Quantcast
×
 
 
17/10/2021 06:00:00

La deriva no-pass del deputato mazarese Sergio Tancredi

Lo avevamo lasciato con un post che accostava il green pass ai numeri marchiati sulle braccia dei deportati nei lager. Si era, malamente, scusato. E lo ritroviamo a battagliare contro il certificato verde per entrare nel suo luogo di lavoro, il parlamento siciliano.


La deriva "no Green Pass" di Sergio Tancredi, deputato regionale mazarese, non finisce. Ex Movimento 5 Stelle, ora Attiva Sicilia, patto di ferro con il governatore Nello Musumeci per tirare a campare fino alla fine della legislatura, Sergio Tancredi è tra i più ferventi antagonisti del Green Pass tra i politici siciliani. Strizza l’occhio a quell’elettorato filodestrorso anti-sistema, anti-vax, anti-greenpass.

Venerdì, primo giorno di Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro, Tancredi e tutto il gruppo di Attiva Sicilia si è opposto all’esibizione del certificato verde per l’ingresso all’Ars.


“Attiva Sicilia è contraria al Green Pass. Siamo vicini a tutti coloro che in questi giorni manifestano pacificamente - si legge in una nota ufficiale del gruppo degli ex grillini, che conta quattro deputati ed esprime la vicepresidente dell’Ars Angela Foti - Non è tollerabile che il diritto al lavoro e l’articolo 1 della Costituzione sia barattato con la somministrazione di un farmaco o subordinato all'ottenimento di una certificazione pagata dai lavoratori stessi”. Del gruppo, oltre a Foti e Tancredi, fanno parte Matteo Mangiacavallo ed Elena Pagana, compagna dell'assessore alla Salute Ruggero Razza.

Tancredi è andato oltre.
"Se martedì non mi fanno entrare all'Ars chiamerò la Polizia e se questo non basta mercoledì chiamerò i Carabinieri, e giovedì la Guardia di Finanza. Sono disposto a chiamare anche la Guardia Forestale per far valere le mie ragioni ed i miei diritti".
"Sono contrario - aggiunge Tancredi - a mio parere non è accettabile imporre l'esibizione di questo certificato per accedere al luogo di lavoro". Ed alla domanda "ma lei il green pass ce l'ha, oppure no?", la sua risposta è: "io sono contrario all'imposizione di esibirlo, il che non vuol dire necessariamente che non lo abbia".
Tra l’altro, Sergio Tancredi è promotore di un convegno, che si terrà proprio a Palazzo dei Normanni il prossimo 29 ottobre, dal titolo "dalla democrazia alla dittatura" al quale parteciperanno diversi esponenti del fronte contrario al Green pass e alla quale darà il saluto istituzionale anche l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla. Un'iniziativa che ha già suscitato diverse polemiche.
Dicevamo che Tancredi non è nuovo alle uscite anti-Green Pass, e c’è stato quando l’ha fatta fuori dal vaso.
Come quando ha accostato, in un post, il green pass ai deportati marchiati con i numeri sul braccio, prestando il fianco a negazionisti e no-vax.

 



Poi le scuse, parlando di “libertà”."Tutti dovremmo essere più affezionati alla libertà, non è una conquista eterna ma un patrimonio da difendere giorno per giorno”.

E proprio il green pass e il vaccino in questi mesi stanno rallentando la diffusione del virus nel nostro paese, consentendo attività che prima erano impossibili. Evitando altri lockdown, con ristoranti, luoghi di cultura, eventi chiusi. Esperti e costituzionalisti sono stati chiari: il green pass, oltre ad essere costituzionale, è una misura che in un momento di emergenza sanitaria tutela la salute di tutti in relazione all'espressione delle libertà personali. 



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...