La quarta ondata di Covid è già partita in Europa. In Italia si sta registrando un aumento costante dei casi e dei ricoveri. E la corsa alle vaccinazioni e terze dosi è indispensabile per frenare il virus e gli effetti gravi che provoca.
Somministrare la terza dose di vaccino a tutti gli over 50 è «ragionevole» dice il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Che si spinge anche a ipotizzare i tempi: entro fine anno, come per i docenti.
Gli fa eco il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che sottolinea la necessità di accelerare «senza indugio» la somministrazione delle terze dosi e «completare il ciclo vaccinale primario» per chi ancora non lo ha compiuto. Visto il « rialzo della curva epidemica nazionale in ottobre» e l’arrivo della « stagione delle grandi malattie respiratorie», Figliuolo ha inviato una circolare alle Regioni per chiarire come procedere con la campagna e aumentare il ritmo dei richiami con una calendarizzazione delle dosi «a partire dal 181mo giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario». Non solo: Figliuolo chiede alle Regioni di organizzarsi per tempo per un probabile «futuro allargamento dell’offerta vaccinale alla platea 5-11 anni». Il vaccino per i bambini potrebbe arrivare «entro Natale credo sia un’ipotesi ragionevole» annuncia Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
D’altronde anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha manifestato preoccupazione per il ritmo in cui ha ripreso a diffondersi la pandemia da Covid in Europa, stimando che da qui a febbraio si potrebbe registrare un altro mezzo milione di morti nel Vecchio Continente.
"Siamo, di nuovo, all'epicentro" della pandemia, ha detto il direttore per l'Europa dell'Oms, Hans Kluge.
"La situazione epidemiologica del Covid in Europa è molto preoccupante. E’ necessario che tutti si vaccinino”.
Aumentano ancora nuovi casi di Covid-19 in Italia (+16,6%) ed i ricoveri (+14,9%) e s'inverte la tendenza delle terapie intensive (+12,9%).
Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che evidenzia, nella settimana 27 ottobre-2 novembre, rispetto alla precedente, un ulteriore aumento dei nuovi casi settimanali: da 25.585 a 29.841.
L'aumento si riflette anche sugli ospedali: aumentano i ricoveri in area medica (+388) e in terapia intensiva (+44).
Sono stabili i decessi (257 vs 249). A livello nazionale il tasso di occupazione rimane comunque molto basso (5% in area medica e 4% in intensiva).
Scendono ancora i nuovi vaccinati contro Covid-19 (-39,6%). Sono infatti in calo del 5,1% nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (1.066.374), con una media mobile a 7 giorni di 134.604 dosi/die. Lo evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 27 ottobre-2 novembre. Per quanto riguarda i nuovi vaccinati, dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11-17 ottobre, il loro numero nelle ultime due settimane, sottolinea Gimbe, è crollato prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144mila (-39,6%). I nuovi vaccinati scendono a circa 20mila al giorno.
Negli over 60 primi segnali di "riduzione dell'efficacia del vaccino sulla malattia Covid-19 grave". Lo rileva la Fondazione Gimbe nell'ultimo monitoraggio settimanale, sottolineando dunque la necessità di accelerare con le terze dosi e stimando che entro fine anno il richiamo coinvolgerà quasi 12 milioni di persone.
Negli over60, si legge nel monitoraggi relativo alla settimana 27 ottobre-2 novembre, "l'efficacia del vaccino sulla malattia grave si conferma molto elevata, ma in lieve e progressiva diminuzione". Infatti, in base ad un'elaborazione Gimbe su dati del Report di sorveglianza integrata Covid-19 dell'Istituto superiore di sanità, si evidenzia che per la fascia over80 l'efficacia dei vaccini rispetto ai ricoveri in terapia intensiva è calata dal 95,9% del periodo 4 aprile-11 luglio al 90,4% del periodo 5 luglio-24 ottobre. Per i ricoveri in area medica, invece, l'efficacia dei vaccini per la stessa fascia di età è passata per il medesimo periodo di riferimento dal 94,2% all'88,9%. Per la fascia 60-79 anni, invece, l'efficacia dei vaccini rispetto ai ricoveri in area medica è passata (sempre per gli stessi periodi di riferimento) dal 95,2% al 91,6% e per le terapie intensive dal 98,2% al 94,8%. Si tratta, spiega all'ANSA il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, di "un calo di efficacia lento ma che spiega, insieme al diffondersi crescente della nuova variante delta e delta plus, l'aumento dei ricoveri per queste fasce d'età e la necessità di procedere celermente con le terze dosi di richiamo".
