Una riserva, ma è terra di nessuno. Lo Stagnone di Marsala ogni estate si scopre essere sempre di più luogo in cui menefreghismo, abusivismo, incuria prendono il sopravvento sulla tutela dell’ambiente e dell’integrità del posto, nel nome di uno smodato sviluppo economico a suon di turisti.
Una terra di nessuno in cui però troviamo villette abusive, scuole di kite non in regola, chioschi che spuntano come funghi parcheggi abusivi.
L’estate finisce, c’è una tregua per lo Stagnone. Ma è stata un’estate molto calda, che quest’anno ha fatto diventare lo Stagnone il versante più frequentato da marsalesi e turisti.
E da più parti i cittadini segnalano il non rispetto delle regole e pochi controlli. Ci sono i chioschi che somministrano ciò che non potrebbero somministrare, quelli che non fanno scontrini e che probabilmente non hanno lavoratori in regola. Tutti, o quasi, di giorno scuole kite e di sera discoteche abusive, in barba alle regole anticovid.
Ci sono scuole di kite che non conoscono il blocchetto delle ricevute fiscali da rilasciare agli appassionati, molti dei quali stranieri che arrivano a Marsala per diverse settimane l’anno e magari alloggiano in una villetta abusiva, o in una casa vacanze non registrata.
Soldi che finiscono nel buco nero dell’evasione, anche per i tributi comunali per la spazzatura. Perchè sì, allo stagnone, nella meravigliosa laguna, una riserva da tutelare, c’è chi non è registrato, non paga la spazzatura, non ha i mastelli e magari butta i rifiuti per strada inquinando quello stesso paradiso che gli frutta soldi.
Lo Stagnone sempre più apprezzato dai visitatori, sempre più maltrattato da chi ci fa business, avvantaggiato dalle regole ammorbidite nel corso degli anni. E c'è anche chi realizza da zero una spiaggia...
In queste condizioni è anche difficile fare controlli mirati. Qualcosa, nonostante tutto, è successa, nella grande giungla di regole non rispettate e vuoti normativi che permettono piccole e grandi vergogne.
Dal caso “Assud”, chiuso perchè non in regola con le autorizzazioni e poi riaperto. Ai chioschi e parcheggi abusivi.
I vigili urbani, infatti, hanno controllato diverse attività allo Stagnone di Marsala.
Tra le irregolarità più consistenti c’è quella del chiosco in legno, con tavolini e sedie, in Contrada Birgi Vecchi, ricadente nella zona della Riserva è stato chiuso dalla polizia municipale. Il chiosco in questione, abusivo, è quello della scuola kite "Duotone".
Altro caso eclatante, sempre scoperto dalla Polizia municipale, è quello di Villa Genna dal 2019 gestita dall'associazione Equitazione Club Marsala. I vigili hanno scoperto che c'erano numerosi camperisti, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione. Una delle ville e dei polmoni verdi della città trasformata in parcheggio camper abusivo.
Poi ci sono i parcheggi abusivi nei pressi di chioschi e locali. Uno, ad esempio, si trovava all'interno delle aree del "Borgo della Pace", luogo caro al sindaco di Marsala Massimo Grillo.
Per quanto riguarda i campeggi, molti sono sorti adiacenti alle scuole di kite, che insistono però in terreni di pre-riserva (ne abbiamo parlato qui). E purtroppo c'è il rischio concreto che il continuo proliferare di nuove attività legate al kitesurf faccia aumentare sempre di più questi campeggi e parcheggi auto abusivi e impattanti per la natura dei luoghi della Riserva.
C’è il rischio che il luogo più amato dai marsalesi diventi un caotico centro turistico, dove tutti fanno di tutto. Senza pietà, senza più tregua.