C’è un cantiere ad Erice, è aperto da giorni, detta la linea a tutti gli altri, chi vorrà si accoderà ma di certo c’è già chi è avanti e ha le idee molto chiare.
Hanno sottoscritto un documento Giuseppe Vassallo, Alessandro Barracco, Simona Mannina, Dino Manzo, Piero Spina, Vincenzo Testagrossa, Giuseppe Randazzo, per le amministrative di Erice 2022, a cui si sono già apertamente uniti dando il loro contributo Luigi De Vincenzi, Gianrosario Simonte e Giuseppe Cirobisi.
I sottoscrittori hanno deciso di dare vita ad una commissione che produrrà il programma politico per il territorio di Erice.
Nessuna preclusione ad altri, si legge: “Il progetto è inclusivo, aperto alla partecipazione di tutti coloro che intendono rappresentare una valida alternativa all’attuale amministrazione”.
Nel documento c’è un chiaro intento: “Abbiamo l’ambizione di presentare agli elettori una visione della nuova città proiettata al futuro”.
L’incognita adesso è il movimento Amo Erice, capitanato da Giuseppe Guaiana, perché l’alleanza su Trapani con il sindaco Giacomo Tranchida potrebbe traballare a causa proprio delle diverse scelte operate in Vetta.
Tranchida è pro Toscano, così per buona parte della sua giunta e del Pd, pare non andare compatto con tutta la sua maggioranza dall’UDC a Amo Trapani, che esprime in giunta la figura di Peppe La Porta e di Fabio Bongiovanni (UDC).
C’è silenzio assoluto da parte di Daniela Toscano, non ha commentato gli ultimi fatti politici che riguardano la sua amministrazione ma, fonti interne, dicono che si è resa disponibile a mettere in discussione anche la sua di ricandidatura purché ci sia una proposta seria e che non vanifichi gli sforzi dei cinque anni.
Nulla di così scontato ad Erice, a cominciare da questo cantiere aperto che in questo momento non porta la firma dei partiti.
Novità imminenti ci potrebbero essere e la campagna elettorale scriversi in un’altra maniera rispetto a come è stata presentata qualche giorno fa.