Era stata riaperta da poco. E adesso rischia di non essere più riaperta. Decine di famiglie hanno versato centinaia di euro di anticipo per corsi che non si sono mai fatti. E' una vergogna la vicenda della piscina comunale di Marsala.
Il Comune ha perso tempo e solo qualche giorno fa ha chiesto indietro le chiavi ai gestori la Asd Blue Water, rappresentata da Aldo Giulitti, e la Società Aquasport, rappresentata da Fabrizio Rossi. Il loro incarico era comunque già scaduto a Settembre.
La piscina è in uno stato disastroso. Secondo stime del Comune ci vorranno diverse centinaia di migliaia di euro per rimetterla in sesto. "Senza contare la funzionalità degli impianti di depurazione e filtraggio dell’acqua che oggi non è stato possibile verificare" aggiunge il Sindaco Grillo.
Lo stesso primo cittadino annuncia una causa contro le due società "per i danni che l’impianto ha subito per trascuratezza e mancata manutenzione". Ma campa cavallo ...
Anche perchè spunta fuori un'altra circostanza. Le due società sono debitrici nei confronti del Comune di una ingente somma per il mancato pagamento delle bollette della luce e del gas, visto che nel contratto non era stata prevista la voltura delle utenze a carico dei privati che gestivano l’impianto.
La situazione l'aveva già anticipata a Tp24 l'assessore Michele Gandolfo: "La società Blue Water, nel corso della sua gestione, ha accumulato un debito di 300 mila euro nei confronti del Comune di Marsala. Sottolineo infatti che, per un evidente errore contrattuale risalente al 2016, la mancata voltura delle utenze Enel/Gas - dal Comune alla Società - ha innescato le problematiche di tipo economico insorte in questi anni. Infine, meraviglia il fatto che nel corso di questi anni nessuno ha controllato che il gestore non pagasse regolarmente il canone annuo. Un recupero di risorse, quindi, che coinvolge il nostro Ufficio Legale, alla pari di eventuali danni che potrebbero essere accertati nel momento in cui ritorneremo in possesso della struttura”.
La situazione della piscina è quella che vedete in queste immagini. Telo pieno di muschio, infissi mai riparati, infiltrazioni di acqua piovana, scarsa tenuta igienica dei locali, muri pieni di muffa.
Oltre a questo, i gestori si sono tenuti anche i soldi che le famiglie avevano anticipato per i corsi annuali (con cifre attorno ai 400 euro) e che non sono stati mai restituiti, a causa della chiusura dell'impianto per Covid.