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14/11/2021 06:00:00

La conta dei danni del maltempo e le polemiche in provincia di Trapani 

 Continua la conta dei danni del maltempo a Marsala e in provincia di Trapani.

Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno determinato ingenti danni in tutto il territorio delle province di Trapani, Agrigento e Palermo. Le acque meteoriche hanno allagato interi quartieri, strade, terreni coltivati a colture estensive, abbattuto muri di recinzione, scoperchiato tetti di capannoni e trascinato detriti e rifiuti lungo le strade.

Sono esondati i fiumi Birgi, Sossio, Fiume Freddo, Mazzaro, Modione, i torrenti Canzalamare e Foce di mezzo affluenti del Mandrarossa, San Bartolomeo, allagando uliveti, vigneti ed altre colture, cagionando ingenti danni agli agricoltori. Il maltempo ha pure causato danni a numerose attività produttive come Geolive, Conad e Pantaleo di Cestelvetrano. Anche diverse barche ormeggiate sul fiume Mazzaro sono andarte distrutte mentre a Sciacca il maltempo ha cagionato ingenti danni ad edifici e vetture.

 

MARSALA. Sopralluogo sulla SS 188 Marsala-Salemi, ieri pomeriggio, del sindaco Massimo Grillo e del sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, in Sicilia per una ricognizione dei danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi. A Marsala, la voragine apertasi al km 24 della Statale, in pratica ha reso impercorribile quel tratto di carreggiata.

Già dai primi giorni della prossima settimana, l’Anas si è impegnata a consolidare una viabilità alternativa e collegare stabilmente i due Comuni.

 

IL MAZARO. L’intensa pioggia abbattutasi in Sicilia Occidentale nella notte tra il 10 e l’11 Novembre ha apportato seri danni nel Mazarese per l’ennesimo straripamento del fiume Mazaro lungo il porto canale, danneggiando anche le imbarcazioni della piccola pesca costiera ivi ormeggiate. Da anni si attendono i lavori di escavazione del porto canale, da tempo annunciati ma mai avvenuti per delicate vicende giudiziarie, lasciando la popolazione civile e il settore della pesca continuamente esposti a rischi per l’incolumità ed a danni alle imbarcazioni.
Scrive in una nota Danilo Calamia di PescAgri: "Così come appena tre anni addietro ci ritroviamo nuovamente nella stessa situazione, con i marinai abbandonati alla deriva del fiume costretti a fare la conta dei danni e a lottare con le politiche inadatte sul settore della pesca, che vedono la Sicilia al primo posto per infrazioni per attività illegali di prelievo alieutico, in cui incide fortemente anche il settore della pesca sportiva. A pochi giorni dalla conclusione della X edizione del Blue Sea Land ed in attesa della Giornata mondiale della pesca, che la Conferenza Episcopale Italiana ha indetto proprio a Mazara del Vallo nei giorni 20 e 21 novembre l’Associazione PescAgri CIA, esprimendo piena solidarietà al settore ittico ed alla comunità mazarese, chiede di poter partecipare a pieno titolo alle pianificazioni territoriali che le competenti autorità devono porre in essere, e dona il suo totale supporto a tutte le famiglie vittime di una politica non del tutto efficiente, incapace di risolvere definitivamente il problema. Chiediamo per l’ennesima volta al Governo ed al Parlamento Siciliano di darci voce: PescAgri sia celermente accreditata nei tavoli istituzionali regionali e sia audita con carattere d’urgenza presso le competenti Commissioni parlamentari Territorio ed Ambiente ed Attività produttive, al fine di esporre le criticità del settore e nel contempo proporre utili soluzioni a difesa della marineria mazarese e del comparto ittico siciliano nell’ambito delle politiche regionali, nazionali ed euromediterranee. Difendiamo il nostro territorio e proteggiamo i nostri pescatori".

