I no-Green Pass in malattia. Molti lavoratori che non si sono vaccinati o che sono contrari al certificato verde per accedere ai luoghi di lavoro hanno trovato, venerdì, l’escamotage del certificato di malattia, in attesa di decidere se vaccinarsi o meno, o se continuare a fare ininterrottamente tamponi ogni due giorni.
Ma dopo il Green Pass Day di venerdì scorso, si attende la prova di oggi per il Green pass con il ritorno a lavoro.
Intanto, le certificazioni verdi scaricate hanno superato quota 100 milioni, con un'accelerazione proprio a cavallo dell'entrata in vigore dell'obbligo per i lavoratori: 2,5 milioni i pass emessi tra giovedì e sabato.
E la 'macchina' dei test sarà messa sotto stress in settimana, vista la grande richiesta e la loro breve validità (48 ore).
Già nei giorni scorsi code si sono formate in diverse farmacie.I certificati di malattia sono aumentati del 23% venerdì scorso rispetto a quello della settimana precedente.Ci sono poi stati gli “assenti ingiustificati”, i dipendenti che cioè si sono recati al lavoro senza tuttavia essere in regola con la certificazione e sono stati quindi respinti.
La Cgia di Mestre stima in 2 milioni i lavoratori che potrebbero rimanere a casa perchè impossibilitati a fare il tampone. Il totale dei pass emessi dalla piattaforma nazionale è salito dunque a 100.595.790. Proprio venerdì il record (867.039, di cui 653.827 da tamponi). Impennata dei test, ma sono in crescita anche le prime somministrazioni di vaccino anti-Covid come segnalano dalla struttura del commissario all'emergenza, generale Francesco Figliuolo.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha ipotizzato una possibile eliminazione del Green pass entro l'anno "se la campagna raggiunge il 90%". Il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, ha aperto ad un'attenuazione dello stato di emergenza: "ci avviamo per lo meno a una situazione di sicurezza, anche se la pandemia non è finita". Attualmente la copertura vaccinale riguarda 43.847.511 italiani che hanno concluso il ciclo. Si tratta del 74% della popolazione complessiva, l'81,2% della platea vaccinabile, quella degli over 12.
Si vedrà nei prossimi giorni se il fastidio di dover fare un tampone ogni due giorni porterà ad un'erosione dello zoccolo duro dei 'no vax': sono ancora 2,8 milioni a non aver ricevuto neanche una dose di vaccino. Mentre sono salite a 581.132 le terze dosi.
I dati siciliani
Sono 229 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 9.789 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza risale al 2,3% sabato era al 2 %.
L'isola è al settimo posto nei contagi giornalieri, al primo c'è la Campania con 313 casi, al secondo la Lombardia con 297, al terzo il Lazio con 288, al quarto posto il Veneto con 253 casi, al quinto l'Emilia Romagna con 244 e al sesto la Toscana con 232 casi.
Gli attuali positivi sono 7.696 con una diminuzione di 31 casi.
I guariti sono 258 mentre si registrano altre 2 vittime che portano il totale dei decessi a 6.937.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 288 i ricoverati, 5 in meno rispetto a sabato mentre in terapia intensiva sono 42 uno in meno rispetto a sabato.
Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo con 35 casi, Catania 63, Messina 44, Siracusa 31, Ragusa 25, Trapani 10, Caltanissetta 12, Agrigento 8, Enna, 1.
Il virus in Italia
Sono 2.437 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 2.983.
Sono invece 24 le vittime in un giorno, 10 in più di sabato.
Sono 381.051 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus, in calo rispetto a ieri quando furono 472.535. Il tasso di positività è allo 0,6%, stabile rispetto a ieri.
Sono 349 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 3 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 15 (ieri 12). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.386, rispetto a ieri sono 16 in più.