Ma dunque sul porto di Marsala a che punto siamo? E' questa la domanda che ancora una volta ci facciamo. Ieri su Tp24 abbiamo raccontato della mossa del cavalllo del Sindaco Massimo Grillo. Prima si è fatto finanziare dalla Regione la progettazione del porto, poi ha deciso che si può fare finanziare l'opera a partire da uno studio di fattibilità, con grande irritazione degli uffici tecnici della Regione Siciliana. Ma cosa c'è di vero? Cosa si muove?
"Non so nulla" è la risposta della deputata regionale Eleonora Lo Curto, che si era interessata per fare avere a Marsala il finanziamento, a Marzo, per la nuova progettazione. "Si, è vero, ho lavorato per dare questa opportunità, l'ennesima, alla città. Ma da allora non ho più notizie dal Sindaco Grillo". Lo Curto comunque prevede a breve di acquisire informazioni tramite gli uffici regionali.
Grillo ha puntato il dito contro Massimo Ombra e la Myr, società che avrebbe dovuto realizzare il porto in base alla legge Burlando, in una procedura che va avanti dal 2008. "Noi abbiamo avuto tempo fa un'ultima riunione con il Sindaco - racconta a Tp24 l'ingegnere Ombra - e ci siamo resi disponibili a dare il nostro progetto al Comune di Marsala, un progetto che è costato anni di lavoro, cercando un accordo". Che accordo? "Non vogliamo essere pagati, ma chiediamo al pubblico di fare la sua parte, sulla base della nostra progettazione". Secondo Ombra ci sono gli strumenti normativi per trovare questa soluzione.
Il Sindaco Grillo invece vuole ripartire da zero: "Noi abbiamo visto finora passare quattro Sindaci, un commissario, e stiamo sempre a parlare del porto - spiega Ombra - perchè si tratta di un'opera complessa, che non ha l'orizzonte temporale di una sindacatura, ma chiede un'azione politica di più ampio respiro". A Marsala sembra invece che si ragioni non per fare il porto ma nel cercare di accontentare tutti. Ombra aggiunge che dopo l'incontro non è stato mai chiamato dal Sindaco, nonostante sia il progettista firmatario del piano regolatore del porto, che è vigente. Anche lì il Sindaco Grillo ha fatto capire che vuole cambiare il piano: "E' libero di farlo, ma ci vogliono dai tre ai cinque anni... e tra l'altro preciso che per il piano regolatore del porto non esistono varianti".
Massimo Ombra tiene anche ad un'altra precisazione: "In questi mesi ho assitito a diverse speculazioni, congetture, dichiarazioni varie sulla Myr e porto. Vorrei precisare che ci ha rimesso più di tutti sono io, perchè in questo progetto ci sono le mie risorse, e dieci anni della mia vita. Pertanto non permetto a nessuno di fare considerazioni banali sul mio lavoro e quello della mia squadra. Lancio anche un appello al Sindaco: vediamoci e troviamo una soluzione nell'interesse della città".
Qui la cronistoria su ciò che è accaduto sul porto di Marsala:
Nella seconda metà degli anni duemila l’amministrazione del Comune di Marsala, guidata allora dal sindaco, Renzo Carini, avvia la procedura di una nuova legge per le infrastrutture pubbliche, che prende il nome dal suo ideatore, l'ex ministro dei Trasporti, Burlando. Il Comune attiva la procedura e la vince la società MYR di Massimo Ombra. Si attiva dunque la conferenza di servizio per procedere all'aggiudicazione definitiva dell'area. Ma a quel punto sorge il primo problema: il porto va messo in sicurezza. Così com'è, infatti, è inadatto a qualsiasi tipo di attracco. Come fare? La MYR decide di seguire le indicazioni del Comune e propone di fare un ulteriore investimento per la messa in sicurezza del porto.
