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29/12/2021 08:00:00

 Cinema, Manlio Messina: «Divieto cibo e bevande dà colpo finale alle imprese, servono ristori»

«Se il governo nazionale intende avviare le sale cinematografiche alla definitiva chiusura lo dica apertamente, anche perché gli ultimi provvedimenti rischiano di dare il colpo finale alle imprese». Lo dichiara Manlio Messina, assessore al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo della Regione Siciliana, intervenendo sul divieto di consumo di cibi e bevande all'interno delle sale cinematografiche, inserito nell'ultimo decreto del governo.

«Gli imprenditori, che sul cinema basano la loro vita, hanno più volte dimostrato – aggiunge Messina – di sapersi ben organizzare in tema di sicurezza anti-Covid e di contrasto al virus. Perché penalizzare ulteriormente i cinema senza intraprendere un confronto coi rappresentanti di categoria? Si proibisce la vendita di cibo e bevande in questi luoghi, mentre bar, ristoranti e pub continuano a lavorare».

«Le imprese del cinema - spiega Messina – hanno ridotto la capienza dei locali al 50%, hanno garantito un valido sistema di continuo riciclo dell'aria con l'obbligo di indossare la mascherina, tanto che è stato concesso di ospitare il 100% di spettatori all'interno delle sale. Oggi un provvedimento nel pieno dell’attività natalizia mette in ginocchio gli imprenditori, ai quali va la mia solidarietà, con il conseguente crollo degli incassi e il probabile licenziamento del personale. Per queste ragioni, interverremo in tutte le sedi opportune per fare pressione affinché si possano aiutare le sale cinematografiche con i giusti ristori».

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Chiusura discoteche, Grasso (Silb) altra mazzata - "Hanno deciso di chiudere i locali da ballo e le discoteche nonostante da parte nostra ci sia stato il rispetto di tutte le misure restrittive. Chiederemo con forza al Ministero dell’Interno di vigilare sullo svolgimento di feste private abusive o in luoghi non attrezzati per evitare che ancora una volta possano trionfare l’abusivismo e l’illegalità, con un ulteriore aumento dei contagi che creerebbe ulteriori disastri al nostro Paese. Per noi sarebbe una doppia beffa”.

Vincenzo Grasso, presidente del Silb, l’associazione che raggruppa i principali locali da ballo, dà voce alla categoria che per effetto delle ultime restrizioni “natalizie” sarà ancora una volta la più colpita dai provvedimenti.

“Siamo rimasti spiazzati dalla tempistica dei provvedimenti - spiega Grasso -, abbiamo saputo delle nuove chiusure soltanto qualche ora prima di Natale, cioè ben dopo che la macchina organizzativa per le feste natalizie si era già messa in moto. Abbiamo fatto contratti ad hoc al personale, investito sulle materie prime, lavorato alla preparazione degli eventi. Per noi, che in questo periodo puntiamo a realizzare quasi il 20% del fatturato annuo, è un’altra dura mazzata, sarebbe il colmo se - come successo l’anno scorso - organizzatori improvvisati, senza le carte in regola, approfittassero della chiusura dei nostri locali”.

“Al Governo - prosegue Grasso - chiederemo attenzione anche per la concessione di adeguati ristori economici. Siamo ancora in attesa di quanto ci era stato promesso nel mese di luglio e non possiamo più aspettare. Gli ultimi due mesi, in cui abbiamo lavorato con capienza ridotta, ci hanno permesso di limitare i danni, non certo di recuperare le ingenti perdite di oltre un anno di chiusura forzata. Questa discriminazione nei confronti della nostra categoria, che dà lavoro direttamente o indirettamente a migliaia di persone, è davvero incomprensibile”.