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20/12/2021 12:10:00

A Erice inaugurata la mostra degli alunni dell'Istituto "Florio"

L’Istituto Superiore “Florio” di Erice è stato protagonista sabato di un’intensa giornata a sfondo culturale e di promozione del territorio grazie alle attività degli studenti, guidati dall’attiva comunità scolastica di insegnanti e Dirigente, sempre attenti alla valorizzazione di talenti e tipicità.

Dopo un iniziale laboratorio di pasticceria aperto al territorio, nell’ambito della mattinata, e la visita pastorale del Vescovo di Trapani, Monsignor Fragnelli, e quella del Convitto da parte dell'Assessore all’Istruzione e alla Formazione, Roberto Lagalla, assieme alla sindaca, Daniela Toscano, al vice sindaco di Erice, Gianni Mauro e all’assessore alla cultura, Rossella Cosentino, si è tenuta, come da programma, l’inaugurazione della mostra dal titolo ‘Con20 sguardi’, nell'ambito delle iniziative del cartellone ‘EricèNatale’.

Un progetto fotografico nato dalla consapevolezza che preservare la memoria storica e l’identità del territorio ericino è un dovere delle nuove generazioni. Gli studenti del ‘Florio’ lo hanno fatto raccontando luoghi, tramandando antiche tecniche e tradizioni, rispolverando ricette segrete. ‘Venti sguardi’, infatti, narrano la storia della pasticceria ericina, dagli originari centri di produzione dei dolci di badia, i conventi e i monasteri, alle chiese attigue, luoghi d’ispirazione creativa, fino agli odierni laboratori sparsi lungo le vie del borgo.

La mostra è visitabile fino al 20 gennaio.

“Una giornata importante e di grande fermento culturale per la nostra scuola – dice la Dirigente Scolastica, Pina Mandina – che ha registrato ben quattrocento visitatori nell’area del Convitto San Carlo e ha visto i nostri ragazzi doppiamente attivi nel ruolo di guide turistiche. L’obiettivo dell’Istituto è sempre quello di valorizzare l’identità ericina, promuovendone peculiarità e risorse, e puntando ad attività culturali – che siano legate ai libri e alla lettura, alla fotografia, all’enogastronomia – in modo da riscoprire insieme le attrattive dei luoghi ed essere valore aggiunto per la promozione del territorio”.

 


Un progetto di storytelling con”Piccolo blu e piccolo giallo” per approfondire il valore dell’amicizia all'Istituto Capuana Pardo di Castelvetrano

Si è appena concluso nei plessi di scuola dell’infanzia Capuana e Catullo, dell’Istituto Comprensivo “Capuana Pardo” di Castelvetrano diretto dalla Prof.ssa Anna Vania Stallone, il progetto “Raccontiamoci in lingue”, nato dall’idea di tre docenti di scuola primaria Vincenza Viviano, Marianna Accardi e Giovanna Benenati al fine di favorire l’idea in cui i diritti umani contribuiscono alla costruzione di un mondo senza confini per educare al rispetto di sé e dell’altro e della diversità di ognuno. Il progetto, si è svolto all’insegna della valorizzazione e della messa a disposizione degli alunni, delle competenze interculturali e linguistiche che contraddistinguono le tre insegnanti; la docente Viviano insegnante di Italiano nella sua lunga carriera, le docenti Accardi e Benenati rispettivamente docenti di lingua inglese e francese. Le attività sono state rivolte a bambini cinquenni della scuola dell’infanzia e si è svolto nei mesi di novembre e dicembre, di concerto con le attività di continuità verticale ed in ottica di sviluppo delle Competenze Chiave Europee previste dal Curricolo d’Istituto. Grazie al libro “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni, infatti, i bambini hanno approfondito il valore di un’amicizia che supera le differenze e abbatte i pregiudizi degli adulti. Le due macchie di colore sono semplicemente “due colori” che si incontrano e riescono, nonostante tutto, a diventare amici. Abbracciandosi “forte forte” cambiano colore arricchendosi, perché incontrando altre persone, queste ultime regalano sempre qualcosa in più. Piccolo blu e piccolo giallo potrebbero essere due bambini con il colore diverso della pelle e nella storia sono state affrontati temi quali: l’identità personale, la diversità e l’amicizia. Chiaramente, in un’ottica interculturale, non potevano mancare le versioni in inglese e in francese “Little blue and Little Yellow” e “Petit Bleu e Petit Jaune” dello storytelling, che i bambini hanno accolto con grande entusiasmo, tanto da realizzare un piccolo libriccino in tre lingue, come primo approccio alla diversità linguistica di carattere europeo che li stimoli a familiarizzare con le culture ed i popoli che compongono il quadro dell'Europa. In una realtà multiculturale quale è la nostra, compito degli insegnanti e della scuola è quello di promuovere l’educazione interculturale e i processi che mirino alla piena integrazione di tutti gli alunni compresi quelli stranieri, operando nella concretezza quotidiana delle situazioni per incontrare, conoscere, comprendere, accettare e rispettare le diversità. Quest'ultima deve essere intesa come risorsa, arricchimento, straordinaria opportunità di scambio, cooperazione e stimolo alla crescita personale di ognuno. Un tipo di “educazione interculturale” nasce dall’incontro consapevole di soggetti e identità culturali differenti che si muovono insieme verso la costruzione di una nuova convivenza civile; su ciò si basa il curricolo formativo dell’Istituto Comprensivo “Capuana Pardo”.
“La nostra capacità di raggiungere l’unità nella diversità sarà allo stesso tempo la bellezza e il banco di prova della nostra civiltà”. (cit. Mahatma Gandhi).



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