Arriva Giulia Adamo - A quel punto la storia della MYR e del futuro Marina di Marsala si intreccia con quella di Giulia Adamo, che si candida Sindaco a Marsala e annuncia: "non c'è bisogno di dare il porto ai privati, ci pensa la Regione". Una volta eletta Sindaco, dunque, Adamo blocca il progetto della MYR.
La Myr chiede il risarcimento danni - La società di Ombra chiese un maxi risarcimento danni da 8 milioni di euro per il mancato accesso ai fondi di finanziamento Po-Fesr 2007/2013 e 2001 euro al giorno per il ritardo nella conclusione del procedimento di rilascio delle concessioni demaniali.
Adamo punta sul progetto “pubblico”, ma a quel punto si innesca la vicenda giudiziaria relativa alla progettazione della messa in sicurezza del porto di Marsala, ed in particolare sugli studi sulla posidonia, che si sono rivelati taroccati. Il progettista Viviano viene indagato. Sì c’è una denuncia della Myr, ma è stato lo stesso Assessorato alle Infrastrutture della Regione Siciliana a sollecitare la Procura di Trapani ad indagare.”
Nell’ottobre 2013 il Comune di Marsala dà alla fine via libera al progetto del porto presentato dalla Myr. Lo comunica lo stesso Sindaco, Giulia Adamo, che, in una dichiarazione diramata dall'ufficio stampa, rende noto che "la Myr si è adeguata alle prescrizioni del Comune". In realtà è il primo cittadino che ha dovuto prendere atto che il suo comportamento stava procurando un danno senza pari non solo alla ditta, ma allo stesso Comune di Marsala, sul quale pende una richiesta di risarcimento danni per otto milioni di euro.
Il 17 ottobre del 2014 c'è l'approvazione del progetto definitivo della società Myr per la realizzazione del porto di Marsala, la società comunica per la prima volta i primi dettagli dell'opera: "1000 posti barca per yacht fino a 75 metri, operatività prevista dal 2017. Con una ricettività di oltre 1000 posti barca per Yacht fino a 75m ed un’ampia offerta di servizi turistici.
Dal 2 settembre 2016 il Piano regolatore del porto di Marsala è in vigore. La Regione Siciliana ha infatti pubblicato il decreto di approvazione di accordo di programma sul Piano regolatore del porto firmato dal presidente Rosario Crocetta. Il decreto in sostanza rende operativo il piano regolatore portuale che è lo strumento base per il nuovo porto di Marsala, ossia il progetto della Myr.
Atto formale di concessione - 27 ottobre 2017, una data significativa che ha segnato la fine dell’iter propedeutico per il progetto avanzato dalla MYR (Marsala Yachting Resort), la società che da nove anni, aveva intrapreso l’iniziativa per la realizzazione del nuovo porto turistico. Finalmente ci siamo, è arrivata quella firma all’atto formale di concessione da parte della Regione che si aspettava da tempo ormai e che era l’ultimo passaggio necessario, dopo che era stati firmato l’accordo di programma.
La consegna della prima area del porto alla Myr - Il 15 dicembre 2017, altra data importante nell’iter progettuale della Myr. Presso la sede della Guardia Costiera di Marsala, con il comandante di allora Gianluigi Bove e il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, si è svolta la cerimonia di consegna della prima area, quella retrostante la banchina curvilinea della zona portuale.
Rinvio inizio lavori - Il 1 giugno del 2018 visto che era stato tutto regolare, dovevano iniziare i lavori ma non sono iniziati. Iniziano le prime proroghe e anche un po’ di aspettative deluse da parte di cittadini, operatori portuali, ecc.
Revoca - i lavori che dovrebbero prendere il via entro il 1 settembre 2019 non partono, la Regione proroga ancora una volta e attende tra novembre e dicembre assieme alla variante richiesta anche il progetto esecutivo che, però, non è mai stato presentato. Il 19 marzo 2020 arriva la revoca della concessione alla società che avrebbe dovuto realizzare il Marina di Marsala.