Oggi 3 settembre 2021 ricorre il 39° anniversario della strage mafiosa avvenuta a Palermo, il 3 settembre 1982, in cui è rimasto ucciso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo.
A ricordare la figura del generale Dalla Chiesa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «A trentanove anni dal tragico agguato, rendo commosso omaggio al ricordo del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, della signora Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, vittime della ferocia mafiosa», ha dichiarato Mattarella. «La loro barbara uccisione - ha aggiunto - rappresentò uno dei momenti più gravi dell’attacco della criminalità organizzata alle istituzioni e agli uomini che le impersonavano, ma, allo stesso tempo, finì per accentuare ancor di più un solco incolmabile fra la città ferita e quella mafia che continuava a volerne determinare i destini con l’intimidazione e la morte»
NELLO MUSUMECI - Anche il presidente della Regione Nello Musumeci, nel trentanovesimo anniversario della strage di via Isidoro Carini a Palermo ha omaggiato «Dall’impegno per l’istituzione del Nucleo speciale antiterrorismo alla caparbietà con cui, grazie alle sue intuizioni, si arrivò poi al riconoscimento giuridico della figura del collaboratore di giustizia, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha lasciato un segno indelebile nel travagliato percorso per l’affermazione della legalità e della giustizia e nel tenace contrasto a Cosa Nostra. Oggi, nell’anniversario della spietata esecuzione sua, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, Palermo e la Sicilia rinnovano il ringraziamento riconoscente e commosso dovuto ai servitori dello Stato che, per la difesa di questi valori, si sono spinti, consapevoli, sino al sacrificio stesso della loro esistenza».
PRESIDENTE ARS - E il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, questa mattina ha partecipato alle commemorazioni per l’assassinio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. Questo il suo intervento: “Sono trascorsi ben 39 anni dall’eccidio di via Isodoro Carini, ma il ricordo del generale-prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuele Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, è sempre vivo nella memoria di tutti noi. Il prefetto Dalla Chiesa, che aveva trascorso parte della sua carriera di carabiniere in Sicilia, conosceva bene il fenomeno mafioso e la crudeltà dei suoi capi. Era arrivato in Sicilia all’indomani dell’assassinio di Pio La Torre, ma non gli furono mai attribuiti i poteri speciali che gli erano stati promessi dallo Stato. Lo ricorderemo sempre come uno dei pochi non siciliani morto per noi”.
ASSESSORE SAMONA' - L’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identitá siciliana, Alberto Samonà: "La memoria è ciò che caratterizza un popolo e ne racconta la storia. Nell’anniversario dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, il monito è di non dimenticare e di contrastare sempre, in tutte le forme e modi, la violenza della mafia. Soltanto in questo modo, si può dar voce a quella Sicilia che non vuole cessare di combattere per affermare gli ideali di giustizia, equità e legalità. È una questione culturale, è la scelta principale, quella che ti fa decidere da che parte stare".
GIUSEPPE LUPO (PD) - “Tenere viva la memoria di chi ha lottato per affermare la legalità contribuisce a diffondere il coraggio di combattere tutte le forme di violenza”. Lo ha detto il capogruppo Pd all’ars Giuseppe Lupo che stamattina ha partecipato alla commemorazione in ricordo dell’efferato agguato mafioso in cui 39 anni fa persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.