«Se vogliamo ripartire - e dobbiamo farlo al più presto - bisogna sapere dove andare. E avere i mezzi per farlo. Non parlo solo di risorse finanziarie, che arriveranno con il Pnrr.
Tra l’obiettivo politico e la sua realizzazione c’è di mezzo un mostro a più teste, in alcuni casi più potente della politica e si chiama mala burocrazia: leggi, leggine, regolamenti, autorizzazioni. Tutte pastoie che spesso nulla hanno a che vedere con la trasparenza. Se non cambia la legislazione, potranno arrivare decine di miliardi in Sicilia ma ben poco accadrà». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, durante il suo intervento alla assemblea annuale di Confindustria di Catania in corso di svolgimento nel centro etneo di Viagrande.
«Abbiamo bisogno di risorse umane che lavorino giorno e notte a un progetto comune - ha continuato Musumeci - e di non attendere anni perché arrivi una autorizzazione da Roma. Paghiamo a caro prezzo la nostra condizione di marginalità in Europa. Solo affermando la centralità della Sicilia nel Mediterraneo, tornato ad essere mare di commercio, e dotando l’Isola di infrastrutture strategiche potremo riuscirci. La vera ricchezza non arriva dall’amministrazione pubblica ma dalle imprese - ha concluso il governatore - e la Regione è al fianco degli industriali. Se questa logica fosse stata presente nel passato, si sarebbe evitata una politica assistenzialista e clientelare che, invece, ha mortificato la nostra economia. Il nostro futuro si chiama Mediterraneo, si chiama Sud».
Acqua, pronta la graduatoria del bando “Laghetti aziendali”
Sarà pubblicata domani la graduatoria provvisoria del bando “Laghetti aziendali”, la misura fortemente voluta dal governo Musumeci per la creazione o il miglioramento di bacini di accumulo, di piccola e media dimensione, per la raccolta e gestione dell’acqua a livello aziendale e interaziendale.
Sono stati presentati 750 progetti, di cui 699 giudicati ammissibili dalla commissione di valutazione.
L'investimento previsto è di circa 100 milioni di euro, di cui 20 milioni a carico della Regione attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc). Per i beneficiari è prevista la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati presso l'Irfis, la finanziaria regionale.
«In un territorio come la Sicilia – spiega l'assessore Scilla – in cui le condizioni climatiche e le scarse precipitazioni influiscono sulla disponibilità di acqua per l'irrigazione e per l'allevamento del bestiame, risulta strategico investire per valorizzare le risorse idriche naturali. Inoltre, i laghetti sono opere importanti anche per la lotta al dissesto idrogeologico».