Dopo oltre otto anni di annunci per l’inizio dei lavori di ripristino della linea ferroviaria Trapani-Palermo via Milo, pare sia finalmente la volta buona. Il mese scorso Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha pubblicato il bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di ripristino della linea ferroviaria. ll tratto di linea oggetto dell’appalto è lungo 47 km e attraversa i territori dei Comuni di Trapani, Paceco, Erice, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo e Calatafimi/Segesta.
La frana e il blocco dal 2013 - La linea ferrata è bloccata a causa di una franadal febbraio del 2013 e da allora non è stata mai sistemata. E’ solo una delle tante che confermano la triste realtà in cui si trovano le infrastrutture ferroviarie siciliane, abbandonate a sé stesse, senza nessuna innovazione e senza investimenti per l’ammodernamento e la sicurezza. Per la verità, a parole, sono tanti i soldi investiti. Proprio su questa tratta, infatti, si parlava di lavori di modernizzazione nel lontano 2003, quindi, molto prima della frana. C’erano pure delle somme già preventivate, prima 300 milioni di euro, poi incrementate fino a 500 milioni ma dei lavori previsti che prevedevano l’eliminazione di quanti più passaggi a livello possibile non se n’è fatto mai nulla.
Il progetto - Oltre agli interventi di sistemazione e potenziamento della linea, è prevista anche la riqualificazione della fermata di Segesta Tempio (in prossimità dell’omonima Area Archeologica) e della stazione di Calatafimi, che saranno adeguate ai vigenti standard europei, garantendo un elevato comfort ai viaggiatori e l’accessibilità alle persone con disabilità e a ridotta mobilità, grazie alla realizzazione dei percorsi per non vedenti e alla collocazione di ascensori.
L’esecuzione dell’opera, dal valore di circa 102,3 milioni di euro e della durata complessiva prevista di 1.069 giorni, richiederà un impiego giornaliero medio di circa 150 maestranze. L’opera, inclusa nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con gestione commissariale ai sensi del “D.P.C.M. del 16 aprile 2021”, si inserisce nel più ampio progetto di RFI per l’intero comprensorio di Trapani, ed è complementare al progetto di elettrificazione della linea e alla realizzazione del “Sottovia” di Trapani.
Appalto per il “sottovia di Trapani - Qualche settimana fa Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) sempre nell’ambito dell’appalto incluso nel progetto di ripristino della linea ferroviaria via Milo, ha pubblicato il bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per il nuovo sottovia di Trapani, con conseguente soppressione di tre passaggi a livello in ambito urbano. Il nuovo sottovia - lungo oltre 100 metri - eliminerà i punti di interferenza con la linea ferroviaria, migliorando la fluidità e la sicurezza del traffico stradale, e garantendo maggiore regolarità alla circolazione dei treni. L’esecuzione dell’opera, dal valore di circa 12,5 milioni di euro, ha una durata complessiva prevista di 490 giorni dalla progettazione esecutiva, e richiederà un impiego giornaliero medio di circa 15 maestranze.
Soppressione tre passaggi a livello - La nuova opera, inoltre, consentirà la soppressione dei tre passaggi a livello di via Ponte Salemi, via d’Aneu e via Capitano Francesco Sieli. Quest’ultimo, in particolare, è posizionato in corrispondenza del tratto ferroviario di accesso alla stazione di Trapani, dove i due binari delle linee “via Milo” e “via Castelvetrano” si trovano in affiancamento. L’opera, inclusa nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con gestione commissariale ai sensi del “D.P.C.M. del 16 aprile 2021”, si inserisce nel più ampio progetto di RFI per l’intero comprensorio di Trapani, ed è complementare all’elettrificazione della linea Palermo - Trapani via Milo.
L’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – “Abbiamo lungamente lavorato per porre fine a una delle più grandi mortificazioni infrastrutturali per la Sicilia. Vediamo un po’ di luce in fondo al tunnel. Il governo Musumeci si è fatto carico in questi anni del grido d’aiuto di tutta la provincia di Trapani e ha portato questa vicenda all’attenzione di Roma, per ottenere ciò che spetta alla Sicilia, cioè infrastrutture che non restino più abbandonate a causa delle lungaggini della burocrazia dei lavori pubblici. Continueremo a vigilare per avviare celermente l’opera e rispettare le tempistiche programmate, così da restituire davvero la linea ferroviaria Trapani-Palermo a tutti i siciliani”.