Da oggi la Sicilia non è più in zona bianca. Ultima regione a colorarsi di bianco, prima a ricolorarsi di giallo. Ma si temono già le ulteriori restrizioni della zona arancione.
L’isola anche ieri è stata la prima regione italiana per numero di contagi giornalieri. Da metà agosto sono costantemente più di mille i nuovi positivi al Covid con un’incidenza su 100 mila abitanti in continua crescita. Ma è soprattutto l’aumento dei ricoverati a preoccupare, ad aver portato l’isola nella zona gialla, e che potrebbe essere l’anticamera della zona arancione. Quello dei ricoveri è il nuovo parametro preso in considerazione, insieme all’incidenza, per definire la fascia di una regione. E l’isola ha superato tutte le soglie d’allerta. E’ al 12 % delle terapie intensive, il doppio rispetto alla media nazionale, e al 21% di ricoveri in area medica, addirittura il triplo rispetto alla media italiana. Scatta la zona arancione se i ricoveri in terapia intensiva superano il 20% e quelli in area medica superano il 30%.
Il trend siciliano, purtroppo, è in continua crescita. Lo dicono i numeri e lo si capisce osservando i comportamenti di quelle città in cui è stata applicata la zona gialla comunale, con le stesse regole che valgono da oggi in Sicilia. La sostanza non cambia, perchè le restrizioni della zona gialla sono molto timide.
C’è da dire, anche e soprattutto, che l’80% dei ricoverati in Sicilia non è vaccinato. La Sicilia è la regione con il più basso tasso di immunizzazioni in Italia. Il popolo dei no-vax, si può dire tranquillamente, ha contribuito pesantemente all’aumento dei contagi e dei ricoveri. A questo si unisce anche la poca attenzione verso le regole basilari per prevenire il contagio e il flusso incontrollato dei turisti: pochi controlli in porti e aeroporti, tamponi obbligatori solo per chi arrivava da alcuni Paesi. Ad esempio all’aeroporto di Palermo su 700 mila arrivi a luglio solo 20 mila sono stati i test anti-Covid. E poi quella movida incontrollata in centro, le feste abusive, i banchetti senza controlli. L’onda lunga di un’estate no-vax e senza regole sembra proprio che arriverà a culminare verso un autunno in arancione, e speriamo si fermi lì.
I dati siciliani
Sono 1.369 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 13.506 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza risale al 10% ieri era al 5,7%.
L'isola resta sempre nettamente al primo posto per nuovo contagio giornaliero seguita a distanza dall'Emilia Romagna con 605 casi.
Gli attuali positivi sono 27.424 con un aumento di altri 495 casi. I guariti sono 864 mentre si registrano altre 10 vittime che portano il totale dei decessi a 6.314.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 914 i ricoverati, 12 in più rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 108 quattro in più rispetto a sabato.
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 343, Catania 259, Messina 146, Siracusa 195, Ragusa 212, Trapani 70, Caltanissetta 73, Agrigento 61, Enna 10.
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Il virus in Italia
Sono 5.959 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 6.860.
Sono invece 37 le vittime in un giorno, rispetto alle 54 di sabato.
Sono 223.086 i tamponi molecolari e antigenici. Sabato erano stati 293.464. Il tasso di positività è del 2,67%, rispetto al 2,34% di sabato.
Sono 525 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 14 in più rispetto a sabato nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 44. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.133, 22 in più.