Dopo quasi 15 anni, si torna al voto per le province.
Le elezioni saranno però di secondo livello: non verrà chiamato alle urne il corpo elettorale, ma gli aventi diritto al voto per quanto riguarda il Libero Consorzio Comunale di Trapani saranno i consiglieri comunali e i sindaci dei 24 comuni.
Si eleggerà il consiglio di provincia, e il nuovo presidente del Consorzio.
La Regione Sicilia ha fissato, tramite decreto, la data delle elezioni: 22 gennaio 2022.
Per la carica di nuovo presidente dell'ex provincia, in questo momento pare una corsa a tre tra il sindaco di Salemi Domenico Venuti, il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e il sindaco di Partanna Nicolò Catania, che ha già aperto le danze lanciando in prima persona la sua candidatura.
Non ci sta l'ex presidente della Regione Totò Cuffaro, che si appella a una sentenza della Corte Costituzionale per il ripristino di elezioni di primo livello.
"Occorre tornare all’elezione di primo grado nelle ex Province per ridare dignità alle istituzioni e responsabilizzare una nuova classe dirigente, vicina ai territori, che sappia rilanciare l’azione amministrativa e di sviluppo. Lo sosteniamo da tempo e lo continuiamo a fare adesso, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito, in merito alla riforma degli enti di area vasta (ex Province) varata nel 2014 con la legge Delrio e sulle corrispondenti norme della Regione Siciliana, che l’attuale disciplina sui sindaci delle Città Metropolitane è in contrasto con il principio di uguaglianza del voto e pregiudica la responsabilità politica del vertice dell’ente nei confronti degli elettori”. Lo dichiara il Commissario regionale della Dc nuova.
“L’abolizione delle ex province da parte dell’allora governatore Crocetta – prosegue Cuffaro - si è rilevata una manovra poco riuscita, visto che i costi non sono diminuiti ed i disservizi sono aumentati. Basta guardare le strade prive di manutenzione, le scuole carenti di servizi, la totale assenza di programmazione per interi territori della nostra Isola”.
“Governo e Parlamento Regionale siano garanti della democrazia elettiva e dei diritti dei cittadini a vivere nei territori salvaguardati. Occorre avere rispetto per i siciliani e per le istituzioni ecco perché sosteniamo con forza che bisogna tornare all’elezione di primo grado nelle ex Province, ponendo rimedio alle criticità e ai disservizi e ricostruendo un progetto di sviluppo di interi territori da anni ormai abbandonati”.