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20/12/2021 06:00:00

  Covid. Corsa contro il tempo per arginare il virus. Ipotesi tamponi ai vaccinati per eventi e discoteche

Si parla di corsa contro il tempo per arginare l’avanzata del Covid. La variante Omicron mette paura (più in altri Paesi europei, al momento, che in Italia) e si cerca di capire nuove misure da adottare.

Il Natale è alle porte, e nei prossimi giorni il governo si riunirà in cabina di regia con il Comitato tecnico scientifico per studiare le prossime mosse. Al vaglio l’obbligo di mascherina all’aperto (anche se in molte regioni, come la Sicilia, c’è già) ma soprattutto prevedere il tampone anche per i vaccinati per alcuni eventi al chiuso, come per andare in discoteca. L’Italia viaggia verso la zona arancione, in sostanza, con dati in continua crescita che riguardano soprattutto l’occupazione ospedaliera. Per gli anestesisti è del 70% l’aumento dei posti in terapia intensiva e si parla di lockdown per non vaccinati.


In provincia di Trapani intanto ieri si sono registrati più di 200 nuovi positivi. Anche qui la situazione preoccupa. Il virus circola molto anche tra i bambini. A Castellammare del Golfo, ad esempio, per i tanti casi covid tra i più piccoli è stato deciso di chiudere una scuola: si torna a fare didattica a distanza.


Zona arancione più vicina
L'Italia si sta avvicinando alla zona arancione: ne è convinto Guido Rasi, consulente scientifico di Figliuolo, che fa notare come continui "ad aumentare l'occupazione dei posti ospedalieri.
“E' una corsa contro il tempo". Il ministero della Salute chiede alle Regioni di rafforzare le misure di assistenza: "Il Paese è in una fase epidemica acuta". Appello degli anestesisti: "Aumento del 70% dei posti occupati in intensiva, lockdown stringente per i non vaccinati". Draghi convoca una cabina di regia per il 23. Servirà anche a "decidere se ci sarà bisogno di ulteriori" misure. Sul tavolo l'obbligo di mascherine all'aperto e il tampone per eventi o discoteche. Omicron fa paura. La Delta, dice ancora Rasi, è "in qualche modo sotto controllo, ma Omicron potrebbe sparigliare completamente le carte".
"E' sicuramente vero che c'è una situazione non semplice a livello italiano e europeo e i numero sono in crescita e tale crescita rischia di mettere in crisi le strutture sanitarie. Valuteremo la congruità delle misure facendo una riflessione con i nostri scienziati". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a 'Che tempo che fa' su Rai Tre.
E' fondamentale fare subito le terze dosi.

 

 

 


Ipotesi tamponi ai vaccinati e mascherine all’aperto
Omicron corre in tutta Europa e raddoppia nel giro di 1-3 giorni secondo quanto affermato dall'Oms.
In Italia sono salite a 84 le sequenze della variante Omicron analizzate e depositate nella piattaforma ICoGen, che riceve le segnalazioni della rete di oltre 70 laboratori regionali coordinata dall'Istituto superiore di sanità (Iss).

Lo rende noto l'Istituto. Il dato, rileva, è "in forte crescita rispetto alle 55 presenti ieri mattina". La maggior parte delle segnalazioni (aggiornate alle ore 9 del 18/12) è arrivata da Lombardia (33) e Campania (20), mentre in generale la variante è segnalata in 13 regioni (Lazio 8, Puglia 7, Veneto 5, Piemonte e Emilia Romagna 2, Abruzzo, Calabria, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana 1) e 1 PA (Bolzano,1).
Tre le ipotesi sul tavolo della cabina di regia, convocata per il 23 dicembre prossimo e presieduta dal premier Mario Draghi, un'eventuale ulteriore estensione dell'obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto con il pubblico.
L'eventuale valutazione sarebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre.
L'obbligo di mascherine all'aperto o la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche. Sono alcune delle misure che la cabina di regia potrebbe valutare per "incoraggiare a osservare comportamenti prudenti" durante le festività. La riunione, sottolineano fonti di governo, serve a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure per le imminenti feste. Si potrebbe riflettere anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green pass.

