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28/10/2021 06:00:00

Marsala, il vecchio progetto del sottopasso tra Corso Calatafimi e via Mario Gandolfo

 A Marsala da qualche mese si è acceso il dibattito sull’eliminazione dei passaggi a livello ferroviari, con l’obiettivo di svincolare e snellire il traffico ed evitare i blocchi prolungati della circolazione dietro le sbarre chiuse in attesa del passaggio del treno.

In questi giorni, da quando sono stati presentati in consiglio comunale i progetti definitivi dei primi tre passaggi a livelli da eliminare: Contrada Terrenove, Via Lipari e Via Grotta del Toro, sono aumentate le perplessità e i dubbi sui possibili reali vantaggi o meno di queste opere pubbliche che prevedono, tra l’altro, un investimento economico di 27milioni di euro. Potete leggere qui un nostro approfondimento, con tutti i progetti.

Qui, invece, potete leggere l’intervento del consigliere comunale Flavio Coppola, tra i più critici sul progetto di globale di eliminazione dei passaggi a livello, che ritiene non risolverà i problemi del traffico.

Il vecchio progetto - Se questo progetto di eliminazione dei passaggi a livello da parte di Ferrovie dello Stato entra nel vivo con l’amministrazione Di Girolamo, e l’amministrazione Grillo ora dovrebbe renderlo esecutivo, bisogna dire che già tanti anni fa c’era un vecchio accordo tra Comune, guidato dall’allora sindaco Renzo Carini (in carica dal 2007 al 2012) e RFI che prevedeva la realizzazione del progetto di un sottopasso nei pressi dell'ex scalo merci, vicino alla stazione ferroviaria, che avrebbe congiunto corso Calatafimi con la via Mario Gandolfo, permettendo agli automobilisti di scavalcare le barre chiuse. Un progetto più economico e lungimirante, che avrebbe risolto gran parte dei problemi senza la necessità di stravolgere la viabilità.

L'accordo Comune e Ferrovie in tre step. A Maggio 2008 fu firmato un protocollo d'intesa tra il Sindaco Renzo Carini ed Rfi (Rete Ferroviaria Italia) per la riqualificazione di alcune aree di proprietà dell'ex Ferrovie dello Stato. L'ex scalo merci ferroviario  veniva concesso alla città in comodato d’uso gratuito. A Maggio del 2011, il sindaco Carini concordò con i vertici di RFI l’impegno del Comune a concedere alla Società il cambio di destinazione urbanistica dell'ex area merci, dove è sorto il parcheggio, e in cambio il Comune doveva ricevere, oltre a 2 milioni di euro e gli oneri di urbanizzazione, la possibilità di creare il sottopasso tra corso Calatafimi e la via Mario Gandolfo per annullare i disagi creati dai passaggi a livello di via Lipari e di via Roma. Accordo che venne poi firmato nell’ottobre del 2011, che dava così il via libera alla realizzazione del sottopasso.

Il progetto del sottopasso tra corso Calatafimi e via Mario Gandolfo - Il progetto prevedeva la realizzazione di una strada che metteva in collegamento Corso Calatafimi con via Mario Gandolfo, il suo inizio era a circa 140 metri da Piazza Caprera ed ortogonale a Corso Calatafimi, attraversava un’area privata libera e per mezzo di un sottopasso proseguiva il suo andamento, interrandosi dalla ferrovia fino alla Via M. Gandolfo, per poi uscire in Via Forti e successivamente collegarsi con la Via M. Gandolfo. La zona in cui doveva essere realizzato il nuovo collegamento stradale, non risultava gravata da vincoli paesaggistici, archeologici, né di altro genere ad eccezione di essere gravata dal vincolo di essere soggetta alle prescrizioni per le zone sismiche di II° categoria. I costi previsti per la realizzazione erano preventivati in circa 5 milioni di euro all'epoca, e la durata dei lavori in 12 mesi. Il perché quel progetto del sottopasso sia stato abbandonato e che fine abbia fatto non si sa. Nel giro di poco tempo e con una spesa minima, rispetto a quella che si prospetta ora per l'eliminazione di tre passaggi a livello e la realizzazione delle opere necessarie, avrebbe consentito alla città di migliorare la viabilità pur mantenendo i passaggi a livello. 



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