Feste, turismo e no-vax. Così la Sicilia retrocede in zona gialla. Le nuove regole
E’ stata l’ultima regione ad entrare in zona bianca, ed è la prima a lasciarla. La Sicilia da lunedì sarà in zona gialla. Se l’è scansata una settimana fa, ma adesso i dati dei contagi e quelli dei ricoveri non hanno lasciato dubbi. Ieri il ministro della Salute ha firmato l’ordinanza che prevede l’inasprirsi, anche se non più di tanto, delle restrizioni anti-Covid.
Ma al di là del colore, la Sicilia continua a registrare un aumento dei casi mentre in tutta Italia la crescita sembra rallentare. E soprattutto dei ricoveri che per la maggior parte riguarda persone non vaccinate. La regione è infatti ultima in Italia per immunizzati.
Come si è arrivati alla zona gialla? Un’estate decisamente poco attenta alle regole anti-Covid, con l’isola invasa da turisti, e il disinteresse se non la diffidenza nei confronti del vaccino da parte dei siciliani. Questi tre fattori hanno portato ad un aumento costante e preoccupante dei contagi. Le feste e le discoteche abusive che hanno generato diversi focolai nelle località turistiche sono state ricorrenti in questa seconda pazza estate del Covid. Banchetti e poca attenzione alle principali regole anticovid, assembramenti, giovani accalcati nelle vie della movida di tutte le città.
Città affollate da turisti che hanno scelto la Sicilia come meta per le vacanze. Un turismo incontrollato, che ha fatto gioire gli operatori che adesso, però, temono che la zona gialla possa essere l’anticamera a più severe restrizioni. E poi ci sono i no-vax. C’è quella grossa percentuale della popolazione siciliana che non ha fatto neanche la prima dose del vaccino anti-Covid.
Le nuove regole
In zona gialla tornano le restrizioni, anche se la maggior parte è decaduta col tempo. La regola più importante da rispettare è l’obbligo di mascherina, che torna sia al chiuso sia negli spazi aperti.
Tutte le attività sono state riaperte (tranne le discoteche) e grazie al green pass non dovranno chiudere. Bar, pub e ristoranti potranno essere aperti anche a cena senza limiti di orario. Ma torna il limite di quattro commensali per quanto riguarda il numero di persone non conviventi sedute allo stesso tavolo. Per sedersi al chiuso sarà necessario il green pass.
Teatri, cinema, concerti, musei sono aperti e per loro vigono le stesse regole della zona bianca: sarà possibile partecipare agli eventi di spettacolo prenotando i posti e sempre con l'utilizzo del green pass.
“Propaganda no-vax ci porta in zona gialla”
«La “zona gialla” in Sicilia, decisa dal ministro per la Salute - che ho sentito poco fa al telefono - non coglie di sorpresa nessuno. È, purtroppo, il risultato del fatto che nell’Isola, negli ultimi mesi, da un lato si è verificata un'intensa propaganda contro il vaccino, dall’altro è arrivato un ingente flusso di turisti, per la fortuna dei nostri operatori, direi. Non cambia molto col “giallo”, ma il passaggio di colore deve suonare come un campanello d'allarme».
Lo dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci, commentando il provvedimento del ministro Speranza che colloca la Sicilia in "zona gialla" da lunedì 30 agosto, a seguito del superamento dei parametri previsti.
«Mi aspetto che i siciliani non vaccinati contro il Covid - prosegue - sentano la priorità di dare corso a questo dovere civico. Cos’altro deve accadere perché si convincano? Se nella terapia intensiva dei nostri ospedali vanno quasi tutti i non vaccinati, si vuole finalmente prendere contezza della necessità di proteggersi? La mia ordinanza sulla vaccinazione nei 55 Comuni più esposti è operativa. Valuterò domani se estenderla a tutti i centri sotto i parametri di immunizzazione, a prescindere dalla diffusione del contagio. Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza e l’ipocrisia di qualche politico alla ricerca di facile consenso. Dobbiamo tutti e presto tornare alla vita normale».
“È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare a investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi“, ha sottolineato il ministro Roberto Speranza.
“Governo pensi a obbligo vaccinale"
"Credo che prima o poi il tema dell'obbligo vaccinale, soprattutto per alcune categorie a rischio, sarà da mettere all'ordine del giorno. Sono papà di un bambino di 4 mesi, al sessantesimo giorno ho portato mio figlio a fare i vaccini obbligatori; non capisco perché delle minoranze inconsapevoli dovrebbero condizionare la vita della stragrande maggioranza dei cittadini. È un problema che il governo nazionale dovrà assumere come prioritario". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Gli ultimi dati
Sono 1.681 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 22.589 tamponi processati. L'incidenza risale poco al di sopra del 7,4%, ieri era un punto in meno, al 6,4%.
L'isola resta sempre nettamente al primo posto per nuovo contagio giornaliero seguita dalla Toscana con 754 casi, meno della metà. Gli attuali positivi sono 26.525 con un aumento di altri 415 casi. I guariti sono 1.255 mentre si registrano altre 11 vittime che portano il totale dei decessi a 6.285. Sul fronte ospedaliero sono adesso 881 i ricoverati, 26 in più rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva restano 103 esattamente come ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 329, Catania 353, Messina 18, Siracusa 233, Ragusa 308, Trapani 126, Caltanissetta 94, Agrigento 133, Enna 87.
Sono 2438 le persone con il Covid secondo i dati comunicati dall'Asp. Nell'ultimo bollettino si registrano 49 guariti in più. Stabile il numero dei ricoverati in terapia intensiva: 8. Scende di un'unità quello dei ricoverati in area medica: 63. Mazara del Vallo sfonda il tetto dei 500 positivi: sono 511. La seconda città in provincia per numero di contagi è Castelvetrano, 350, seguita da Alcamo 289 e poi Marsala, Trapani e via via tutte le altre.
Tutti i dati in provincia di Trapani qui.
Il virus in Italia
Sono 7.826 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 7.221.
Sono invece 45 le vittime in un giorno, rispetto alle 43 di ieri.
Sono 265.480 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 220.872. Il tasso di positività è del 2,95%, in calo rispetto al 3,27% di ieri.
Sono 511 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, otto in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 42. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.114, 55 in più rispetto a ieri.
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