 

 



Allarme del ministero della salute: “Il Covid avanza, fare spazio negli ospedali”

’Italia si trova «in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del Paese». A scattare questa allarmante fotografia della situazione è una circolare del ministero della Salute, che ha per oggetto il «rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica».
Nel raccomandare la «tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative per fronteggiare un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria», la circolare allerta anche rispetto ad «ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione» della variante Omicron. La circolare è indirizzata a Regioni e Comuni ed è firmata dal direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza e dal direttore generale della Programmazione sanitaria Andrea Urbani.
«Nelle ultime otto settimane - si legge nel provvedimento - sul territorio nazionale sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%), mentre si mantengono stabilmente e significativamente al di sopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,13) che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09)». Alla luce dell’attuale andamento epidemico ed «altresì in considerazione degli ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione della variante virale B.1.1.529, designata dall’Oms come variante Omicron, le cui caratteristiche in termini di trasmissibilità, gravità della malattia e sensibilità ai vaccini attualmente in uso non sono ancora chiaramente definite - si afferma nella circolare - si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SARS-CoV-2, sia a livello territoriale che ospedaliero, garantendo l’adeguata presa in carico dei pazienti affetti da COVID-19 in relazione alle specifiche necessità assistenziali».
Il ministero rimanda quindi le Regioni alle circolari già emanate per la gestione delle precedenti ondate pandemiche e che riguardano, in particolare, misure per la rimodulazione dell’attività programmata considerata differibile, indicazioni per partorienti e neonati, riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali per la gestione dell’emergenza con il potenziamento dei posti letto ospedalieri e dell’assistenza sul territorio.

Troppi casi tra i bambini. Scuola in dad a Castellammare
Troppi casi di Covid19 tra i bambini a Castellammare del Golfo, aumentati negli ultimi giorni. Così un'intera scuola va in didattica a distanza.
«Dal 20 dicembre le attività didattiche proseguiranno a distanza per tutte le classi del plesso Mignosi così come concordato con il dirigente dell’istituto scolastico Salvatore Tinnirello, per alcuni contagi verificatisi nelle classi. Prevista dalla dirigenza la sanificazione straordinaria dei locali e sono in stretto contatto con le autorità sanitarie per monitorare i casi di positività nelle scuole, al momento circoscritti. Stiamo valutando la possibilità di chiedere ai dirigenti di prevedere la Dad fino alle vacanze natalizie».
Lo fa presente il sindaco Nicolò Rizzo dopo più casi di positività tra i bambini frequentanti la scuola primaria di primo grado (elementare) nel plesso Mignosi, chiuso da domani in presenza con le lezioni che proseguiranno a distanza fino alle vacanze natalizie.
Il sindaco invita i genitori a prevedere la vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni.
«I contagi si stanno diffondendo soprattutto tra i bambini e per questo invito i genitori a proteggerli prevedendo la vaccinazione dai 5 anni compiuti agli 11 anni -fa appello il sindaco Nicolò Rizzo- così come consigliato dai sanitari. Esorto tutti i cittadini ad assumere comportamenti corretti per evitare il contagio che è in netta crescita».

 


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I dati siciliani
Sono 1.212 i nuovi casi di Covid19 registrati nell'isola a fronte di 26.781 tamponi processati in Sicilia.
Il giorno precedente i nuovi positivi erano 1.368.
Il tasso di positività sale al 4,5% ieri era al 4,4%.
L'isola è all'ottavo posto per contagi, al primo posto c'è la Lombardia con 5.397 casi, al secondo il Veneto con 3.442 casi, al terzo l'Emilia Romagna con 2.500 casi, al quarto il Lazio con 2.404 casi, al quinto la Campania con 2.006 casi, al sesto il Piemonte con 1.569 casi e al settimo la Toscana con 1.370 casi.

Gli attuali positivi sono 20.787 con un aumento di 912 casi. I guariti sono 339 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 7.349.
Sul fronte ospedaliero sono 575 ricoverati, con 26 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 61, 6 casi in più rispetto a ieri.

Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 194 casi, Catania 274, Messina 242, Siracusa 125, Ragusa 61, Trapani 206, Caltanissetta 107, Agrigento 28, Enna, 24.

 

 

 

 


Il virus in Italia
Sono 24.259 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 28.064.
Sono invece 97 le vittime in un giorno, ieri erano state 123.

Sono 566.300 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 697.740. Il tasso di positività è al 4,28%, stabile rispetto al 4% di ieri. Sono 966 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 13 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 78. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 7.726, ovvero 150 in più rispetto a ieri.

In base all'attuale trend dei contagi e dei ricoveri, "nelle prossime 2-3 settimane ci aspettiamo un aumento del 70% dei posti letto occupati in intensiva da malati Covid, raggiungendo così circa 1700 pazienti ricoverati nelle terapie intensive". Lo afferma all'ANSA Alessandro Vergallo, presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac).



Infomedica | 2024-11-09 11:19:00
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