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30/09/2021 14:00:00

Sicilia. Asu e Orchestra sinfonica. Intervengono M5s e Pd 

“Basta con le ipocrisie, il governo Musumeci abbia l'onestà intellettuale di dire agli Asu che non ha nessuna intenzione di stabilizzarli, invece di continuare a prenderli in giro, come da sempre ha fatto la politica con i precari, usati come bancomat elettorale”.


Lo affermano i deputati del M5S all'Ars Giovani di Caro, vicepresidente della commissione Lavoro di palazzo dei Normanni, e Nuccio Di Paola.
“Non solo – dicono i due parlamentari 5 stelle - il governo Musumeci non ha fatto nulla per reagire all'impugnativa ministeriale dell'articolo 36 della scorsa finanziaria, che prevedeva la stabilizzazione degli Asu, ma è andato ben oltre, predisponendo un disegno di legge, che domani andrà in aula, che disimpegna i 10 milioni di euro stanziati per la stabilizzazione di questi lavoratori”.

“Se l'esecutivo Musumeci avesse voluto veramente dimostrare interesse verso gli Asu - concludono Di Caro e Di Paola - non solo si sarebbe battuto per difendere l'articolo 36 voluto dalla V commissione, ma non avrebbe pensato minimamente di saccheggiarlo come sta per fare, e avrebbe usato, ad esempio, i 10 milioni di euro per un'integrazione salariale per questi lavoratori. Che è quello che chiediamo noi. Il governo non faccia orecchie da mercante”.

Orchestra sinfonica siciliana. Lupo: Musumeci nomini subito consiglio d’amministrazione

“Solo mettendo la parola fine al commissariamento e nominando un consiglio d’amministrazione composto da figure autorevoli e competenti sarà possibile garantire la regolare funzionalità dell’Orchestra sinfonica siciliana salvaguardando il suo prestigio e la sua storia”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars che sull’argomento ha presentato un’interrogazione sottoscritta da tutti i parlamentari del gruppo.
“Il presidente della Regione ha il dovere di prendere in esame l’appello sottoscritto dai 61 professori d’Orchestra in pianta stabile all’OSS procedendo alla nomina di un Consiglio di amministrazione di alto profilo in grado di garantire prestigio culturale e rappresentatività collegiale, che sostituisca la gestione commissariale”