Egregio direttore di Tp24,
Siamo ad un anno da quando il sindaco Grillo, l’assessore regionale alla salute Razza, l’assessore Turano, il commissario dell’Asp, il presidente del consiglio Sturiano, i deputati marsalesi Lo Curto e Pellegrino ed altri, hanno messo la prima pietra e soprattutto hanno fatto comunicati roboanti, foto, video e quant’altro per dire che grazie a loro, Marsala entro il mese di maggio (ma non si è capito di quale anno) avrebbe avuto un grande padiglione di oltre 100 posti letto per ricoverare e curare i pazienti affetti da Covid-19 e da tutte le altre malattie infettive e che subito dopo l’ospedale Paolo Borsellino sarebbe ritornato a funzionare solo per i pazienti cosiddetti “normali”.
Siamo ad un anno da quell'annuncio e del grande padiglione non ne parlano più. Stanno costruendo un fabbricato solo per pochi pazienti.
Nel frattempo Marsala continua ad essere senza ospedale o con un ospedale con pochi posti letto dedicati ai pazienti non Covid.
Per il sindaco, il presidente del consiglio, i deputati regionali, gli assessori, i consiglieri comunali, va tutto bene, nonostante le tante promesse non mantenute. Promesse fatte già in campagna elettorale, quando assicuravano che il Paolo Borsellino non sarebbe mai più diventato ospedale Covid, ma vinte le elezioni si sono rimangiati il tutto e dopo oltre un anno siamo ancora ospedale Covid.
Invece del grande padiglione che doveva risolvere tutti i problemi dei pazienti della provincia di Trapani e della Sicilia occidentale affetti da Covid-19 e da altre patologie infettive, vedremo una struttura di pochi posti letto (se e quando verrà completata) e con tanti soldi spesi. Se mi avessero ascoltato e quindi realizzato un prefabbricato modulare di venti-quaranta posti letto, in pochi mesi e con meno spese, Marsala avrebbe già il reparto Covid/malattie infettive ed il Paolo Borsellino dedicato solo ai pazienti cosiddetti “normali”. Forse questi politici non sanno che tutte le altre malattie non sono nè scomparse, nè diminuite e che non tutti i cittadini possono rivolgersi alle strutture private o andare fuori provincia o regione per curarsi. Inoltre gli altri ospedali viciniori non hanno nè posti letto nè personale a sufficienza per curare i marsalesi che si ammalano. Ma per gli amministratori di questa città va tutto bene, bravissimi a fare promesse e a prendersi meriti che non hanno, incapaci a risolvere i problemi essenziali delle persone. È solo incapacità o c'è la volontà non detta di favorire la sanità privata? Con la salute dei cittadini non si dovrebbe scherzare, ma a Marsala questo diritto viene calpestato regolarmente con un gioco di squadra: il governo regionale decide, l’Asp esegue e questa amministrazione comunale avalla tranquillamente.
dott. Alberto Di Girolamo