo, evidenziando in una nota i dati relativi all’andamento della pandemia da Covidin Sicilia e diffusi ieri dal Dipartimento della Protezione Civile.
Il virus in Italia
Sono 68.052 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 61.046).
E' quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute, secondo cui le vittime sono 140, mentre ieri erano state 133.
I tamponi effettuati sono stati 445.321, ieri erano stati 278.654. Il tasso di positività è sceso al 15,2%, rispetto al 21,9% di ieri. Sono 1.351 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 32 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 103. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 12.333, ovvero 577 in più rispetto a ieri.
“File per i tamponi in Sicilia colpa dei tagli di Razza” - “Le lunghe file per tamponi e vaccini hanno una spiegazione: tra ottobre e novembre, l’assessore regionale della Salute, Razza, con una scelta quantomeno frettolosa, ha imposto alle Asp di ridurre le spese per l’emergenza Covid. Ecco perché oggi, in piena quarta ondata, ci troviamo davanti a scene indegne di una regione civile, con centinaia di auto e ore di attesa per un test o per la vaccinazione, pazienti in quarantena abbandonati, disorganizzazione e personale del tutto insufficiente”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e membri della commissione Sanità all’Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Antonio De Luca e Salvo Siragusa.
“C’è stata una furia dei tagli: a fine ottobre le Asp hanno ricevuto una circolare - affermano i deputati - in cui l’assessorato disponeva la drastica riduzione delle spese per l’emergenza Covid. A novembre, un’altra circolare imponeva alle Asp di rimuovere i punti di vaccinazione ospedalieri, che potevano restare attivi solo a discrezione (e a carico) delle stesse aziende sanitarie. Tutte le unità Covid che si occupano del tracciamento sono state depotenziate. Tagli decisi per rimediare ad una gestione precedente poco assennata dei fondi, dove spiccava una spesa eccessiva, rispetto ad altre regioni, evidenziata anche in sede nazionale. Così, la Regione-cicala della prima fase, dopo aver esagerato, si è improvvisamente trasformata nella formica attuale, tagliando i servizi essenziali”.
“Oggi chi vuol fare un tampone o il vaccino - osservano i deputati - deve mettersi in fila per molte ore, senza poter andare in bagno. I siciliani che a migliaia si trovano chiusi in casa in quarantena, sono abbandonati dalle Asp, che non riescono a rispondere a tutte le richieste di assistenza, con un sistema che è andato in tilt a causa del personale sanitario del tutto insufficiente. Una situazione vergognosa che getta nel caos e nello sconforto i cittadini, di fatto abbandonati a se stessi. Non c’è stata la lungimiranza di mantenere il sistema dell’assistenza sanitaria in piena efficienza e pronto a quella che era una prevedibile recrudescenza dei contagi. Oltre che interventi risolutivi, ci aspettiamo che l’assessore Razza fornisca al più presto dettagliate spiegazioni in Aula”, concludono i deputati 5 Stelle.
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