Quantcast
×
 
 
29/08/2021 07:46:00

Covid a scuola: così una maestra non vaccinata ha contagiato mezza classe 

 Perchè è importante vaccinarsi prima del rientro a scuola? E perché ha un senso imporre l'obbligo del vaccino ad insegnanti, maestri e prof? Lo dimostra questo importante studio che arriva dall'America su un caso realmente accaduto: una maestra, non vaccinata, ha preso il Covid, tra l'altra con la variante Delta. E ha contagiato mezza classe.

L’insegnante ha trasmesso l’infezione a 12 alunni e ad almeno 8 tra genitori e fratelli: il focolaio è rimasto limitato grazie alle alte coperture vaccinali nella zona, oltre il 70%.

Lo studio originale, in inglese, lo potete leggere cliccando qui. 

L’insegnante, non vaccinata e positiva alla variante Delta, ha contagiato metà degli alunni della sua classe e, indirettamente, alcuni loro familiari.

In totale il focolaio ha riguardato 26 persone.

L’insegnante ha mostrato i primi sintomi il 19 maggio, ma ha lavorato altri due giorni prima di sottoporsi al test.

Gli alunni erano tutti under 12, quindi troppo giovani per poter essere vaccinati. Il 23 maggio l’insegnante ha riferito di essere positiva all’infezione da coronavirus.

Nei giorni successivi 12 studenti sono risultati positivi: tutti quelli della prima fila, 3 su 5 nella seconda fila e 4 su 14 nelle ultime tre file.

Inoltre si sono contagiati sei studenti di un’altra classe e almeno otto tra genitori e fratelli dei bambini infetti: tre dei parenti infettati sono vaccinati con ciclo completo.

I ricercatori dei Cdc hanno sequenziato campioni del virus da alcuni dei positivi scoprendo che tutti erano stati infettati con la variante Delta.

I campioni di 10 studenti delle due classi erano geneticamente indistinguibili, quindi senza dubbio provenivano dallo stesso focolaio.

I contagi sono stati dovuti a due fattori, affermano i ricercatori dei Cdc: l’alto livello di infettività di Delta e di fatto che l’insegnante non era vaccinata né indossava la mascherina.

Perché la scuola possa aprire in modo sicuro serve vaccinare tutta la popolazione candidata, dai 12 anni in su: la comunità scientifica è concorde su questo punto.

«La cosa più importante che possiamo fare per proteggere i ragazzi, in particolare quelli troppo giovani per essere vaccinati (under 12, ndr), è assicurarsi che gli adulti con cui hanno contatti, compresi gli insegnanti e il personale scolastico, siano vaccinati» ha commentato Jennifer Nuzzo, epidemiologa della Johns Hopkins University.

I test clinici dei vaccini per gli under 12 sono in corso: Pfizer ha annunciato che i primi risultati potrebbero arrivare a settembre.