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03/11/2021 06:00:00

L'addio di Pantaleo a Marsala e alla magistratura. L'ultimo intervento 

A poco più di cinque anni dall’insediamento (era il 15 giugno 2016) Vincenzo Pantaleo lascia il ponte di comando alla Procura della repubblica di Marsala. Non per un’altra sede, ma per pensionamento dovuto al raggiungimento dei limiti d’età.

Il saluto a colleghi, personale amministrativo e avvocati, ed anche alla città, è avvenuto nei giorni scorsi nell’aula “Paolo Borsellino” del Tribunale.

A far da cerimoniere è stata la presidente del Tribunale, Alessandra Camassa, che con Pantaleo ha anche condiviso un tratto del percorso della sua lunga carriera, sette anni insieme alla Corte d’assise di Trapani.

Dopo averne sottolineato le doti professionali, la Camassa ha evidenziato anche le doti umane di Pantaleo, rivelando che gli è stato vicino in un momento difficile attraversato sul piano personale.

Sono, poi, intervenuti Roberto Piscitello, che dirigerà la Procura marsalese fino a quando il Csm non nominerà il nuovo capo (e potrebbe anche essere lo stresso Piscitello, anche se a Marsala, sede che gode di un indubbio prestigio, ambiscono pure altri magistrati), Andrea Genna, Gabriele Paci, il presidente del locale Ordine degli avvocati Giuseppe Spada e il dirigente amministrativo della Procura, Fabio Maiani.

Infine, il lungo intervento di Pantaleo, che non si è limitato a ringraziare e a lodare colleghi e personale amministrativo, talvolta anche con un pizzico di humor, ma si è anche tolto quale “sassolino” dalle scarpe, senza fare nomi, ma con eleganti stilettate che tutti hanno intuito a chi erano riferite. Due i passaggi in questione. Ed entrambi relativi ad una indagine, quella sul sequestro della piccola Denise Pipitone, che ha avuto una eco mediatica notevole.

La prima stilettata è stata per l’ex pm Maria Angioni, che fu tra i primi ad indagare sul sequestro Denise. Pantaleo non ha mai fatto mistero della sua convinzione secondo cui i magistrati devono evitare una sovraesposizione mediatica. “Quasi quotidianamente – ha detto, inoltre, Pantaleo – abbiamo ricevuto prima lodi e poi provocazioni, ma a queste non abbiamo mai replicato, con fiero e doveroso distacco”.

Più in generale, Pantaleo ha detto che l' "esibizionismo mediatico danneggia l'esercizio della funzione dei magistrati, tavolta con esito irreversibile". E ancora: "Ciò che fa un magistrato un buon magistrato non è solo la preparazione ma soprattutto la sensibilità e la consapevolezza della delicatezza delle sue funzioni, il senso del dovere, il rispetto nei confronti di ogni interlocutore, qualunque sia il suo status. Non abbiamo fatto un concorso per diventare Dio ...". 

Poi, è stato il turno dell’avvocato Giacomo Frazzitta, anche in questo caso non citato espressamente, ma tutti hanno capito lo stesso. Pantaleo ha inserito la vicenda (i duri giudizi del legale nei confronti dei magistrati della Procura nel corso di una conversazione telefonica intercettata) nel contesto dei ringraziamenti alla locale classe forense, definendo il caso Frazzita “episodico”.

Parole d'elogio anche per Roberto Piscitello, che ha raggiunto la Procura di Marsala nel 2020, magistrato di "grande professionalità ed esperienza, e di grande duttilità, qualità particolarmente apprezzata in questo periodo di crescente burocratizzazione delle funzioni della magistratura". Parole di ringraziamento anche per la scorta, il personale di polizia giudiziaria, e il personale tutto del tribunale, dai tecnici informatici a tutti gli amministrativi, a cominciare dal dirigente, Fabio Maiani, "attento e qualificato" e il personale della segreteria. A salutare Pantaleo, tra l'altro, c'erano in Tribunale ad assistere al suo intervento anche alcuni dipendenti da poco in pensione, mentre qualche mese fa il Covid si è portato via uno degli uomini più validi della Procura, Rosario Caradonna. 

Parole d'elogio, infine,  anche per il luogotenente dei Carabinieri Colucci, per il suo "lavoro eccezionale" e "l'intuito investigativo, l'alto senso del dovere e la dedizione al servizio". A lui la "più sincera gratitudine" di Pantaleo. 

Un'ultima battuta per la famiglia: "Non mi sento di fare i ringraziamenti a mia moglie ed a mia figlia, come si usa in questi casi, ma gli auguri. Auguri per la pazienza che dovranno avere, perché ora mi avranno a casa per molto tempo!".