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22/09/2021 07:00:00

Mafia, processo "Anno Zero". Chiesta la conferma delle condanne per i 14 imputati 

 Il procuratore generale della Corte d’appello di Palermo ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado nel processo d’appello ai 14 imputati del procedimento di mafia “Anno Zero” che hanno scelto il rito abbreviato.

Nel novembre 2019, a 13 dei personaggi alla sbarra il gup di Palermo Cristina Lo Bue inflisse complessivamente 143 anni di carcere. La pena più severa (19 anni e 4 mesi) fu per il campobellese Vincenzo La Cascia, di 73 anni, mentre appena un anno in meno (18 anni e 4 mesi) fu sentenziato per il suo compaesano Raffaele Urso, di 62. Entrambi considerati due boss di primo livello negli organigrammi di Cosa Nostra belicina, capeggiata dal superlatitante Matteo Messina Denaro.

A 15 anni, invece, è stato condannato Nicola Accardo, 56 anni, ritenuto il capomafia di Partanna. Queste le altre condanne: 12 anni al 57enne campobellese Filippo Dell’Aquila e al 51enne partannese Antonino Triolo, 11 anni e 4 mesi ai castelvetranesi Giuseppe Paolo Bongiorno, di 33 anni, e Giuseppe Tilotta, di 59, 11 anni a Calogero Guarino, 52 anni, anche lui di Castelvetrano, 10 anni e 8 mesi al 43enne Leonardo Milazzo, altro castelvetranese, 8 anni e 4 mesi al campobellese Andrea Valenti, di 69 anni, 8 anni al mazarese Angelo Greco, di 52 anni, 3 anni e 4 mesi al 49enne campobellese Mario Tripoli, assolto però dall’accusa di associazione mafiosa, e 2 anni e mezzo al 36enne castelvetranese Bartolomeo Tilotta, imputato per favoreggiamento. Nell'inchiesta, è emerso l’interesse del clan anche nel settore delle scommesse on line. In primo grado, l’unico imputato ad uscirne completamente indenne è stato il 42enne castelvetranese Giuseppe Rizzuto, assolto dall’accusa di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra. A difenderlo è stato l’avvocato Francesco Moceri. Per i condannati, ad eccezione di Mario Tripoli e Bartolomeo Tilotta, anche il versamento, in solido, di 18 mila euro, come risarcimento danni, alla parte civile Pasquale Calamia, ex consigliere comunale del Pd a Castelvetrano, che tra il 2008 e il 2013 subì alcune intimidazioni. Ad assisterlo è l’avvocato Marco Campagna.

Risarcimenti (10 mila euro a titolo provvisionale) anche per i Comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara, anche loro parte civile, come Sicindustria, Antiracket Trapani (avv. Giuseppe Novara), Centro “Pio la Torre”, “La verità vive” di Marsala (avv. Peppe Gandolfo), Codici Sicilia (avv. Giovanni Crimi), Antiracket Alcamese e Centro “Pio La Torre”. Il 18 ottobre e il 4 novembre le arringhe difensive



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