Arriva in Consiglio dei ministri il provvedimento sull’allargamento delle capienze per teatri, cinema, musei, stadi e discoteche anche se su quest’ultimo punto, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico a una capienza massima del 35%, non c’è ancora accordo tra le forze di maggioranza, con le associazioni di categoria pronte a scendere in piazza.
l «pacchetto» di misure che entra in Cdm, valido solo per le attività in zona bianca, è quello delineato nelle ultime riunioni degli esperti e ha come principio di fondo quello della gradualità delle riaperture, ribadito più volte dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, il Cts ha suggerito all’esecutivo di procedere a un allargamento della capienza fino a un massimo del 75% per gli stadi all’aperto e fino ad un massimo del 50% per gli impianti al chiuso.
Secondo Flavio Briatore, proprietario di diverse discoteche in tutta Italia, riaprirle al 35% di capienza "non ha nessun senso, è una scelta insensata da tutti i punti vista, sanitario, economico e sociale. Se ci sono mille persone alla porta e io ne posso fare entrare solo 350, con quale criterio li scelgo? Si rischia di incentivare i ritrovi abusivi o di creare delle risse davanti alle discoteche", ha dichiarato al Corriere.
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Sono 214.648 le persone che nel nostro Paese hanno ricevuto la terza dose del vaccino, il 2,83% della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo. Gli italiani che hanno avuto almeno una dose sono 45.555.233, l’84,35% della popolazione over 12 mentre quelli che hanno completato il ciclo vaccinale sono 42.996.302, il 79,61% della popolazione over 12. È quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato a giovedì mattina. Le dosi di vaccino sinora somministrate in Italia sono 85.722.084, l’86% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.711.529.
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Dopo la circolare emanata dal ministero della Salute, la Asl di Rieti, a partire da giovedì 7 ottobre 2021, inizierà la somministrazione contemporanea del vaccino antinfluenzale e della dose aggiuntiva del vaccino anti-Covid19. Il Lazio, come annunciato, è dunque la prima Regione a praticare la co-vaccinazione.