E’ ancora una volta una nuova tragedia dell'immigrazione che si poteva evitare quella avvenuta nel Mediterraneo. Non sono morti annegati ma a causa dei fumi provocati dai carburanti, le dieci vittime ritrovate nel fondo di un barcone dove erano stipate 109 persone.
A soccorrerli è stata la nave 'Geo Barents' di Medici senza frontiere. L'allarme era stato lanciato da Alarm Phone e riguardava un barcone con circa 109 migranti alla deriva al largo della Libia, ma sono trascorse più di 13 ore prima che si effettuasse il soccorso. Una motovedetta Libica nonostante la richiesta di aiuto è rimasta a guardare.
Sono 99 le persone prese a bordo dalla 'Geo Barents', a circa 30 miglia dalle coste libiche. Qui la terribile scoperta: "Sul fondo della barca di legno sovraffollata, 10 persone sono state trovate morte".
Per il portavoce dell'Oim, l'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, Flavio Di Giacomo: "Sono 1.236 le persone morte nel Mediterraneo centrale nel 2021 (erano 858 nello stesso periodo del 2020). Il soccorso della Geo Barents ha probabilmente evitato altre vittime a bordo. Evidente la necessità di aumentare i pattugliamenti in mare".
Tragedia che si poteva evitare - "Dieci morti che si potevano evitare. Così come quelle delle altre 1.225 persone che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Dieci persone morte soffocate dopo 13 ore in balia del mare. Com'è possibile accettare ancora tutto questo nel 2021?", il commento di Medici senza frontiere.
"Era stato lanciato l'allarme diverse ore prima, ma per 10 persone è stato troppo tardi. Non ne possiamo più di queste morti annunciate e che si potrebbero impedire. Condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari". E' l'amarezza e la protesta di Alarm Phone. L'ong spagnola "Salvamento maritimo humanitario" ha aggiunto: "Morti che potrebbero essere evitate se ci fosse una volontà al di là degli accordi economici tra Paesi"