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15/12/2021 06:00:00

Sanità al collasso, il "Paolo Borsellino" di Marsala non assicura nemmeno le cure più semplici

 Si parla di vaccini e di ospedali dedicati al Covid oramai da due anni, in stan by sono state messe tutte le altre patologie, gli screening di prevenzione, le normali cure.

Un ospedale quello di Marsala, Dea di primo livello, che oggi non può assicurare le normali prestazioni, innanzi a tutto questo i cittadini sono smarriti ma soprattutto pregano che non accada nulla per non essere sballottati da una parte all’altra della provincia, quando va bene.

Il sindaco della città, Massimo Grillo, lancia comunicati stampa come fossero medaglie conseguite grazie al suo impegno, vedasi la vaccinazione Covid per i bambini da 5 a 11, niente di straordinario: è prevista in tutta Italia. Gli incontri con il commissario dell’ASP, Paolo Zappalà, potrebbero essere più proficui ed indirizzati a un miglior quanto efficace funzionalmente del "Paolo Borsellino".

Accade domenica che una signora cade in casa e portata al Pronto Soccorso le appurano una frattura scomposta alla spalla, in questi casi si procede con intervento chirurgico, così come le è stato detto, ma al momento tutti i posti letto in provincia di Trapani sono occupati, la signora torna a casa e ad oggi, a parte i dolori lancinanti, non ha ricevuto alcuna chiamata. Ma a questa storia, una delle tante, si accompagna quella di un’altra signora che con grande dignità racconta la sua storia di paziente che avrebbe dovuto rimuovere il gesso ma che, causa ferie dell’ortopedico, non può rimuoverlo se non direttamente a Castelvetrano ovvero privatamente.

Continuiamo con la storia di chi deve fare degli esami specifici per appurare una eventuale patologia oncologica, anche qui uno sballottamento dall’ospedale ai laboratori per poi apprendere che sono esami che vengono fatti a Palermo, peggio ancora quando ha richiesto una Tac con convenzione: il tempo di attesa è marzo 2021 altrimenti pagare e sorridere.

La sanità in provincia di Trapani è un colabrodo, non c’è nulla che funzioni in maniera adeguata, non c’è una sola voce ma un disequilibrio che crea confusione, eppure si pensa di costruire un nuovo ospedale ad Alcamo quando tutti gli altri non funzionano e non c’è capitale umano.

Sono decine i casi che vengono segnalati alla nostra redazione, tutti verificati, è il dramma di comuni cittadini che non hanno conoscenze, perché bisogna anche dirlo: se conosci qualcuno dell’ambiente allora è più facile trovare una via. In questi decenni si è molto investito sulla sensibilizzazione alla prevenzione, agli esami con screening dedicati, eppure pare che tutto sia destinato a subire un triste declino. Altro che rete ospedaliera con le eccellenze nei vari ospedali della provincia, c’è perfino difficoltà a farsi togliere un gesso, però se vai dal medico privato, e paghi, il gioco è fatto.

Magari Grillo opportunamente, e da suo compito per mandato elettorale, potrebbe meglio interessarsi a questo piuttosto che sbandierare la sua bravura nell’avere ottenuto la vaccinazione all’hub marsalese per i bambini da 5 a 11 anni.
Chissà nessuno se ne fosse accorto nel silenzio della politica parlamentare, che spesso con la sanità va a braccetto e a cui buona parte della sanità deve dire grazie, c’è una provincia abbandonata e il "Paolo Borsellino" più di ogni altro territorio.