Contagi che crescono. Regole e direttive sulla quarantena che cambiano. E come se non bastasse ora anche la sospensione degli open day nei centri vaccinali. Ennesimo paradosso di un Paese che punta tutto sui vaccini ma che di fatto poi frena la corsa al siero.
A cogliere quest' ultima falla nella macchina della prevenzione è il medico Luigi Nacci, coordinatore regionale della Cisl che ritiene un errore sospendere nei centri di vaccinazione "l'open day", in "quanto - osserva - si sta rallentando notevolmente la vaccinazione. Da un lato - aggiunge Nacci - si invitano i cittadini e poi si rallenta la stessa vaccinazione riservandola ai prenotati, ai fragili e agli ultraottantenni. La ritengo una decisione frettolosa in quanto chi non è ancora vaccinato o deve effettuare la seconda dose potrebbe ritardare l'effettuazione della vaccinazione stessa".
Ed ecco la sua proposta: impegnare più medici, più infermieri e amministrativi per far si che molti cittadini possano recarsi presso gli Hub senza il pensiero della prenotazione. Infatti - conclude Nacci- diversi cittadini che per motivi di lavoro volevano vaccinarsi subito, non lo hanno potuto fare in quanto il sistema prenota dopo 15 o 20 giorni.