I dati siciliani
L’andamento di nuovi casi in Sicilia nella settimana 25-31 ottobre riporta un’incidenza di 51,35 casi per centomila abitanti a fronte di una media nazionale di 51,96 (la soglia limite è di 50 nuovi casi ogni 100 centomila abitanti). Continua, quindi, a registrarsi un sia pur contenuto rialzo dei nuovi casi rispetto al minimo raggiunto a ottobre, ma il trend di crescita appare al momento limitato.
Nella settimana di riferimento il rischio più elevato è ancora a Catania (79,9 nuovi casi), Siracusa (76,59) e Messina (75,83).
Analizzando l’incidenza per età emerge un dato più alto nella fascia di età scolare (6/10 anni) e in quella più anziana, pertanto il Dasoe ribadisce l’importanza di mantenere alta l’immunizzazione nei soggetti più a rischio.
A seguito del rialzo dei nuovi casi si è avuto un lieve incremento di nuove ospedalizzazioni con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto. L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (82,3%) soggetti non vaccinati. Resta stabile la letalità.
In Sicilia i vaccinati con prima dose si attestano all’80,67% del target regionale, gli immunizzati sono al 76,67%. Le terze dosi finora somministrate sono 62.914 (pari allo 0,93% delle somministrazioni complessive).
Da segnalare il picco di terze dosi nella giornata del 3 novembre (4.681) nell’ambito di un significativo trend in aumento.
Raffrontando, invece, i dati relativi alle prime dosi erogate tra la settimana in esame (28 ottobre - 3 novembre) e la precedente (21 - 27 ottobre) si registra un calo pari a - 35, 56%. Continua quindi il trend in declino delle prime dosi rispetto al picco registrato nei giorni immediatamente antecedenti al 15 ottobre quando è entrato in vigore l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro.
Bollettino Dasoe n° 5 del 4 novembre 2021 by La redazione Tp24 on Scribd
Gli ultimi numeri siciliani
Sono 372 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia, a fronte di 25.266 tamponi processati.
Ieri i nuovi positivi erano 398.
L'incidenza scende all'1,4% (il giorno precedente era all'1,9%). Da ieri si conteggiano anche i tamponi eseguiti nelle farmacie. L'isola è al settimo posto per contagi, al primo c'è la Lombardia con 754 casi, al secondo il Veneto con 734, al terzo il Lazio con 664 casi, al quarto la Campania con 615, al quinto il Friuli Venezia Giulia con 438 casi e al sesto la Toscana con 385 casi.
Gli attuali positivi sono 7.467 con un decremento di 66 casi. I guariti sono 302 mentre si registrano altre 4 vittime, che portano il totale dei decessi a 7.033.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 339 i ricoverati (6 in meno rispetto a ieri), in terapia intensiva sono 37(meno 3).
Sui contagi nelle singole province, Palermo ne ha registrati 26, Catania 102, Messina 91, Siracusa 75, Ragusa 6, Trapani 37, Caltanissetta 10, Agrigento 14, Enna, 11.
La situazione in provincia di Trapani
Cresce ancora il numero dei positivi al Covid 19 in provincia di Trapani. Sono 432 i positivi secondo quanto comunicato dall'Asp di Trapani. Non ci sono nuovi decessi.
Questa è l’attuale distribuzione in provincia dei positivi al virus .
Alcamo 61, Buseto Palizzolo 3, Calatafimi Segesta 6, Campobello di Mazara 11, Castellammare del Golfo 25, Castelvetrano 47, Custonaci 9, Erice 23, Favignana 1, Gibellina 1, Marsala 74, Mazara del Vallo 30, Paceco 28, Pantelleria 5, Partanna 8, Petrosino 7, Poggioreale 0, Salaparuta 0, Salemi 0, San Vito Lo Capo 6, Santa Ninfa 3, Trapani 69, Valderice 15, Vita 0.
Totale attuali positivi 432
Totale deceduti 424
Guariti 19586
Ricoverati in Terapia intensiva 1
Ricoverati in Semi Intensiva 6
Ricoverati in Degenza ordinaria 3
Tamponi molecolari 387
Tamponi rapidi 153
Il virus in Italia
Sono 5.905 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 5.188.
Sono invece 59 le vittime in un giorno (ieri 63).
I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono 514.629.
Ieri erano stati 711.311. Il tasso di positività è all'1,1%, in lieve aumento rispetto all'0,7% di ieri.
Sono invece 383 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 2 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 36 (ieri 31). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.045, ovvero 16 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono 87.376, 2.089 in più nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 4.788.704, i morti 132.283. I dimessi e i guariti sono invece 4.569.045, con un incremento di 3.754 rispetto a ieri.