Disavventura per una anziana signora siciliana diretta a Bologna che sbaglia volo e si ritrova ... in Polonia. Le accuse della famiglia alla compagnia: nessuno ha controllato il biglietto.
In pratica, la signora doveva arrivare a Bologna a trovare la figlia, ma il viaggio da Palermo con un volo Ryanair per lei, 69enne, sordomuta si è trasformato in un’odissea che l’ha portata fino a Breslavia in Polonia. E senza che nessuno della compagnia aerea – accusa la famiglia della donna – si accorgesse dell’errore e l’aiutasse.
D’altronde bisogna controllare i monitor delle partenze, seguire le indicazioni all’interno dello scalo e poi una volta al gate ricontrollare il monitor posto sopra la porta di entrata. Per chi non prende spesso l’aereo queste azioni di routine possono non essere così scontate e ci si può trovare davvero in difficoltà all’interno di un aeroporto.
Ma si pensa che gli addetti alla compagnia controllino i biglietti e quindi sbagliare volo sia impossibile. Eppure stando a quanto successo alla 69enne originaria di Alcamo in Sicilia, ma residente a Ferrara è – purtroppo- possibile.
La brutta disavventura inizia mercoledì quando alle 22 la signora doveva prendere il volo Ryanair Palermo-Bologna. All’aeroporto Marconi ad attenderla c’è la figlia e una nipote. L’anziana è sordomuta dalla nascita, non prende spesso l’aereo e si presenta in aeroporto con congruo anticipo.
La figlia aveva provato a contattare il servizio assistenza dello scalo siciliano per fornire indicazioni utili di supporto alla mamma, ma senza ricevere mai risposta.
Nel frattempo la 69enne seguendo le indicazioni per il gate, consegna il suo biglietto all’incaricato e sale a bordo. Solo che sbaglia volo: quell’aereo dove è salita non è diretto a Bologna, ma a Breslavia. Nessuno però se ne accorge, nessuno all’imbarco controlla il biglietto. Solo quando la donna arriva in Polonia e nel frattempo a Bologna la figlia si accorge che la donna non è fra i passeggeri scatta l’allarme.
La donna è in Polonia, il suo telefono non funziona perché la sua SIM non è abilitata al traffico internazionale. La famiglia denuncia che nessuno della compagnia Ryanair si è curato della sorti della signora. Solo una passeggera dell’aereo e un’addetta alle pulizie dello scalo aiutano la donna. La riescono a mettere in contatto con la famiglia e con il Consolato Italiano di Cracovia che le fornisce assistenza e un volo di rientro a Bologna.
Dopo ore in giro per l’Europa finalmente la signora può riabbracciare sua figlia.