CODICI. L’associazione Codici si pone la domanda: tutto ciò poteva essere evitato? A questa domanda si risponde che sicuramente l’incuria dell’uomo é la causa principale dei disastri come quelli di questi giorni. Sui letti dei fiumi e torrenti sono stati rinvenuti folta vegetazione, detriti e rifiuti di ogni genere che hanno ostacolato il deflusso naturale delle acque, gli argini non risultano minimamente curati, i canaloni che costeggiano le strade e quelli interni non vengono puliti, tanti canaloni realizzati tantissimi anni fa sono stati ricoperti e quindi quanto accaduto era prevedibile. Codici chiederà al Libero Consorzio di Trapani e agli altri Organi preposti delle province di Agrigento e Palermo di provvedere alla pulizia e al ripristino dei canaloni anche creandone di nuovi mentre alle Autorità di Bacino saranno richiesti interventi urgenti per rimuovere l’abbondante vegetazione che si trova lungo i letti dei fiumi e torrenti delle tre province. Inoltre chiederà di accertare eventuali responsabilità nella causazione dei gravi eventi verificatesi al fine di consentire ai soggetti danneggiati, come agricoltori o attività commerciali, di richiedere il risarcimento danni.

CANCELLERI. Il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Giancarlo Cancelleri, accompagnato dai responsabili Anas, ha effettuato dei sopralluoghi lungo alcuni tratti di strada maggiormente danneggiate dal maltempo degli ultimi giorni delle province di Palermo e Trapani. Lo stesso ha voluto incontrare i Sindaci dei Comuni coinvolti per esprimere la sua vicinanza proponendo e attuando rapide soluzioni: “Il maltempo eccezionale di questi giorni ha reso impraticabili tantissime strade statali e soprattutto ha creato dei danni incalcolabili ai territori e con Anas stiamo intervenendo in emergenza. Il problema di fondo è l’assenza di manutenzione lungo gli argini delle strade che, seppur efficienti, diventano impraticabili per via di frane e smottamenti” dichiara il Sottosegretario “Il Governo nazionale ha finanziato alla Regione siciliana 796 milioni di euro (decreto Cura Italia) per la lotta al dissesto idrogeologico. Il Presidente della Regione Musumeci, che è anche Commissario contro il dissesto idrogeologico, dice di averne spesi 400 ma viene smentito dal suo stesso vice, il Sub commissario Maurizio Croce, che pubblica un documento del 30 giugno 2021 nel quale dice che sono stati spesi solo 114 milioni di euro. La verità sta nei numeri che loro stessi dichiarano essere al di sotto delle risorse messe a disposizione. A questo aggiungete i 422 milioni persi per l'incapacità progettuale, fondi destinati anche questi alla lotta al dissesto, alla sistemazione idraulica e alla cura del territorio. Insomma un disastro. Noi stiamo intervenendo con Anas per fronteggiare l’emergenza, loro dovrebbero governare una regione ed invece sono incapaci a farlo” continua Cancelleri sottolineando le mancanze dell’amministrazione regionale sul fronte del dissesto idrogeologico. “Dunque dobbiamo lavorare in emergenza liberando con le ruspe le strade e ci dobbiamo inventare soluzioni alternative con Anas. Il punto è che non possiamo sottrarre soldi alla manutenzione ordinaria per intervenire in via straordinaria quando poi ci sarebbero centinaia e centinaia di milioni di euro che qualcuno dovrebbe impiegare per progetti validi e per manutenzioni preventive ed efficaci” commenta critico il Sottosegretario. “Oggi ho voluto incontrare i Sindaci di Scillato, di Polizzi Generosa, di Caccamo, Salemi e Marsala, ma è già mia intenzione organizzare nei prossimi giorni delle visite nelle altre province colpite dal maltempo, come Messina, Siracusa, Agrigento, per cercare soluzioni tempestive che possano davvero risolvere i problemi. II Governo nazionale è vicino ai sindaci e alle comunità colpite di fronte a problematiche così imponenti, ma non possiamo che condannare severamente l’inerzia del governo regionale che dovrebbe intervenire in prima linea”, conclude Cancelleri.



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