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29/08/2021 06:00:00

  Covid. Ospedali intasati e no-vax pentiti in provincia di Trapani. Vaccini, i dati siciliani

Il Covid dilaga in tutta la provincia come nel resto della Sicilia, tanto che l'isola sarà da lunedì la prima Regione ad avere nuove, blande, restrizioni, lasciando la zona bianca per quella gialla. 


Ma i casi aumentano, e i pronto soccorso in provincia di Trapani sono presi d'assalto da persone che hanno sintomi da Covid, anche gravi. Così come in altre province siciliane.
Sono soprattutto le persone non vaccinate risultate positive al Covid a finire in ospedale. Sono ancora tanti i siciliani che non si sono vaccinati, il 30% della popolazione non ha fatto neanche una dose.

In particolare in Sicilia il 70,88% (pari a 3 milioni di persone) della popolazione residente ha ricevuto almeno una dose di vaccino antiCovid, mentre il 61,71% (oltre 2,6 milioni) risulta completamente immunizzato (ossia ha ricevuto entrambe le dosi o l'unica dose Janssen). “L'intero sistema sanitario regionale è impegnato per far crescere velocemente queste percentuali, che risultano ancora insufficienti a tirare fuori l'Isola da una situazione di rischio” si legge in una nota della Regione.

Secondo i dati elaborati dalla struttura regionale di monitoraggio della campagna vaccinale e aggiornati al 26 agosto, in Sicilia si presenta una situazione a macchia di leopardo, con province maggiormente virtuose, come Palermo, in cui risulta immunizzato il 66,95% della popolazione (76,17% almeno una dose), e Agrigento con il 66,31% di immunizzati (76,19% almeno una dose), e altre in cui i cittadini manifestano maggiori resistenze. Siracusa è l'ultima per immunizzati, col 56,63%, mentre il 65,80% ha ricevuto almeno una dose; Catania ha il 57,30% di immunizzati e il 65,94% ha ricevuto almeno una dose; Messina ha il 57,33% di immunizzati, mentre il 65,28% ha ricevuto almeno una dose. Nel mezzo figurano la provincia di Enna col 63,44% di immunizzati e il 73% che ha almeno una dose; quella di Ragusa col 63,10% di immunizzati e il 73,83% che ha almeno una dose; quella di Trapani col 63% di immunizzati e il 72,63% con almeno una dose; la provincia di Caltanissetta con il 61,01% di immunizzati e il 71,22% che ha ricevuto almeno una dose.

Sopra la soglia del 70% di popolazione che ha ricevuto la prima dose ci sono 173 comuni su 390. Osservando la situazione dei singoli comuni, si nota che sia la prima sia l'ultima posizione nella classifica delle percentuali di vaccinazione sono occupate da due paesi del Messinese: il più virtuoso, infatti, è il piccolo centro di Roccafiorita, dove è immunizzato addirittura il 101,16% della popolazione target (il 109,30% ha ricevuto la prima dose), segno che in questa località sono stati vaccinati anche turisti di passaggio; in coda figura Fiumedinisi, dove solo un cittadino su tre risulta immunizzato (34,52%) e il 40,48% della cittadinanza ha ricevuto la prima dose.

Nelle prime dieci posizioni di comuni virtuosi, oltre a Roccafiorita, compaiono quattro centri del Palermitano (Palazzo Adriano, Ustica, Isnello e Giuliana), quattro dell'Agrigentino (Comitini, Lucca Sicula, Burgio, Sambuca) e un altro del Messinese (San Marco d'Alunzio). 
 
Tra i capoluoghi il più alto in classifica è Ragusa, con il 79,35% di prime dosi e il 73,15% di immunizzati; seguono Enna (77,93% prime dosi, 72,64% immunizzati), Agrigento (77,10% prime dosi, 68,81% immunizzati), Palermo (77,02% prime dosi, 69,92% immunizzati), Caltanissetta (70,12% prime dosi, 65,51 immunizzati), Catania (69,60% prime dosi, 62,68% immunizzati), Trapani (66,28% prime dosi, 58,65% immunizzati), Siracusa (65,96% prime dosi, 58,84% immunizzati), Messina (59,97% prime dosi, 55,32% immunizzati).
 

In provincia di Trapani è Calatafimi Segesta il coune più immunizzato, con l'80,66% della popolazione che ha fatto almeno una dose, mentre entrambe le dosi sono state somministrate al 75,47% della popolazione. Il Comune meno virtuoso della provincia di Trapani è Pantelleria: 58,96% una dose, 49,01% entrambe le dosi.

