Se c’è qualcuno, ancora, che non crede negli effetti disastrosi del cambiamento climatico. Se c’è qualcuno, ancora, che pensa che sia una cosa che non riguarda le nostre città, i nostri territori, provi ad andare a Catania e provincia. Provi a chiedere alle persone flagellate da 72 ore di alluvione che cosa è successo. Parleranno di “scene apocalittiche” descrivendo il nubifragio che ieri si è abbattuto in tutto il territorio.
Piazze come laghi, strade come torrenti. La situazione più critica nel capoluogo etneo, travolto da una e vera e propria alluvione che ha investito l’intero territorio cittadino, comprese le vie del centro storico. Un uomo è morto travolto dalla piena del fiume a Gravina. Mentre proseguono le ricerche della donna travolta a Lentini dalla furia dell’acqua insieme al marito, trovato morto. Oggi scuole e uffici chiusi. Nella Sicilia orientale continua l’allerta meteo, declassato in arancione.
Un’altra vittima
Un uomo di 53 anni è morto annegato a Gravina di Catania travolto dall'acqua del nubifragio che si è abbattuto sul capoluogo etneo e in provincia. La vittima era a bordo di un'auto rimasta impantanata nella strada allagata. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia municipale e personale del 118. Non c'è stato nulla da fare.
Catania in ginocchio
Scene mai viste a Catania. E in particolare la centralissima via Etnea, trasformata in un fiume in piena, e piazza Duomo in un lago.
Allagato lo storico mercato della 'Pescheria' e invasa anche la fontana da dove emerge per un tratto il fiume sotterraneo Amenano.
Ad aggravare la situazione anche l'acqua piovana che si riversa in città dai paesi etnei e arriva copiosa su Catania e un blackout elettrico che interessa il centro storico e che ha interessato anche il Municipio. Sono dovuti intervenire con dei gommoni i vigili del fuoco per soccorrere degli automobilisti rimasti bloccati nelle loro auto sommerse dall'acqua in uno degli svincoli dell'Asse dei servizi di Catania. Le persone sono state prelevate dalle vetture, vicino a un centro commerciale, e messe in sicurezza. Un altro intervento di soccorso dei vigili del fuoco è stato portato a termine nella zona della pescheria: sotto un arco della Marina una persona è salita sul cofano della sua auto ed è stata aiutata dai pompieri. Scene simili, di auto sommerse dall'acqua, si sono registrate in diversi rioni della città.
Fino a tarda notte le pompe idrovore della protezione civile hanno lavorato per aspirare l’acqua da case e negozi allagati. I vigili del fuoco sono arrivati da tutta la Sicilia per fronteggiare l’emergenza.
In due giorni l’acqua di un anno
È evidente a tutti come la Città si trovi di fronte a una tragedia e a fenomeni atmosferici quasi senza precedenti. In 48 ore è caduta su Catania la quantità di pioggia che cade in media in un anno intero e, purtroppo, il maltempo continuerà nelle prossime ore, anche se l’allerta passerà da rosso ad arancione.
Scuole, università, uffici chiusi
Il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha emesso una nuova ordinanza per chiudere le scuole oggi “anche per consentire gli interventi di ripristino dei servizi e una valutazione precisa degli ingenti danni. La decisione della chiusura degli istituti scolastici ieri e oggi, ritenuta da alcuni frettolosa, ha sicuramente evitato una tragedia ben più grave”. “A nessuno – ha aggiunto – fa piacere chiudere le scuole, ma a situazioni eccezionali si risponde con decisioni eccezionali”. E “nel frattempo, lo ribadisco, chi nelle prossime ore non sia costretto da cause di forza maggiore o di necessità, limiti al massimo gli spostamenti, perché l’intensità e la violenza delle piogge potrebbero aumentare in qualsiasi momento. Grazie a tutti i catanesi per la collaborazione. Ci risolleveremo, anche stavolta”.
Sospese udienze in presenza al Tribunale anche per oggi, le lezioni a scuola per oggi e all’università fino a sabato.
Musumeci: “Situazione assai critica”
«La situazione, a Catania e nella sua provincia, è assai critica. Sono già due le vittime del nubifragio che flagella questa parte dell’Isola, ma una terza persona risulta ancora dispersa. Ai loro familiari vorrei esprimere il mio più profondo e sincero cordoglio. Atroci sono le immagini che raccontano come si possa morire travolti dall’acqua. Strade trasformate in torrenti e campagne in laghi, intere contrade isolate e centinaia di abitazioni allagate, danni incalcolabili a edifici e colture: la Sicilia orientale sta vivendo un fenomeno che temiamo, purtroppo, sarà sempre meno sporadico, con scenari tragici destinati a ripetersi. I cambiamenti climatici, la fragilità del nostro territorio e la condizione di dissesto, causata spesso dall’intervento dell’uomo, sono fattori che, combinati, possono avere – e lo stiamo infatti constatando – effetti micidiali. Dal 2018 ad oggi, nella lotta al dissesto idrogeologico abbiamo finanziato lavori fino all’ultimo centesimo, per oltre 400 milioni di euro: siamo la prima Regione in Italia per somme erogate. L’azione di difesa del territorio siciliano è stata condotta in modo capillare, distribuendo su tutte e nove le province gli interventi necessari a contrastare frane, esondazioni, instabilità delle infrastrutture e fenomeni di erosione costiera. Ma non basta, non può bastare per un clima che si è velocemente tropicalizzato. E gli interventi ‘ordinari’ nulla possono se in cinque-sei ore si registra la stessa quantità di pioggia che cade, di solito, in sei mesi. Senza interventi straordinari, che solo l’Unione Europea può mettere in campo, senza decisioni coraggiose e ormai indifferibili di G20 e Cop 26, ci ritroveremo periodicamente a contare danni e, Dio non lo voglia, altre vittime». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Da oggi mercoledì 27 ottobre e sino a giovedì compreso, gli uffici regionali della città e della provincia di Catania resteranno chiusi. Lo ha disposto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del permanere dello stato di allerta per il maltempo. Un provvedimento adottato per ridurre, ulteriormente, la mobilità in un territorio fortemente colpito da intensi fenomeni meteorologici negli ultimi giorni. Resteranno aperti solamente gli uffici regionali che erogano servizi pubblici essenziali ed esattamente: il dipartimento della Protezione civile, tutti i presidi ospedalieri, le strutture sanitarie, l'Ufficio del Genio civile e l'Ispettorato ripartimentale delle foreste.