La Città Metropolitana di Palermo ha annunciato l’avvio dell'assistenza ai disabili nelle scuole, servizio per i primi 9 disabili, ma in totale sono in attesa altri 338. Sono iniziati i controlli da parte della Regione Siciliana che ha inviato gli ispettori nelle ex Province di Palermo, Catania, Trapani e Agrigento per verificare e accertare, eventuali responsabilità del ritardo nell'attivazione del servizio di assistenza scolastica per i disabili.
La Regione per il servizio ha finanziato tutto 4 milioni ma in realtà i disabili non sono ancora andati a scuola. Ci sono province, come Messina e Caltanissetta dove tutto è in via di risoluzione. Ma nel Palermitano, Catanese, Agrigentino e il Trapanese dove le procedure vanno molto a rilento.
L’assessore alla Famiglia, Antonio Scavone, con gli ispettori vuole verificare «la documentazione richiesta ai disabili, le dichiarazioni dei dirigenti scolastici, l'individuazione dei soggetti che dovevano espletare il servizio». L'ispezione mira a rilevare «criticità, ritardi, omissioni e ogni azione colposa». Gli ispettori incaricati sono Daniela Di Rosa del dipartimento Famiglia e Angelo Sajeva del dipartimento regionale Enti Locali.
E sui ritardi dell'assistenza ai disabili nelle scuole è interventua la deputata regionale della Lega Marianna Caronia: "È inaccettabile che dopo mesi di riunioni, norme di legge, stanziamenti e impegni, l'anno scolastico sia iniziato ancora una
volta in un clima di assoluta incertezza per gli studenti con disabilità e le loro famiglie. Per questo oggi ho chiesto in Commissione Sanità all'ARS che la Regione estenda il compito degli ispettori inviati nelle ex province perché siano accertati i motivi della mancata attuazione delle linee guida sui servizi, in particolare sull'assistenza alla comunicazione che lì dove avviata, rischia però di essere interrotta già fra qualche settimana. Le lentezze e la farraginosità della burocrazia non possono diventare
un ostacolo insormontabile perché gli studenti abbiano attuati i propri diritti né perché qualcuno pensi di poter agire in difformità
dalla legge."