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17/10/2021 06:00:00

Migranti Campobello. Ecco i moduli abitativi, ma Fontane d'oro è occupato. E alla Mocar...

 Come abbiamo già scritto, i moduli abitativi sono arrivati. Sono quelli destinati ai migranti stagionali impegnati nella raccolta delle olive tra Campobello di Mazara e Castelvetrano.

Dopo l’incendio del ghetto all’interno dell’ex Cementificio che ha causato la morte di un bracciante (Omar), finito carbonizzato mentre dormiva, il Tavolo Tecnico in prefettura ha disposto l’installazione di queste “casette” in due aree: nel parcheggio dell’ex oleificio Fontane d’Oro (nel territorio di Campobello) e nella zona esterna dell’ex concessionaria Mocar (nel territorio di Castelvetrano).

 

Ma c’è un problema. Anzi, due.

Il primo è che Fontane d’Oro è già occupato da più di 200 migranti. E non ci sono solo tende, ma anche costruzioni in legno e materiali di accomodo.

Il sindaco Giuseppe Castiglione ci fa sapere di confidare nell’azione della Questura, che avrebbe assicurato l’installazione dei moduli abitativi senza creare tensioni, avvalendosi anche dei propri mediatori culturali.

Non sarà una cosa semplice” ha sottolineato Castiglione. Ed è difficile dargli torto, dal momento che dentro il parcheggio c’è anche un “ristorante”.

In fin dei conti però, i moduli sono per i braccianti ed uno sgombero coatto non avrebbe molto senso. Tutto starebbe nel convincerli ad uscire in maniera graduale, per poi rientrare dopo aver permesso il montaggio delle “casette”. “Dopodiché – aggiunge il primo cittadino di Campobello – il campo verrebbe gestito dalla Croce Rossa. Anche perché, ci ha assicurato la Questura, la quasi totalità dei braccianti attualmente presenti presso l’ex oleificio ha il permesso di soggiorno”.

Ma anche se quest’anno il numero complessivo dei migranti stagionali sul territorio potrebbe non superare le 700 persone, a causa del protrarsi della raccolta delle mele in Trentino, Fontane d’Oro sembra ormai massicciamente occupato.

 

Il secondo problema è il parcheggio dell’ex Mocar, come si diceva, in territorio castelvetranese.

Numerosi sopralluoghi e relazioni, ma nessuna autorizzazione da parte dell’Asp sul versante igienico sanitario. Occorrerebbero circa 80 mila euro di lavori per raggiungere gli standard necessari ad accogliere i moduli abitativi, tra scerbatura e manutenzione del piazzale.

Una spesa che il comune di Castelvetrano, in dissesto finanziario, non può permettersi. E quindi ha chiesto aiuto alla Regione Siciliana.

Intanto però l’Asp, come è stato indicato in un comunicato stampa della Prefettura, ha assicurato la

possibilità di “procedere alla vaccinazione dei migranti su base volontaria, grazie ai vaccini monodose, oltre alle altre prestazioni sanitarie che saranno garantite ai lavoratori che saranno ospitati nell’area già dotata di luce, acqua e servizi igienici”.

 

Prima dei vaccini però, occorrerebbe sistemare i moduli abitativi. E non sarà facile.

 

Egidio Morici



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