“Abbiamo visto la morte in faccia. Siamo stati sbalzati fuori dall'auto in mezzo alla burrasca di vento e di pioggia”. Raccontano così quei minuti terribili in cui la furia della tromba d'aria ha investito Pantelleria due coniugi rimasti feriti venerdì scorso.
Si trovano ancora in ospedale, le loro condizioni non sono gravi ma restano sotto osservazione.
L'uomo ha riportato fratture alla colonna vertebrale, mentre la moglie ha una frattura alla gabbia toracica. Sono due dei nove feriti della devastante tromba d'aria che ha fatto anche due vittime: Giovanni Errera, vigile del fuoco di 47 anni, e Francesco Valenza, di 86 anni.
Pochi minuti devastanti in cui la tromba d'aria ha lasciato il mare e virato verso la terraferma, dove nel suo percorso distruttivo ha divelto pali e alberi, distrutto muretti a secco, scoperchiato le robuste case in stile dammuso. “Ha scoperchiato il tetto e la furia del vento si è infilata in tutte le stanza, ha rotto i vetri e tutte le porte”, racconta Mario al Gds.
La tromba d'aria "si è portata via il tetto della cucina, poi ha rotto i vetri. Mi sono rifugiato in una stanza ed ho visto i vetri girare velocemente insieme a pezzi di alberi e foglie. Quando tutto è finito mi sono chiesto come fossi ancora vivo", racconta ancora al Gds Riccardo.
Auto scaraventate a metri di distanza, e danni enormi per un'Isola al centro del Mediterraneo, simbolo dell'agricoltura eroica, e di un eroismo che adesso dovrà essere in pratica per ricominciare.