E' diventata un caso la storia della piccola Sara: nata in piena pandemia lo scorso ottobre, la piccola risultò positiva al Covid e, abbandonata dalla madre, rimase nell'Ospedale dei Bambini di Palermo fino alla sua guarigione. Ora la piccola, che oggi ha un anno e 4 mesi, ha finalmente trovato una famiglia che l'ha presa in affido. Ma la mamma "biologica" si oppone, dando inizio a una guerra giudiziaria per l'affidamento.
A raccontarlo è la Repubblica di Palermo. Nell'ottobre 2020, la madre naturale, una donna rom, aveva deciso di lasciare Sara a una zia per ritornare in Romania perché era morta la sorella. Quando i medici la contattarono, lei rispose che non poteva tornare in Italia. La zia disse che non voleva saperne nulla, "consegnando" la piccola prima ai medici, poi alle assistenti di una comunità per minori.
Immediata la gara di solidarietà. Il Tribunale per i minori venne travolto dalle richieste di affidamento e adozione per quella piccola senza genitori, e oggi ha deciso di affidare Sara alla famiglia con la quale ha vissuto per tutti questi mesi perché dichiarata "adottabile". Un lieto fine, forse, che rischia di essere nuovamente stravolto: la mamma biologica ha fatto opposizione alla decisione del giudice monocratico. Ora saranno i giudici della Corte d'Appello a decidere se Sara resterà nella sua nuova famiglia o se ritornerà da sua madre.
"Non volevo abbandonare la mia bambina - aveva dichiarato la donna al quotidiano Repubblica qualche mese fa - l'avevo affidata a mia cognata per volare in Romania da mia sorella che stava morendo. Ma la rivoglio, è mia figlia". La donna è stata arrestata, insieme alla cognata, per abbandono di minori.