Quantcast
×
 
 
09/11/2021 06:00:00

 Bolsonaro: diritti e rovesci di una cittadinanza onoraria

Cadere nella trappola del recentismo. Questo è ciò che mi appresto a fare attraverso la mia riflessione priva di prospettiva storica rispetto alla notizia scelta questa settimana. Un simile incipit scoraggerebbe pure me, devo ammetterlo. Cosa diavolo è 'sto recentismo? Un neologismo noto ai frequentatori di Wikipedia che si sono imbattuti in una voce o sezione che potrebbe subire modifiche e commenti da parte di utenti indignati da un fatto di attualità. A chiarire meglio questa premessa ci penserà il professore Francesco Mercadante durante la diretta di mercoledì su rmc101, dopo le 11, all'interno del programma di Isa Scardicchio Frizzi e lazzi.

Ma veniamo al dunque: la cittadina di Anguillara Veneta conferisce la cittadinanza onoraria al presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Alla sindaca leghista è bastato sapere che gli avi del suddetto erano partiti dal paesino da lei governato. Ma certo! Non può che essere così! Ma ti pare che la sindaca di un paese di oltre quattromila abitanti possa avere il tempo di leggere il lunghissimo curriculum di un presidente solo perché bisogna conferirgli la cittadinanza onoraria? Suvvia! Stiamo parlando del presidente di uno stato di oltre 212 milioni di abitanti, anche se ora la popolazione si è un po' sfoltita grazie alle sue politiche sanitarie per combattere la pandemia. Un uomo integerrimo nella sua omofobia, inflessibile nelle sue convinzioni negazioniste, cattolico senza averne l'aria. Nel suo programma politico i diritti civili erano nelle linee guida da seguire, dopo la sua elezione tutto è stato cancellato, perché solo gli idioti non cambiano mai idea. Accusato di ogni genere di crimine, fino a quello contro l'Umanità, noto per le sue affermazioni vagamente disgustose, preferirebbe un figlio morto in un incidente stradale piuttosto che gay, per citarne una.

Ebbene, carissima sindaca di Anguillara Veneta, sono molto curiosa di sapere quale merito del presidente Bolsonaro, tra quelli già noti alla cronache giudiziarie internazionali, ha scelto di citare nel suo discorso durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria.

Ancor peggio della notizia in sé potrebbe essere il precedente che si è venuto a creare. Se un fatto simile si rende possibile non mi stupirei se, ad esempio, Lercara Friddi concedesse la cittadinanza onoraria a Lucky Luciano: a lui andrebbe il merito di avere coniato il termine Cosa Nostra. E volendo spingersi anche oltre si potrebbe, grazie ad una consistente raccolta firme, intitolare una piazza di Castelvetrano a Matteo Messina Denaro: le motivazioni non mancherebbero, dal momento che l'individuo verrebbe scelto secondo criteri legati al suo impegno o alle sue opere nei confronti della città. Sarebbe davvero interessante spulciare gli albi di tutti i Comuni italiani per conoscere i personaggi a cui è stata data la cittadinanza onoraria. Pare infatti che lo stesso Benito Mussolini abbia fatto incetta di queste onorificenze. Va da sé che nel Ventennio le motivazioni erano leggermente sbilanciate verso un timore reverenziale. A Marsala, negli ultimi anni, si è scelto il criterio dei meriti accademici e umani: Liliana Segre, Tullio Mauro etc, per controbilanciare tutto questo stucchevole buonismo possiamo vantare la bocciatura della proposta, da parte del consiglio comunale, della richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria a Patrik Zaki. Un altro caso di recentismo?

Basta con questa anacronistica dicotomia tra il bene e il male! Chi siamo noi per stabilirlo? La buona notizia per la sindaca leghista di Anguillara Veneta: la cittadinanza onoraria può essere revocata con delibera del Consiglio Comunale, su proposta del Sindaco. La figura di scarto organico resta ad imperitura memoria. Consigli per la lettura: Il grande silenzio, intervista agli intellettuali di Alberto Asor Rosa

Katia Regina