Da quando è stato convertito in ospedale Covid, sono innumerevoli gli annunci di riapertura della politica e delle istituzioni cittadine e non, sul “Paolo Borsellino” di Marsala, puntualmente smentite dai fatti.
Un anno fa, poco dopo le elezioni comunali, con le quali fu eletta alla guida della città, la giunta del sindaco Massimo Grillo, fu lo stesso neo primo cittadino a dire che l’ospedale non sarebbe stato più chiuso, ma solo qualche giorno dopo, l’assessorato regionale alla Sanità, smentendo il sindaco, lo riconvertì in ospedale Covid.
Poi arrivò l’ormai famoso 3 dicembre, il giorno della inaugurazione-farsa di un’opera, - il nuovo padiglione per le malattie infettive - che l’assessore regionale Razza, il commissario dell’Asp Zappalà e il sindaco Grillo, dissero sarebbe stato pronto a maggio. In realtà non c’era nulla di concreto. Non c’era il progetto, e soprattutto, l’opera annunciata, di tre piani e 116 posti letto, che doveva essere pronta già cinque mesi fa, doveva servire anche per permettere al “Paolo Borsellino” di tornare alla sua normale operatività. L’annuncio per la riapertura a maggio viene ancora una volta disatteso e l’ospedale rimase un Covid Hospital.
Nelle settimane scorse era stato il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, ad annunciare la riapertura del nososcomio, dicendo di aver incontrato l’assessore Razza a Palermo. La riapertura prevista per il 15 ottobre è slittata ancora una volta.
L’ultimo annuncio in ordine di tempo è, invece, del vice sindaco Paolo Ruggieri, l’uomo dell’amministrazione marsalese più vicino al presidente della Regione Nello Musumeci.
Riguardo all’ospedale di Marsala ha detto intervenendo in una trasmissione televisiva: "posso dire quello che vedo” e “quello che so”. In riferimento al padiglione per le malattie infettive Ruggieri dice che ”ha avuto dei ritardi per l’inizio dei lavori e ora va avanti velocemente, in base a quello che riesco a capire io con le foto che mi mandano. La costruzione va avanti con regolarità e l’impegno di diversi operai. La gente ora può vedere. Prima si lavorava nelle strutture sottostanti per il passaggio tra l’ospedale e il padiglione e adesso si stanno alzando i piloni e si completerà la struttura, almeno quella per il primo stralcio, che io sappia, entro la primavera prossima”.
Ruggieri, infine, conferma quello che Tp24 ha scritto da tempo, e cioè che sarà alla fine, solo un piano e non tre, come annunciato in pompa magna a dicembre e 16 i posti totali: 10 in terapia intensiva e 6 in semi-intensiva, e non 116 che doveva contenere l’opera iniziale.
Riguardo all’ospedale "Paolo Borsellino", Ruggieri dice: “è in corso una riorganizzazione strutturale e organizzativa che prevede la riattivazione delle sale operatorie. Proprio in questi giorni stanno riallocando la cardiologia che torna al primo piano, il reparto Covid va al piano terra, per quello che ne so io. Poter dire che le sale operatorie saranno riattivate a breve, probabilmente già dalla prossima settimana, mi sembra un buon auspicio e un risultato a vista. Poi è chiaro che il Covid comanda, è una pandemia con effetti oscillanti. Personalmente ho avuto interlocuzioni a tutti i livelli, provinciali e regionali, per avere notizie e poter dare delle rassicurazioni. I fatti parlano da se, il padiglione si sta costruendo e l’ospedale “Borsellino” torna gradatamente alle sue normali funzionalità degli altri reperti”.
Speriamo sia davvero la volta buona per la riapertura dell'ospedale; i precedenti non consentono di avere certezze su quel che accadrà sia per la struttura princiapale che, a maggior ragione, per quello che doveva essere un padiglione e, invece, non è altro che quel potenziameto della rete ospedaliera, già previsto in diversi ospedali dell'Isola.