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01/12/2021 09:43:00

"Vaccinare subito i bambini". Omicron: la variante fa meno paura

 Vediamo insieme le ultime notizie sul coronavirus in Italia. 

Bambini e Covid. «Il vaccino va fatto, è l'unico modo per porteggere i bambini». Lo dice Antonella Viola. «Il virus è subdolo, può restare nel corpo a lungo, può causare effetti gravi nei bambini: in Italia ci sono stati migliaia, i dati dell'Istituto Superiore di Sanità parlava di 5.800 bambini che hanno avuto bisogno del ricovero in ospedale. Quindi migliaia di bambini per i quali non è stata passeggiata questa malattia. Quindi, per tutte queste ragioni dobbiamo assolutamente proteggerli vaccinandoli.

Le società che riuniscono il 99% dei pediatri italiani hanno elaborato un documento che mette in ordine tutte le informazioni sul vaccino tra 5 e 11 anni, in arrivo prima di Natale. Società italiana di pediatria, Federazione italiana medici pediatri, Associazione culturale pediatri e Federazione delle società scientifiche e delle associazioni di area pediatrica appoggiano l'immunizzazione dei bambini e hanno preparato un documento e una lettera con i dati della letteratura scientifica da usare nel dialogo con i genitori. "I dati a nostra disposizione ci dicono che: se non si vaccina, il bambino avrà una probabilità nell'ordine di 3-5 su 10.000 di avere complicazioni serie, tali da richiedere un ricovero prolungato e dell'ordine di 1 su 100.000 di avere una malattia così grave da richiedere cure in terapia intensiva".

Omicron. "Il problema della variante Omicron era stato inizialmente sovradimensionato, è più contagiosa ma non sembra più pericolosa". Lo ha detto Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, ospite della trasmissione "L'Italia s'è desta", su Radio Cusano Campus.
"I sudafricani hanno segnalato di aver isolato questa variante, ma ci hanno detto che i sintomi dei pazienti che avevano osservato erano molto lievi", ha osservato Bassetti. "Il virus sta mutando e lo fa in un Paese in cui ci sono pochi vaccinati. Questo significa che bisogna vaccinare e significa anche che, anziché avere sempre una variante che oltre ad essere più contagiosa è anche più rapida nell'evoluzione clinica, questa volta sembra non essere cosi'".

La variante Omicron va considerata senza allarmismo, ma con la dovuta attenzione e la legittima preoccupazione. Non a caso Israele ha chiuso il Paese con una decisione un po' dura, che però merita attenzione e rispetto". È l'opinione dell'infettivologo Massimo Galli, che in un'intervista a La Stampa critica "a sottovalutazione di chi ha pensato che l'infezione fosse finita, per esempio togliendo le mascherine all'aperto". Tant'è che "la nuova variante ha tante mutazioni perchè si è sviluppata in un contesto poco vaccinato come quello sudafricano, dove e' ipotizzabile la presenza di molti individui con Hiv in cui il contagio si prolunga e il virus replica maggiormente. Questo testimonia come vaccinare l'Africa non sia carità, ma necessità".