 

 

Vaccinati Nei Comuni by La redazione Tp24 on Scribd

 

 

I dati
Sono 1.139 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore su 20.116 tamponi processati e l'indice di positività è sceso al 5,7% (ieri 7,4%). È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.681 i nuovi casi su 22.589. Nessun decesso nell'ultimo giorno, anche se la Regione ha comunicato 19 decessi relativi alle giornate precedenti (6 del 27 agosto, 9 del 26 agosto, 2 del 25 agosto, 1 del 23 agosto e 1 del 17 luglio). Salgono di 21 unità i ricoveri, di cui uno in terapia intensiva. I guariti sono stati 716.
Attualmente ci sono 26.929 positivi al Covid, di cui 798 ricoverati in ospedale (ordinario), 104 in terapia intensiva e 383 in isolamento domiciliare. I guariti salgono a 239.257, mentre i decessi rimangono a 6.304. Da inizio pandemia sono state 272.490 le persone contagiate dal virus in Sicilia.
A livello provinciale, sono 143 i nuovi casi a Palermo, 176 a Catania, 288 a Messina, 152 a Siracusa, 10 a Ragusa, ben 160 a Trapani, 105 a Caltanissetta, 57 ad Agrigento e 48 a Enna.

 

 

 

Assalto ai pronto soccorso in provincia di Trapani
Nel capoluogo, come a Marsala, a Mazara - città che ha il triste primato dei contagi, per ora - le testimonianze dei medici sono uguali, e lasciano poco spazio ad interpretazioni.
"Ormai riconosciamo il Covid subito, dopo un anno  e mezzo - spiega un operatore di Marsala - e l'aumento di persone è preoccupante". A Marsala, tra l'altro, arrivano i pazienti più gravi, inviati dagli altri ospedali cittadini.
A Mazara la situazione è tesa, come a Trapani. Ma gli operatori concordano su un dato: "La stragrande maggioranza di persone che arrivano al pronto soccorso è non vaccinata - raccontano - e tutti, nessuno escluso, si pentono di non aver voluto o potuto fare il vaccino".
Le scuse sono le più diverse, raccontano le fonti di Tp24, "chi aveva paura del vaccino, chi dice che non aveva tempo, chi non l'ha fatto perché doveva partire o chi perché tanto non parte mai". Diverse persone non si sono ancora vaccinate perchè non hanno avuto l'opportunità, vivendo in paesi dove magari l'hub vaccinale, per chi non ha l'auto, è distante. E anche per questo che la Regione sta intensificando l'apertura di centri vaccinali anche nei piccoli Comuni. Ma la situazione è nera (altro che gialla...): "Siamo in emergenza già ad Agosto - racconta una dottoressa - e Settembre si preannuncia peggiore. Eppure adesso, rispetto all'anno scorso, ci sono i vaccini, che ci proteggono. Rifiutare il vaccino significa mettere a rischio la propria vita, quella degli altri, e quella di noi medici e infermieri". 

 

 

 


Il virus in Italia
Sono 6.860 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 7.826.


Sono invece 54 le vittime in un giorno, rispetto alle 45 di ieri. 
Sono 293.464 i tamponi molecolari e antigenici, ieri erano stati 265.480. Il tasso di positività è del 2,34%, rispetto al 2,95% di ieri. 
 
"Aumentano i casi di COVID-19 fra le persone con età superiore a 60 anni rispetto alla settimana precedente (14,7% vs 13,2% fra il 2 e il 15 agosto 2021). Si registra inoltre un aumento dell'età mediana negli ultimi quattordici giorni che arriva a 33 anni. Lo indica il report esteso dell'Istituto Superiore di Sanita', che completa il monitoraggio settimanale.
Da fine giugno 2021 si è osservato un aumento dell'incidenza settimanale nella popolazione di età fra 0 e 40 anni. 
Sebbene il dato non sia ancora consolidato, nell'ultima settimana, si osserva una leggera diminuzione dell'incidenza nelle fasce 10-19 e 20-29 che però risulta ancora superiore a 100 casi per 100.000 abitanti, mentre sono in aumento i casi nelle fasce di età superiori a 40 anni. L'analisi della variazione dell'incidenza a 14 giorni per 100.000 abitanti, per fasce di età, del periodo 9 - 22 agosto 2021 rispetto al 26 luglio - 8 agosto 2021 mostra una diminuzione della crescita nelle fasce di età 10-19 e 20-29. Si osserva invece un aumento dell'incidenza nelle ultime due settimane nelle restanti fasce di età. 
 
"Ad ottobre rischiamo un ulteriore aumento dei contagi con l'avvio delle attività lavorative e soprattutto di quelle scolastiche. Bisogna vaccinare di più, obbligo mascherina in classe e test rapidi (magari anche di gruppo) frequenti agli studenti". E' quanto sostiene il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M. Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) alla luce dei dati sulle immunizzazioni: la media dei vaccini della settimana scorsa e' stata di 200.000 dosi al giorno, mentre la media dei vaccini fino a sei settimane fa e' stata di 530000-550000 dosi al giorno, e la copertura vaccinale degli under 19 e' inferiore al 20%. 

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